Emozionando di Nando Melileo, un’oasi di gusto nel centro di Salerno
Ristorante Emozionando
Via Fieravecchia, 41 – Salerno
Tel. 089 9103051
– 320 3066744
Sempre aperto
Siamo ritornati ad assaggiare la cucina di Nando Melileo che da poco tempo ha trasferito nel centro storico di Salerno il quartier generale del suo locale Emozionando che in precedenza si trovava ad Ogliara, nella zona collinare della città.
Dopo aver lavorato per sei anni alla Cantinella sul Mare a Villammare di Vibonati, infatti, Nando decise di aprire una sua creatura e di darle un nome che potesse comunicare il suo obiettivo primario, il desiderio di emozionare, appunto, l’ospite attraverso la sua proposta gastronomica.
Oggi possiamo affermare con sicurezza che Nando Melileo ha raggiunto una fase di completa maturità dimostrando grandi capacità tecniche coniugate ad estro e fantasia: il risultato si evidenzia in piatti di grande equilibrio tra diverse consistenze e sapori, capaci di far vivere una esperienza impossibile da dimenticare.
Il menu, che cambia ogni tre mesi, si fonda su materie prime stagionali trattate in modo tale da esaltarne l’identità, con la frequente aggiunta di contaminazioni internazionali, frutto dei tantiviaggi fatti in giro per il mondo.
Ben strutturati i percorsi di degustazione con un ottimo rapporto qualità prezzo (due menu di tre portate a 30 euro dal lunedì al venerdì, un menu di terra di cinque portate a 45 euro, un menu di mare di cinque portate a 55 euro e uno a mano libera dello chef da 70 euro).
Nel piacevole dehors esterno o in una delle sale interne, Nando coccola i suoi ospiti dal benvenuto al momento finale anche grazie a un servizio giovane ma accorto e cordiale.
Cosa si mangia da Nando Melileo
Come in ogni ristorante che si rispetti il servizio parte subito con un assaggio di olio extravergine di oliva, in questo caso l’oro verde della Tenuta SantiQuaranta di Licusati, accompagnato dal pane caldo.
Vari e interessanti gli entrée: pane cafone con burro salato e sgombro e una versione con alici crude e colatura, seguiti da una millefoglie di patate di Tardiano, ricotta e frutto di cappero, un mini burrito su base di pane ai cereali con maialino alla salsa ponzu, cimette di scaroline al limone e ceci al pepe nero e il cosiddetto “wagyu del mare”, un crostino con pancetta di tonno sotto sale, kumquat e olio evo, anche nella variante in carpaccio.
Intensa e di grande carattere la melanzana in olio cottura marinata alla soia, cremoso di bufala e caviale ai tre pomodorini, una rivisitazione in chiave contemporanea di uno dei piatti iconici della tradizione partenopea alleggerita dalle moderne tecniche di cucina ma non per questo meno golosa.
Fresca e delicata la tartare di dentice e barbabietola al coriandolo.
A seguire un calamaretto al BBQ con veli di lardo, patata mantecata e salsa al nero, un piatto che gioca su un interessante contrasto tra la nota dolce del lardo e la parte arrostita del calamaro.
Per primo intenso e dal carattere deciso lo spaghettone alle arselle veraci con fagioli di Casalbuono e colatura.
Completa la degustazione tonno e astice in zuppetta.
Per finire un semifreddo al cioccolato fondente e fragoline di bosco dove l’acidità del frutto ripulisce il palato dalla grassezza del cioccolato.
Ben strutturata e ampia la carta dei vini che comprende un bell’assortimento di Champagne,spumanti e vini bianchi, rosati e rossi, in prevalenza campani, ma anche di altre regioni d’Italia ed esteri oltre a una selezione di fine pasto che offre diverse opzioni per concludere in modo piacevole l’esperienza.
Insomma Emozionando è il ristorante che i salernitani dovrebbero amare, un’oasi di gusto e di tranquillità nel centro città. Spesso, come in questo caso, le parole non bastano a descrivere le emozioni per cui non resta che venire qui, sedersi e viverle.
