Napoli, Spuzzulè e l’arte del riciclo
di Emanuela Sorrentino
Spuzzulè a Napoli. Il lampadario è un pezzo di aratro, il bancone è fatto con due vecchie porte inutilizzate di una casa ai Quartieri Spagnoli. E poi ci sono i tavoli, realizzati con le pedane in legno per il trasporto merci, recuperate in giro e persino sul marciapiede della Galleria Umberto, durante i lavori di restyling. Sono solo alcuni degli arredi di Spuzzulè, il ristorantino aperto recentemente da Bruno De Crescenzo a due passi da via Toledo, in via Sergente Maggiore. Proprio dove era titolare di un negozio di articoli per informatica.
Spuzzulé a Napoli è un locale all’insegna del riciclo. Anzi, del riutilizzo di oggetti e materiali. Vecchie catene da neve di un’auto sono diventate sostegni per appendere lanterne e antiche ciotole, poi la mensola su cui spiccano i vini (tutti campani) era in origine la trave di un soppalco.
E non ci sorprende vedere che i menu sono scritti su carte del pane, in italiano e in inglese per offrire un servizio ai numerosissimi turisti che visitano la zona. Taglieri di tipicità regionali, con salumi dell’avellinese e formaggi, tantissime verdure, pani preparati con diversi tipi di farine aperitivi e “’a merenda” per accontentare i gusti di tutti e accogliere i clienti a qualunque ora.
L’idea del titolare è quella “di dare vita alle cose che le persone decidono di buttare. Personalmente – spiega De Crescenzo – sono andato a prendere le pedane in legno, le travi e le porte e le ho sistemate con l’aiuto di tanti amici come Antonio Lucio Correale o Salvatore Iodice che ha ridipinto il murales di Maradona a largo Montecalvario e con la sua bottega Riciclarte sta realizzando cestini per le carte in legno da dare a noi commercianti e la particolare segnaletica stradale proprio ai Quartieri Spagnoli”.
Spuzzulè a Napoli
Via Sergente Maggiore, 54
Tel. 393.4321139