Ristorante IT a Ibiza: i piatti di Gennaro Esposito e il battilocchio della Masardona provati per voi
di Adele Elisabetta Granieri
Siamo stati a IT a Inizia, il ristorante di Gennaro Esposito. Ibiza, si sa, è l’isola delle notti folleggianti, dei balli senza fine, dei party a bordo piscina. Ogni anno attrae turisti da tutto il mondo pronti a tuffarsi nel divertimento sfrenato offerto dalle discoteche più irriverenti e straordinarie e dalle spiagge bianchissime più trasgressive d’Europa. Ma l’isola da qualche anno a questa parte è diventata anche meta gourmand, per chi ama divertirsi ma non vuole rinunciare alla buona cucina. In poco tempo l’offerta di alta ristorazione si è moltiplicata e i migliori chef del mondo non hanno tardato a creare la propria “succursale” sull’isla blanca. A cominciare da Paco Roncero, già patron del bistellato La Terraza del Casino di Madrid che nel 2014 ha inaugurato Sublimotion, un’esperienza multisensoriale in cui l’alta cucina gioca con la realtà virtuale, riservata ogni sera a solo dodici eletti.
Il 2015 è l’anno di Heart, nato dalla collaborazione dei fratelli Ferran e Albert Adrià con l’amministratore delegato del Cirque du Soleil, Guy Laliberté. L’apertura di Heart arriva dopo una pausa di quattro anni nella carriera ai fornelli dello chef spagnolo, che nel 2011 chiuse El Bulli, 3 stelle Michelin e per tre anni consecutivi, dal 2006 al 2009, per dedicarsi alla ricerca e alla sperimentazione. Chi va da Heart non va al ristorante, ma prende parte a una “gastrofiesta“, come l’ha definita Albert Adrià, un’esperienza funambolica tra alta cucina e spettacolo.
E noi italiani non siamo stati da meno. A poca distanza dall’Heart, nel cuore del porticciolo turistico della splendida baia di Marina di Botafoch, c’è IT di Gennarino Esposito.
Lo chef campano dopo il successo del Mammà di Capri, insignito dell’ambita stella, che ha fatto da eco alla già consolidata fama del suo primo grande amore, il bistellato La Torre del Saracino di Vico Equense, ha appena festeggiato il secondo anno di attività sull’isola delle Baleari. ‘Siamo pur sempre i migliori guardiani dell’importante tradizione della cucina mediterranea, a base di pasta e di cibo fresco’, sostiene lo chef, la cui cucina è un mix formidabile di tradizione e innovazione, dove il suo approccio magistrale alla gastronomia contemporanea riesce a portarsi dietro la massima espressione dei ‘sapori di casa’, con piatti che sanno di tutta la bellezza e freschezza del sud dell’Italia.
Anche quest’anno la cucina di IT potrà contare sulla mano di Massimo Larosa, giovane chef di origine genovese, per diversi anni sous chef di Nino Di Costanzo al Mosaico di Ischia, che può vantare una formazione al prestigiosissimo ‘El Celler de Can Roca’, uno dei ristoranti più rinomati al mondo.
Pensavamo di aver soddisfatto abbastanza l’orgoglio campanilistico portando cotanto ambasciatore della cucina campana ad Ibiza, ma abbiamo voluto strafare. La Masardona, probabilmente la migliore pizza fritta di Napoli, è approdata su suolo spagnolo, in pianta stabile per i 5 mesi hot dell’estate.
Cristiano e Salvatore Piccirillo sono già all’opera con i pentoloni pieni di olio bollente a Cala Molì, una delle baie più belle dell’isola. Avrebbe mai immaginato nonna Carmela che i suoi battilocchi fritti dai vicoli di Porta Nolana un giorno sarebbero arrivati fino all’isola del Pacha e dell’Amnesia?
Ed ecco invece i piatti che travate da IT:
Si inizia con la gran selezione del pescato del giorno crudo.
Una scenografica boule di vetro fa da supporto ai crudi, accompagnati da salsine fresche e delicate, che esaltano il sapore del pesce.
Si procede con il toast di branzino, misticanza aromatica e zucchine alla menta, che gioca su sapori molto delicati e freschi e con l’insalatina di seppie con sedano croccante, carote allo zenzero e polvere di olive, in perfetto equilibrio tra le note acide, sapide e piccanti.
Il polpo arrosto con broccoli, composta agrodolce e limone candito è un omaggio ai sapori e ai profumi della costiera sorrentina.
Si ritrova tutto il mediterraneo nel baccalà con gazpacho, pompelmo candito e peperoni.
Immancabile la pasta declinata nelle versioni di minestra con crostacei e piccoli pesci di scoglio e di calamarata con zucchine, rana pescatrice e menta.
Asparagi, arancia e anemoni di mare nobilitano la triglia di scoglio.
Dolcezza, acidità e amaro sono in armonia perfetta nel branzino scottato con topinambur, limone candito e caffè affumicato.
I desserts, golosissimi.