Scheda del 26 novembre 2022
di Enrico Malgi
Dopo oltre nove anni lo chef salernitano Nando Melileo ha sentito il bisogno di cambiare location, pur rimanendo nella stessa città. Infatti da qualche settimana si è spostato dalle colline di Ogliara in pieno centro di Salerno, a Via Fiera Vecchia non lontano dal lungomare, mantenendo comunque inalterato il nome del ristorante “Emozionando”.
Nando, avendo superato ormai la quarantina d’anni, vive in una fase di completa maturità e questo cambiamento gli permette di consolidare la sua preminente posizione di chef sempre creativo, talentuoso, geniale ed estroso, senza dimenticare poi che il nuovo indirizzo lo porta ad essere a contatto con una clientela più numerosa per la centralità ed il più facile accesso del nuovo locale.
Incuriosito da tutto questo, ho pensato bene di andare a fargli visita pochi giorni fa per sperimentare le sue nuove proposte.
Si incomincia con tre piccoli assaggi come aperitivo: parmigiana di pesce azzurro; mozzarellina in carrozza con barbabietola e tonnetto; bon bon di ricciola con salsa al limone e caviale di muggine. Tutto molto soddisfacente. I singoli bocconi sono vere delizie per le papille gustative e si fondono insieme in perfetta sintonia. Ottima entrata senz’altro.
Crudo di gambero rosso al mandarino, bufala cremosa e riccioli di sfogliatella al latte di mandorla. Assemblaggio cromatico di sicuro effetto coreografico, per un piatto leggero e connotato poi da una sublime estrazione di sapori.
Calamaretto alla plancia con arancia, lenticchie brasate e nizzarda di scarola ai semi di senape. Anche questo è un piatto imperdibile e molto gustoso con un calamaretto così tenero e gradevole, frutto di una padronanza e di una tecnica sopraffine.
Polpo croccante con riduzione al basilico e lime, lampone e mozzarella di bufala campana. A Nando piace giocare con le consistenze, un’operazione che gli riesce molto facile e che determina così un morso molto piacevole. Piatto classicamente mediterraneo, centrato e goloso.
Riso carnaroli di Salera al pesto di scaroline ripassate, burro alle acciughe salate con essenza di sfusato amalfitano e polvere di olive. Da che conosco Nando, e sono circa dodici anni, l’ho sempre apprezzato per i suoi straordinari risotti. Ed anche stavolta non mi ha deluso, confermandosi invece grande interprete nella preparazione di questo pregiato cereale con una cottura perfetta per un piatto così raffinato e sublime.
Trancio di ricciola a bassa temperatura con pelle croccante, maionese alle papaccelle, millefoglie di patate e dressing al coriandolo. Anche questo si è rivelato un piatto da manuale, in cui vengono esaltati sapori di mare e di terra in modo pregevole.
Sgroppino ai frutti rossi. Gelato cioccolato bianco e basilico. Il babà alla mela annurca, crema al calvados e salsa all’aglianico e ciliegie per sempre freddo. E che dire poi si questo magnifico e strepitoso dolce finale senza alcuna deriva zuccherina che conclude in modo magistrale un pranzo così superlativo? C’è soltanto da togliersi tanto di cappello per la sua delicata e fantasiosa composizione.
Buono l’abbinamento dei vini serviti dal maitre e sommelier Marco Monetti.
All’inizio ponevo l’accento sulla piena e completa maturità di Nando, che in questo momento non deve più stupire nessuno e, soprattutto, non deve dimostrare più niente perché ormai il suo lungo percorso, incominciato fin da giovane età, è perfettamente delineato. Nel corso degli anni questo itinerario esperienziale e costruttivo l’ha portato a praticare come leitmotiv una cucina sempre creativa, affidabile, rassicurante, equilibrata e mai banale. Probabilmente gli è solo mancato, e non per suo demerito, quel guizzo in più per arrivare a raggiungere traguardi più importanti per rendere così maggiormente appagante il suo talento e la sua meritoria carriera. Ma in fin dei conti nel suo lavoro Nando attualmente rappresenta sicuramente un valido punto di riferimento per tutta la ristorazione regionale e di questo ne deve essere oltremodo orgoglioso.
