Dolce Vita al Pari Biosteria Paestum
Venerdì sera al Pari Biosteria di Capaccio si è svolta una serata che ha avuto come protagonisti gusto e salute.
Nel piatto una pasta particolare, la Dolce Vita, un nome che richiama subito alla mente il celebre film diretto nel 1960 da Federico Fellini e interpretato da Anita Ekberg e Marcello Mastroianni.
Essa viene ottenuta mescolando una comune farina con quella ottenuta dal carapace dei crostacei che, dopo essere stato tritato e sottoposto a un preciso procedimento, consente di ricavare il cosiddetto ‘chitosano’.
Nel corso della serata il medico nutrizionista prof. Eugenio Luigi Iorio ha illustrato agli ospiti in sala le proprietà della pasta degustata mettendo in evidenza la capacità del chitosano di legarsi alle sostanze ossidate e di agire come una sorta di spugna, attirando a sé i grassi.
Esso viene estratto dai gusci di pandalus borealis, un gamberetto che vive nelle acque del Nord Atlantico e che viene subito lavorato senza essicazione per evitare l’incorporazione di proteine e mantenere inalterate le qualità organolettiche.
In apertura di cena sono stati proposti in assaggio cubetti di formaggio naturalmente delattosato serviti con alcune composte e un assortimento di pani al carbone vegetale, integrali, bianchi e al vino.
A seguire indivia fritta, brasata e in carpione.
Per primo piatto spaghetti Dolce Vita con pomodorini del piennolo del Vesuvio confit, infuso alla menta e prezzemolo leggermente piccante.
E’ stata poi la volta del secondo, cubi di maialino nero casertano arrosto con cestino di meringa all’aceto balsamico e crema di zucca.
Per finire tartelletta al cioccolato Valrhona e lenticchie rosse di Castelluccio.
In abbinamento i vini della cantina Casula Vinaria di Campagna gestita dai giovani cugini Daniele e Fiorello Iorio e Armando Ruggiero.
Foto di Novella Talamo