Ristorante Quattro Passi e le nuove ricette di Tonino Mellino
Località Nerano, Via Vespucci 13/N
Tel. 081.8082800
www.ristorantequattropassi.com
Sempre aperto in estate. Chiuso martedì sera e mercoledì.
Ferie variabili tra novembre e gennaio
Sempre più pulita, diretta, immediata la cucina di Tonino Mellino. Una cucina per sottrazione come si diceva un tempo, due o tre combinazioni per esaltare la materia prima del piatto e via così.
La forza e la piacevolezza della esperienza a Quattro Passi hanno segreti semplici e facilmente leggibili nel piatto.
In primo luogo il richiamo diretto e non mediato con la tradizione napoletana. Non semplici citazioni o variazioni sul tema, ma proprio veri e propri piatti del passato impreziositi dalla tecnica e da presentazioni moderne e non grevi.
Il secondo aspetto è il trionfo del pescato del giorno, un elemento comune con Alfonso Caputo qui a Nerano. In pratica il menu non è stagionale, e neanche settimanale, ma quotidiano. A seconda della materia prima, davvero sempre eccezionale, si organizza la proposta a tavola. Noi lo abbiamo visto nei secondi, una esibizione muscolare di una spesa fatta in mare e non negli scaffali o per corrispondenza.
Il terzo elemento di piacevolezza è regolato dallo stile della cucina di mare: leggerissimo, appena scottato, tanta velocità e amore eterno agli agrumi spettacolari della Penisola Sorrentina.
Ecco dunque che l’esperienza da Tonino è easy, facilmente comprensibile da chiunque e, direbbero i malati del vino, assolutamente tipica.
La materia prima detta i tempi della cucina, i crostacei sono squisiti e la triglia si conferma uno dei pescetti più vocati alla cucina. Con questi fagiolini di orto poi sono irresistibili.
Il risotto è una esplosione di sapori mediterranei, con allunghi di sapore deciso e tanta freschezza. Ma quanto è poco.
La pasta è piselli è la tipica zampata di Tonino, un piatto del passato pieno di tecnica (tra l’altro le fettucce sono fatte anche con polvere di piselli) e modernità. Dei piselli dolci della Penisola non bastano parole, ma anche dei calamaretti crudi.
I secondi sono una manifestazione di potenza, un atto di presunzione di una spesa rinnovata ogni mattina e che dunque impopne cambi del menu quotidiani, fatta in pescheria e non sugli scaffali o per corrispondenza. E la differenza si vede nel piatto e con i piatti. Ogni portata ha dalle quattro alle cinque preparazioni diverse con il pescato. Da passarci un pomeriggio intero insieme a un bianco d’annata.
I dolci sono di scuola napoletana con un rinnovo di impostazione francese, come i babà cilindrici che il figlio di Tonino ha imparato da Bocuse dove sta studiando.
La mattina dopo ci si sceglia nel cuore del Paradiso. A cui si accede con i soldi, certo, ma soprattutto con la cultura e il tempo. Chissà se potrò mai permettermelo, intanto ve lo giro: se il Regno dei Cieli esiste, Tonino ha le chiavi di San Pietro:-)
Un commento
I commenti sono chiusi.
Tutto perfetto ed ammaliante, ma …peccato che il conto di una cena così, magari per quattro persone, sia del medesimo importo di una delle tante cartelle Equitalia che hanno spinto qualcuno …ma è meglio fermarsi qui, mi pare.