Le Colline Ciociare: perchè non possiamo fare a meno di Salvatore Tassa
La posizione è comoda, soprattutto se ti trovi a percorrere l’autostrada del sole a sud di Roma e giunta l’ora di cena pensi al triste autogrill che ti aspetta con le pizzette ed i panini indigeribili, meditando se scegliere un cracker alla soia oppure al riso soffiato arriva in soccorso la consapevolezza che Acuto in fin dei conti è a 10 minuti dall’uscita dell’autostrada. Così si svolta, la strada, la cena ed anche un po’ l’esistenza.
Il ristorante di Salvatore Tassa, Colline Ciociare, è una tappa che un appassionato non deve perdere. Controcorrente e fedele alle sue idee la sua tavola apre sempre qualche nuova prospettiva.
Cena frugale con il desiderio di divorare alcuni suoi piatti già conosciuti. Ovviamente senza cipolla resteremmo delusi, ed eccola arrivare subito dopo gli starter iniziali, la golosa cialda croccante ed i grissini che sostituiscono il pane.
Dopo venticinque anni è sempre una signora, elegante e sicura di se, ancora oggi non si intravedono i segni del tempo e ci ricorda sempre la scelta dirompente che fu, quella di servire una cipolla in un’epoca in cui il ristorante borghese ne vedeva la presenza solo a supporto di un fondo bruno non certo come piatto.
Tortelli all’aglio in brodo di mela annurca e coriandolo, tra i piatti più buoni mai assaggiati, racchiude il territorio in chiave contemporanea.
Poi il piatto del viaggio che non ti aspetti: vongole, tartufo ed erbe.
Bello da vedere, all’assaggio riserverà sorprese. Un sapore nuovo, le vongole sono giusto scottate, restano umide e la loro consistenza è solo un poco più tirata del frutto fresco, bisogna aprirle con le mani, si entra in contatto diretto con gli elementi. Mare e Terra. E’ tutto un gioco di consistenza e di aromi, intenso il tartufo, lunga la nota iodata, come scintille le erbe. Il primo boccone non conquista poi continuando ti rendi conto che non avresti mai desiderato di meglio ed alla fine ti lascia in triste solitudine a guardare il piatto vuoto.
Altro piatto a richiesta, gli spaghetti cacio e pepe asciutti e tiepidi serviti nel panno di lino e preparati dallo chef sotto i nostri occhi. Un piatto arcaico consigliato a chi ama in maniera viscerale la pasta. Non è un piatto in carta, se desiderate mangiarlo, fate come noi e chiedetelo a fine pasto come un dessert un po’ particolare. Sarete accontentati senza dubbio.
Per riprendere il viaggio a tarda ora verso casa un gusto dolce facilita il sorso di caffè così arriva un soufflé al frutto della passione. Un sufflè a regola d’arte come non se ne vedono mai in giro. Un dolce della cucina classica che necessità di tecnica e precisione. Fresco nell’aroma ed aereo nella struttura. Buonissimo, a riprova che solo una grande base tecnica può essere lo strumento con cui scolpire un cucina personale e colta, completa e concreta come quella di Salvatore Tassa.
Le Colline Ciociare
Via Prenestina, 23
03010 Acuto FR
Tel.: 0775.56049
www.salvatoretassa.it