Ristorante Emozionando
Via Fiera Vecchia, 41 – Salerno – Cell. 320 3066744
Coperti: 50
Menù alla carta e/o a prezzo fisso: Tre portate a 30,00 euro, cinque portate di terra a 45,00 euro e 55,00 euro le portate di mare. Sette portate a 70,00 euro. Menù Sorpresa di quattro portate tra mare e terra sul quinto quarto. Ovviamente escluse le bottiglie di vino.
Orario di apertura: ogni giorno dalle ore 12,30 alle 14,30 e dalle 19,30 alle 23,00.
20 febbraio 2019
di Enrico Malgi
Spesso ho la possibilità di seguire la carriera di alcuni chef e questo mi permette di monitorare la loro evoluzione nel tempo e costatare se ci sono stati progressi. Nando Melileo, cuoco e patròn del Ristorante Emozionando di Ogliara sulle colline salernitane, è da un bel po’ che lo sto accompagnando nella sua crescita, fin da quando era alle prese con i fornelli del Ristorante La Cantinella sul Mare di Villammare.
Ebbene adesso, dopo aver girato da poco la boa dei quarant’anni, è nel pieno della maturità e, quindi, non ha più alibi a cui aggrapparsi per dimostrare prima a se stesso e poi agli altri se è riuscito finalmente a realizzarsi. Sarà proprio così? Me lo auguro per lui. Intanto in questi giorni mi sono recato, insieme a Mario Riccardi, nel suo ristorante per l’ennesima volta per verificare di persona quali sono stati e se cui sono stati i progressi sperati.
Come al solito ottima accoglienza e gentilezza e poi subito dentro con il menù che mi ha preparato.
Come aperitivo di benvenuto Nando ha presentato due deliziosi piatti: Crudo di ostrica con pancettato alla carbonella, lampone e caviale e poi Mozzarella caduta a mare…con sabbia alla pizzaiola di tonno e kumquat. Essenzialità e semplicità al servizio del gusto, senza volere per forza strafare e sorprendere. Inizio molto promettente.
Veli di seppia cruda e cotta con pomodorino passito e tomino di bufala; Baccalà, patate ed evanescenza di peperone crusco. Questi due piatti sono stati serviti come antipasto. Ottimi gli accostamenti, in cui il filo conduttore è il perfetto equilibrio, che tiene legate consistenza, acidità e croccantezza. La seppia nelle due versioni si addenta facilmente, perché è morbida e masticabile. Con la prima portata, poi, Nando dimostra di sapere giocare magnificamente con le giuste temperature.
Da manuale l’ottimo Tortello farcito ai crostacei, con brodetto affumicato, scaroline ripassate e katsuobushi. Primo assemblato in modo perfetto, che va a stuzzicare le papille gustative. Piatto appetitoso, centrato, penetrante e profondo, reso ancora più raffinato dalla contaminazione nipponica del katsuobushi. Sapori intensi e precisi. Ottimo!
Risotto Carnaroli alla colatura di alici e tartufo al moscato. Nando ci sa fare con i risotti e questo piatto conferma la sua innegabile bravura. Cottura impeccabile, ottima consistenza dei chicchi, spinta acida, giusta sapidità e leggerezza per un’esplosione in bocca di grande benessere.
L’infanzia col piatto della memoria dei nonni: carciofi e puntarelle. Ognuno di noi si ricorda di una pietanza particolare che ha segnato sicuramente un momento felice della nostra vita. Ecco questo semplice piatto può sembrare anche minimalista e oltretutto mette insieme due ortaggi accomunati dallo stesso sapore amarognolo. Ed invece vi assicuro che è risultato molto gradevole, tipicamente mediterraneo, tenero e sfizioso. La nota amarognola, poi, serve per pulire la bocca, come fosse una sorta di sorbetto.
