Il Papavero di Eboli, cucina stellata low cost e di territorio
Sempre bello tornare al Papavero di Eboli, sembra di mangiare in un salotto di casa. Il giovane Fabio Pesticcio sta davvero in forma i dolci di Benedetta Somma sono imperdibile, la carta sempre ricca di spunti interessanti e a buon mercato per il cliente. Ci siamo tornati dopo oltre due anni, colpa dei lockdown e ci siamo subito sentiti a nostro agio come sempre.
Una tappa imperdibile quando siete sulla Salerno-Reggio, un bel fuori porta per chi abita a Salerno e Potenza, un punto di prestigio per tutta la Piana del Sele, ormai Piana delle Stelle.
Sui 50 euro vini esclusi
Il menu del Papavero di Eboli
19 Ottobre 2019
Ristorante Il Papavero Eboli
1 piano, Salita Ripa
Tel. 0828 330689
Sempre aperto, domenica solo a pranzo
Chiuso il lunedì
Fabio Pesticcio in cucina e Roberto Gigantino in sala sono la coppia inossidabile del Papavero di Eboli.
Un delizioso ristorante, finemente arredato, che vanta il primato di avere un rapporto qualità prezzo fantastico.
Da 10 anni brilla la stella Michelin sulla sua insegna, la prima ad arrivare nella parte sud della provincia di Salerno. Ambiente che denota una sempre maggiore personalità. Quadri moderni e pezzi vintage ben assemblati in quella che si presenta come una confortevole ed elegante dimora nel cuore del centro storico di Eboli.
L’accoglienza di Roberto è discreta e professionale, gestisce inoltre una carta dei vini con tanti spunti di interesse e di curiosità non banali. Sempre interessante la cucina di Fabio, oramai matura e serena. L’obiettivo è preciso, quello di offrire una cena confortevole giocando sulle stagioni e il territorio con una decisa presa di posizione a favore esclusivo del piacere dell’ospite. Esempio di quando un cuoco cucina non per dimostrare la sua bravura tecnica ma per il piacere di chi a tavola ricerca serenità con i giusti stimoli alle papille gustative.
Tra i piatti di questa cena di 3 portate con entré, coccole e dessert al costo di 40 euro, spicca un baccalà mantecato che rasenta veramente notevole nel gusto e nella struttura.
Troviamo una new entry in cucina. Benedetta Somma, laureata in chimica e con la passione per i dolci cura i dessert con una grande sensibilità verso le intolleranze. Ognuno qui avrà modo di trovare un fine pasto goloso senza privazioni.
Una squadra ben affiatata, un posto piacevole e una cucina buona e valida. Abbiamo tutti gli ingredienti per trascorrere una bellissima serata al Ristorante Papavero di Eboli
La cucina di Fabio Pesticcio
Ristorante Il Papavero Eboli
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Ottima accoglienza,ottima cucina, ma l ultima volta i dolci mi hanno davvero sorpreso.E non è facile…merita una visita.
Grande Barbara ? Si gira il mondo per poi accorgersi che praticamente vicino casa abbiamo molto di ciò che cerchiamo.PS Solo omonimia o c’è parentela tra Benedetta e Il nostro stimato patròn Maurizio?Ad maiora semper e……(parafrasando il padre Dante)non ti curar di chi più che parlare gli riesce solo di sproloquiare FM
Tappa obbligatoria ogni estate durante la “discesa” verso la Trinacria. In sala il Sig. Roberto è affabile, cortese e gentile. Elastico e flessibile nel prendere la comanda (magari poi si becca gli strali in cucina, ma a noi ha sempre accolto le piccole variazioni al menù che di regola gli chiediamo), ma soprattutto un attento sommelier che ti aiuta a scoprire le chicche locali (Campania).
In cucina, che dire, anni fa, incuriositi, abbiamo provato questo ristorante in una terra spesso bistrattata (onestamente, se non fosse stato per il Papavero, magari a torto, ma non mi sarei mai fermato ad Eboli). Eh, il Sig. Pesticcio è stata una piacevolissima sorpresa e tutti i ragazzi della brigata sanno il fatto loro.
Tra l’altro, è stato il primo ristorante stellato in cui i miei figli (all’epoca rispettivamente 7 e 11 anni) sono riusciti a fare tutto un menù degustazione (prima si limitavano a 2-3 portate).
Mi raccomando, cercate di continuare così. Anzi, miglioratevi sempre di più! :-)
Dall’articolo:
“Sempre interessante la cucina di Fabio, oramai matura e serena. L’obiettivo è preciso, quello di offrire una cena confortevole giocando sulle stagioni e il territorio con una decisa presa di posizione a favore esclusivo del piacere dell’ospite. Esempio di quando un cuoco cucina non per dimostrare la sua bravura tecnica ma per il piacere di chi a tavola ricerca serenità con i giusti stimoli alle papille gustative”.
(Dall’articolo)
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Conosco Eboli e amici mi hanno parlato bene di questo ristorante.
Questo passaggio lo apprezzo anche perché, implicitamente, sì ammette che tra i cuochi stellati non sono pochi quelli che usano gli artifici tecnici con lo scopo di stupire e che amano essere adorati per placare lo smisurato narcisismo.
Purtroppo, di CLIENTI ADORANTI in cerca di un Tempio in cui contemplare i NUOVI IDOLI della cucina è piena la nostra epoca “contemporanea”.
Ne abbiamo anche tra i nostri commentatori.
(Dall’articolo)
“Troviamo una new entry in cucina. Benedetta Somma, laureata in chimica e con la passione per i dolci cura i dessert con una grande sensibilità verso le intolleranze”
Il volto di Benedetta Somma ispira fiducia e simpatia.
Se si dedicasse anche alla produzione del pane e affini sarebbe un ulteriore valore aggiunto.
Sul prezzo sicuramente c’è un buon/ottimo rapporto qualità/prezzo.