Melchiò Ristorante di qualità a Furore
di Enrico Malgi
A vederli così uniti ed innamorati fanno davvero tenerezza. Vito Piccolo e Caterina Cavaliere sono due intraprendenti giovani sposati da poco tempo e che hanno avuto il coraggio di aprire un piccolo ristorante in collina, sempre in bilico tra cielo, mare e terra in una delle tante contrade che punteggiano il minuscolo borgo di Furore in Costiera Amalfitana. Una coppia molto affiatata che sa dividersi i compiti equamente: lui ai fornelli e lei a servire ai tavoli.
Melchiò è il nome di questo locale, dedicato al nonno di Caterina che si chiamava Melchiorre, uno dei tre Magi, detto appunto “Melchiò” in forma contratta dialettale. Mi ci porta a pranzo Andrea Ferraioli, da cui mi ero recato insieme con Rosario Di Giacomo per testare le nuove annate dei vini della sua azienda “Marisa Cuomo”. Spazio limitato a due piccole terrazze con vista mare, arredate in modo spartano ma funzionale. L’atmosfera che si respira è intima e rilassante, con la brezza marina che accarezza il viso. Nel terrazzo in fondo c’è il forno a legna in bella vista per cuocere le pizze.
Cucina di mare, ovviamente, ma non banale, anzi segnata da guizzi di splendore, come vedremo in appresso. Qui è sempre il pesce fresco di giornata a trionfare, insieme con i prodotti dell’orto che esaltano odori e sapori incomparabili.
Si incomincia con un ricco antipasto composto da alice ripiena di provola affumicata e limone; zucchine alla scapece; capasanta scottata e con semi di papavero; melanzana grigliata all’arancia; baccalà cotto a bassa temperatura; e sottoli in accompagnamento. Piatto bene amalgamato, gustoso, sfizioso, divertente e saporito.
Gambero crudo, mozzarella e dressing al pomodoro. Sapidità, dolcezza, grassezza ed acidità regalano il giusto equilibrio al piatto.
Risotto, zucca alla griglia, con astice e gambero scottati. Piatto eccellente per gusto e per l’ottima cottura del riso. Manca soltanto un poco di spinta in più di acidità da poter contrastare il sapore dolce della zucca e dei crostacei.
A seguire Pezzogna scottata, con zucchine stufate e cipolla rossa fritta. Piatto intelligente, raffinato, fascinoso, seducente e delizioso.
Per dolce una Caprese al limone con aroma alla mandorla preparata da Caterina. Veramente eccellente.
Per bere Caterina ha proposto tre magnifiche bottiglie campane: Fiano Pian di Stio 2017 di San Salvatore, Fiorduva 2016 di Marisa Cuomo e Passito Mel di Antonio Caggiano.
La cucina di Vito racconta la bellezza del mare e del territorio amalfitano a cui è legata indissolubilmente e così riesce a toccare le corde del gusto, facendo leva su sapori tradizionali ma anche innovativi, perché accompagnati da una ventata di modernità. I genuini piatti di Vito sono rallegrati da colori vivaci ed intensi, perché così anche gli occhi possono prendere parte a questi momenti di gioia. Vito possiede poi estro e passione, semplicità ed essenzialità, che si manifestano attraverso una cucina tipicamente mediterranea, leggera e sfiziosa e basata su ottime materie prime. Anche Caterina da parte sua contribuisce ad elevare il livello di qualità della proposta, servendo disinvoltamente e professionalmente ai tavoli. E poi prepara dolci buonissimi, come quello servito alla fine del pranzo. Insomma si tratta davvero di una bella e simpatica coppia, che si completa vicendevolmente. Pertanto, devo ribadire che qui si mangia davvero molto bene, per cui consiglio vivamente di provare se siete in zona, oppure di andarci di proposito. Chiedere ad Andrea Ferraioli per conferma.
Buona la carta dei vini, con giusti ricarichi e che privilegia soprattutto la produzione locale e regionale, con qualche incursione in Francia per le bollicine di alta qualità.
Ristorante Melchiò
Via Santa Maria Vecchia, 5 – Furore (Sa)
Cell. 333 9155962 – 392 8722523
[email protected]
Locale aperto soltanto la sera e chiuso il lunedì. Su prenotazione funziona anche a pranzo.
Coperti: circa 30
Pasto completo, escluse le bevande, intorno ai 45.00 euro
Nei pomeriggi di chiusura si effettuano lezioni di cucina per ospiti stranieri.
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Ogni volta che da milanese arrivo in Campania, subito dopo il controllo passaporti, la seconda cosa che mi viene detta, dopo benvenuto al sud è: la costiera amalfitana è lontana…
Per mia fortuna, sto allargando la cerchia degli amici.
Non puoi negare che ti ho invitato ad andarci, ma tu hai rifiutato. Vuol dire che ad ottobre ci andremo sicuramente va bene?
Mamma mia… che desiderio essere accanto a Voi per gustare, soprattutto, i Vostri piatti anche belli da vedere….!
Se Tua Mamma fosse stata fisicamente tra noi… ci saremmo organizzati!
Facciamo una cosa…: organizziamo un bel pranzo per il PROSSIMO EREDE! Che ne dite ?
Il Signore +Benedica i vostri sforzi e le vostre ottime preparazioni !
Pace………………………. <3 Cugino Gianpiero e famiglia