Notevole il Viaggio di un polpo in Georgia, passando per Benevento…polpo alla plancia, con salsiccia di Castelpoto e brodo di tkemali. Piatto rivisitato, che in parte ricorda proprio la nazione caucasica della Georgia. Polpo tenerissimo, salsiccia gustosa e leggermente piccante, brodo buonissimo, connotato da uno spiccato sapore di prugna. Nell’insieme assemblaggio degli ingredienti perfettamente riuscito
La Torta di blu carmasciano, che sembra un gorgonzola, viene servita come pre dolce. Piacevole, delicato, leggero e con il tipico sentore muffato.
Per finire una rivisitazione della pastiera servita in un ampio bicchiere. Buona e leggera, anche se per ragioni pratiche era meglio disporla in un piatto, tralasciando l’aspetto coreografico.
In abbinamento a tutto il pranzo una buona batteria di vini, in cui spicca un grande Fiano di Avellino Docg 2015 di Guido Marsella.
Nando ha sempre sognato e cercato la stella, che potenzialmente possiede sicuramente nelle sue corde e, come dicevo all’inizio, questo è il momento di realizzarsi. Non deve scoraggiarsi, però, se tarda ad arrivare, non deve soggiacere all’ansia della prestazione a tutti i costi. In questo frangente così delicato della sua vita deve pensare soltanto positivo e non sentirsi bistrattato, o trascurato dai media, come ho percepito durante la mia visita. Ribadisco ancora una volta che la sua è un’ottima interpretazione di una proposta gastronomica d’autore e mai banale, frutto di esperienza, passione, studio, ricerca, tecnica, creatività, padronanza, talento e uso di materie prime di assoluto livello, che il vasto territorio salernitano mette a disposizione e che lui sa ottimamente elaborare. Inoltre, Nando possiede una mano molto affinata, che gli dà la possibilità di raccontare piatti emozionanti, divertenti, ben miscelati e segnati da guizzi da campione.
In conclusione per rispondere alla mia domanda iniziale, penso che Nando ce la possa fare davvero a raggiungere l’agognato traguardo che si è prefissato anni fa. Gli manca soltanto l’ultima volata vincente. Auguri ancora!
Ristorante Emozionando
Via Montestella, 21 – Ogliara (Sa)
Tel. 089 2854945 – Cell. 320 3066744
[email protected] – www.emozionandosalerno.it
Menù degustazione di tre, cinque e sette portate
Menù alla carta
Locale aperto soltanto a cena.
Chiusura settimanale: domenica sera e lunedì in inverno
Coperti: 35
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Dottor Malgi, dovrebbe ripassare dallo chef Melileo scusandosi per non aver assaggiato (e nemmeno segnalato) “il Classico sartù di riso alla napoletana con sugo di polpettine di maiale” che vedo in carta, oltre che una mancanza di professionalità è sintomo evidente che l’affetto che i lettori hanno nei suoi confronti non è ricambiato.
Con diminuita stima
MG
La volpe che come il lupo imbianca nel pelo ma non perde il vizio ha colto subito l’occasione per continuare a stappare:corri corri non ti fermare che tanto Pasqua si avvicina e con essa gli ospiti che si aspettano vini e cucina.PS.Tutto molto interessante ma particolarmente intrigante la pastiera che diventa vesuvio innevato forma forse ispirata dall’ultima nevicata.Con simpatia da FM.
Bravi voi due in perfetto coro che “sfottete la mazzarella”. Intanto vi posso assicurare che una visita al Ristornante di Nando vale davvero il viaggio e non dico altro. Ovviamente, e qui rispondo all’arguto brianzolo, la carta del menù è molto ricca e variegata e segue la stagionalità com’è normale. Pertanto ogni qualvolta che mi reco da Nando cambiamo sempre i piatti, ma non la bontà. Capito?