Ristorante Maxi a Capo La Gala e la cucina di Emmanuel Scotti per ripartire
Ristorante Maxi di Capo La Gala a Vico Equense
Via Luigi Serio, 8
Tel. 081 801 5757
Aperto la sera, chiuso il martedì
C’è una sola definizione per la nuova cucina del Maxi di Capo La Gala a Vico Equense: mediterranea. Il giovane cuoco Emmanuel Scotti riesce a coniugare perfettamente i profumi e le erbe della sua Ischia, dove tra l’altro è stato a bottega da Palamaro, le perfette tecniche di cottura di Gaetano Trovato del bistellato Arnolfo, l’aggiornamento sulle spezie orientali per proporre una cucina di carattere che ha come perno l’indimenticabile e straordinaria materia prima della Penisola Sorrentina.
Capo La Gala è un posto onirico, una barca magica costruita sugli scogli circondata da una rigogliosa vegetazione mediterranea, un luogo difficile da lasciare perché tutto è a misura d’uomo, anche dal punto di vista architettonico adotta lo stile e interpreta la vita spensierata da vivere senza orologio, tipico del territorio che tanto affascina il jet set internazionale da oltre mezzo secolo.
L’albergo è da sempre un riferimento gastronomico dello stile della Penisola Sorrentina, che sembra aver trovato nella determinazione e nella capacità di ascolto di Emmanuel Scotti il giusto interprete. Giulia Tavolaro rappresenta la continuità: già responsabile della carta dei vini e del beverage, oggi affidata a Mariano Fiorentino, adesso è general manager del ristorante e supervisiona tutti gli aspetti, dal ristorante tradizionale, dove si propongono i grandi classici della cucina napoletana in declinazione sorrentina, al glorioso Maxi, che vede sala e cucina estremamente concentrati per riconquistare la stella Michelin a lungo tenuta nel corso degli anni.
Dallo scampo ai due servizi alla palamita marinata, dagli spaghetti burro e caviale, agli gnocchi di salicornia con astice, dalla pezzogna alla squisita triglia in tempura, la materia prima del mare viene esaltata in maniera coerente, golosa, moderna, con tecniche che esaltano il prodotto invece di coprirlo. Ma non possiamo non citare il piccione che è un omaggio al maestro dello chef, Gaetano Trovato. Impossibile non fare il bis.
Cosa si mangia al Maxi di Capo La Gala
CONCLUSIONI
Il Maxi è un posto dell’anima, andateci se siete innamorati. Tornateci con la giusta compagnia gastronomica. Guarderete il tramonto appollaiati sulle rocce a pelo d’acqua come i gabbbiani circondati dalla macchia mediterranea, gli affanni e le tensioni che vi opprimono finiranno in fondo al mare he voi guarderete fondersi con il cielo in un abbraccio confortevole e rigenerante. Imperdibile.