Risotto con scamorza e lonza di maiale affumicata ai fiori di zucca
Ecco un piatto in grado di mettere d’accordo sapori forti e delicati: si presenta con un profumo accattivante e avvolgente prima ancora di arrivarvi in tavola. Il sapore, anzi, i sapori che porta con sé sono assolutamente entusiasmanti. È una proposta dello chef Alfono Manzo dell’Osteria La Frasca di Nocera Superiore.
ricetta per quattro persone:
320 gr di riso carnaroli
5 cucchiai di olio extravergine
2 cipollotto nocerino dop
100 gr di lonza di maiale affumicata
600 gr di fiori di zucca
20 gr burro
100 gr di scamorza affumicata
sale, pepe
1/2 bicchiere vino bianco
2 bicchieri prosecco
1 bicchiere latte
1 lt brodo vegetale
150 gr parmigiano reggiano
procedimento:
soffriggere la cipolla nell’olio, unire la lonza e sfumare con vino,aggiungere una meta di fiori tagliati giulienne, salare e pepare e lasciare cuocere x 15 minuti.
In una padella soffriggete altra cipolla e unite gli altri fiori, fate sobbollire con poca acqua, quando sono cotti salate e tritate nel frullatore col latte, unite il composto all’altra base.
In una pentola fate tostare il riso con l’olio e sfumatee con vino bianco e aggiungete la base preparata precedentemente, aggiungete il brodo vegetale poco alla volta quanto basta ed a cottura ultimata aggiungere il burro, il prmigiano e la scamorza.
Ricetta raccolta da Giovanna Fasanino
In abbinamento, Fiano di Avellino 2008 Ciro Picariello
6 Commenti
I commenti sono chiusi.
Avrei delle perplessità sull’uso della scamorza affumicata che rischia di coprire la delicatezza dei fiori di zucca. Nessun dubbio sull’abbinamento cibo-vino : “riesce a guardare negli occhi alla pari ” il fumè della scamorza. Complimenti Giovanna!!!
di risotto non ne capisci un tubo, lello :-)
E’ probabile, ma mi consolo pensando a chi il vino sa solo berlo !!! ;-))))
io il piatto l’ho mangiato a pure gradito.La provola no era molta e dava cremosità al piatto.Ci ho bevuto su una birra di Simone e ora me ne vado a bere un’altra…….
ah,un’altra cosa….La Frasca è un gran bel locale e si mangia e beve molto bene…….peccato che molti non lo conoscano ancora……un grazie a Luciano che da visibilità anche a chi altri finora hanno ignorato.
Assolutamente d’accordo con Marco, tanto più che si tratta di una bella realtà in un paese troppo spessod efinito “dormitorio” come Nocera Superiore. E, sì, la maestria della chef ha saputo armonizzare i sapori e le caratteristiche degli ingredienti di questo piatto!
Esperienza da ripetere anche in abbinamento con una bella birra “Chiostro” di Simone Della Porta.