Gli spiedini di Gher a Riccione dal 1951 a oggi, cotti sulla sabbia alla maniera dei vecchi marinai
di Marco Galetti
Ristorante da Gher a Riccione oggi
Gli spiedini mitici e imperdibili di Gher, dal 1951 a oggi, cotti sulla sabbia alla maniera dei vecchi marinai, sul molo di Riccione
La terrazza sul molo riqualificato
Gli ambiti tavolini a bordo canale
Prezzi
Ristorante da Gher, dal 1951, insegna
Gli stessi semplici gesti da 68 anni si ripetono sul porto canale di Riccione ad opera della stessa famiglia
L’attività la iniziarono, Elviro, pescatore, classe 1910 e Caterina, classe 1916 che nel pomeriggio vendeva il pescato nelle vie di Riccione dopo aver fatto il mozzo a bordo fino a qualche ora prima, nel 1951, dopo tre figli, la prima baracca sul molo alla luce delle candele dove si vendeva il pescato e dove nacquero i primi spiedini, che oggi a Riccione quasi tutti propongono, con risultati altalenanti ma sempre ben lontani dall’originale.
Il padre di Sergio, il titolare, “rubò” un po’ di saggezza ai vecchi pescatori riccionesi che sulla spiaggia, arrostivano il pesce appena pescato infilzandolo su bastoncini di legno conficcati nella sabbia vicino alla brace di un fuoco improvvisato.
Elviro inventò i foconi, grandi fornelli di braci pieni di sabbia per una cottura verticale degli spiedini insaporiti con pane grattugiato condito con olio sale e pepe alla maniera dei vecchi marinai, col tempo, il vecchio chiosco divenne un ristorante a tutti gli effetti quale oggi è ma questa è storia successiva ai faticosi inizi, quelli con una ghiacciaia in legno legata con una catena sul molo.
Grigliata
Il focone, con i tizzoni ardenti dove cuocere, infilzati nella sabbia spiedini di gamberetti, calamaretti, seppioline, alici e sardoncini
Gli spiedini in cottura, come facevano i marinai romagnoli negli anni cinquanta, per mantenere inalterato il sapore del pesce
sono quasi pronti
Un piatto per tutte le stagioni, trasversali spiedini in verticale, probabilmente i migliori di Riccione
Oggi Gher è uno dei luoghi simbolo di Riccione, un ristorante dove poter cenare all’aperto cullati dallo sciabordio delle onde che si infrangono sul molo, mentre i gabbiani seguono le barche dei pescatori che rientrano in porto e lasciano a terra il pescato per poi ripartire.
Questo indubbiamente è un buon ristorante, con una location di fascino, dove si predilige una cucina a miglia marine zero privilegiando, rombi, sogliole, piccole code di rospo, canocchie, seppioline, sardoncini e le saporite vongoline dell’Adriatico, pescato locale e vista mare, la chiave vincente per ogni ristorante di mare lungo lo stivale.
Da Gher la cucina, dagli anni cinquanta ad oggi è cambiata di poco e la cottura al carbone, come una volta, è ancora oggi la più richiesta, quel che mi sento di dire, avendone provati molti, ripetutamente e negli anni di locali riccionesi, è che se per quanto riguarda antipasti, primi e secondi di pesce, molti ristoranti si equivalgono, le alternative ci sono e picchi da lasciare sbalorditi non se ne vedono, se parliamo di spiedini, a base di gamberi, calamari, seppioline e sardoncini, quindi congelato di qualità e pescato fresco locale, Gher ha indiscutibilmente una marcia in più, quasi settant’anni di esperienza, lavoro e costanza qualcosa vorranno pur dire, quindi…
che ve lo dico a fa… ordinateli al volo, con un calice di bianco o di bollicine rosé, a qualsiasi ora, privilegiando il valore aggiunto delle ore che precedono la notte riccionese disinibita e orizzontale, splendidi spiedini in verticale mentre il tramonto profuma di mare e si tinge di rosa.
Ristorante da Gher Riccione
Piazzetta Dante Tosi, 2
Tel. 0541 647484
Aperto la sera
7 Commenti
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Applausi!
che ve lo dico a fa…perché?
Che spettacolo! Che sorprese a ogni latitudine di questo stivale. Grazie Marco
Mai banale ricercato ed originale sorprende come sempre quando si muove al nord dello stivale.Qui tutto odora di mare a cominciare da questa nave ferma ad aspettare l’onda per finire poi col ricordo di un falò improvvisato sulla spiaggia pulita per scaldare il cuore del giovane ed inesperto che cominciava a fare le prove di cucina e amore.FM
Il brianzolo-mezzo toscano con l’anima cilentana l’azzecca sempre. Però sono convinto che sotto,sotto a lui piace di più il Cilento, la sua gente il mare, il paesaggio , il vino ed il cibo. E adesso provami a smentirmi…
Non posso rinnegare la sabbia della mia adolescenza, diciamo che il Cilento è arrivato forte e violento come un tardo innamoramento
Mi spiace contraddirla signor Enrico ma ,come ama ripetere una gentile signora che si occupa di economia amica di mia moglie,il vero amore è solo quello della gioventù.Per quello della maturità si può parlare,con gergo della Borsa ,di secondo mercato come è stato il Cilento per Galetti,ma il passato è passato e guardiamo al domani sperando ,come recita la scritta in tedesco sotto la targa del ristorante,che il tempo sia bello.FM.
Si, caro Francesco, però l’innamoramento che capita in tarda età (sic!), come dice anche la trasmissione televisiva sul tre della Rai “Non ho l’età”, è quello che appaga tutti i sensi, che prima potevano essere affievoliti. E’ proprio quello che è capitato all’amico Marco appena incontrato il Cilento ed anche alla sua gentile signora. E qui mi posso arrogare il diritto di essere stato promotore di questo grande amore…