Ricordate l’ananas di Luca Zaia? Ora si ingozza al ristorante cinese e i ristoratori padovani protestano


Zaia addenta contento una porcheria americana

Mai fidarsi delle donne? O mai fidarsi degli uomini? Direi mai fidarsi dei politici piuttosto: destra, sinistra, centro, alto e basso. Vendono il loro prodotto che cambia in continuazione, se stessi. Anche il celodurismo leghista ormai è annacquato nel caldo Tevere.


Dai tempi di Roma Ladrona ad oggi sono diventati i principali sostenitori della spesa pubblica, sono contrari all’abolizione delle province e balle varie.
Ma non facciamola lunga e non buttiamola in politica, lo sbadiglio è dietro l’angolo.

Ricordate Zaia, quell’ananas? Massì, il ministro dell’agricoltura duro e puro che invitò gli italiani a non mangiare frutta esotica, salvo poi addentare golosamente un Mc panino?
Il nostro, diventato governatore veneto, pare se ne fotta di quello che ha sostenuto da ministro e si è lasciato andare.
Completamente
Passa tutto il santo giorno dentro i ristoranti cinesi, alla faccia dei suoi compagni di partito che vorrebbero abolire la cucina etnica e il kebab
Via coltelli e forchette occidentali, è l’ora dei bastoncini (non Findus).
I ristoratori locali se ne sono accorti: ma come, noi vietiamo il burqa per motivi di sicurezza nei nostri locali e il presidente Zaia si ingozza di involtini primavera e topi allo spiedo?
Sì, così fan tutti.
Anche il Zaia san.
Pare che la cena dell’osso avrebbe voluta farla nel ristorante dove ha trascorso allegramente il Capodanno.

 

 

Zaia san il 31 dicembre

Ora i ristoratori padovani hanno preso carta e penna per protestare ufficialmente.
Invece di protestare, imparassero a cucinare meglio dei cinesi:-)

Morale della favola
Pirla quelli che sono contro l’integrazione tra gli esseri umani, pirla più pirla quelli che hanno votato coloro che dicevano di essere contro l’integrazione.

5 Commenti

  1. Non sai quanto ci godo a leggere articoli come questo… Sono anni che vorrei organizzare torpedoni di bergamaschi leghisti doc e portarli in giro per Roma la sera a vedere che vita fanno i loro eletti nella Ladrona che tanto disprezzano. Due o tre ristoranti, locali con champagne e escort, c’è di tutto. E questi che ancora li votano, peggio, che li voteranno ancora di più alle prossime elezioni!!!
    No, senti, sono io che voglio la secessione da loro, facciamola finita e rendiamoli terroni dell’Europa, mentre noi magari si ritorna ad essere un poco più umani e più felici…

  2. ora, se c’è uno non complimentoso quello sono io.

    detesto i ” ma che bel post che hai fatto giovanni cazzuti” oppure “cara catena baldracca mi hai fatto rivivere i tempi duri di quando ciucciavo il latte.

    qui mi tocca: innanzitutto un bravo al “segnalatore di collodi” e poi le ultime quattro righe sono da pulitzer, soprattutto ” invece di protestare imparassero a cucinare meglio dei cinesi” .

    ora posso uscire, contento :-)))

  3. è una bufala o chiamiamola una mezza verità.

    sentita con le mie orecchie, intorno alle 19.00 di stasera, intervista in diretta del bel governatore gelatinato, fatta da quei bontemponi di caterpillar (http://caterpillar.blog.rai.it/).
    sollecitato sulla questione “cena dell’osso dal cinese” ha risposto: <>.
    il rappresentante (e firmatario della lettera) dei ristoratori padovani incavolati, si è scusato (un vero duro) e il gelatinato ha subito approfittato, invitandosi a cena da lui.
    poi ha bofonchiato una serie di frasi strane su quanto sia paladino delle cose genuine italiane e sul fatto che il cinese usi prodotti a km 0 (???) e che quindi riesce a tenere i prezzi bassissimi: <>. beato lui…

    purtroppo non è stato ancora rilasciato il podcast della puntata di caterpillar di oggi, ma per chi volesse ascoltare l’intervista, credo che già da domani lo troverà a questo indirizzo (in genere li pubblicano con un giorno di ritardo):
    http://www.rai.it/dl/Radio2/sito/PublishingBlock-5ba55acd-d375-4b91-bc31-90bce646c425-podcast.html?refresh_ce

    detto che il personaggio non mi è mai stato particolarmente simpatico (per usare un eufemismo), mi sembrava comunque giusto riportare la precisazione.

  4. “italia unita” è puro concetto di marketing political-guerrafondaio ottocentesco piemontese, nato per coprire, con un dorato velo ideologico, le solite logiche colonialiste del più forte contro il più debole.
    certo, quest’anno ricorrendo i 150 anni da quell’atroce guerra di conquista, ci rendiamo conto che non solo mazziati (da un’economia fatta dal nord ad uso e consumo del nord stesso) ma pure cornuti vorrebbero farci sentire (il popolino sapete come dice? “l’esercito ha pulito le strade. . purtroppo sono i napoletani che subito le hanno sporcate di nuovo”!).
    il risveglio, il sussulto, lo “scatto” (quello vero, non quello promosso da quello svenduto di giorgio napolitano) deve esserci in noi meridionali!
    siamo purtroppo oppressi dalla vera camorra del sud, e che non è quella cantata da roberto saviano, ma dalla camorra vera che oggi si chiama politica, una lobby fatta da uomini senza palle.
    e i leghisti? essi sono gli imbecilli del nord che ancora nun hanno capito nu.. Biiip e continuano a votare ambigui personaggi forse addirittura peggio di un d’alema o di un berlusconi, uno più venduto dell’altro, peraltro.
    e allora sapete che vi dico?
    w le persone oneste (del sud e del nord e da qualsiasi posto del mondo vengano, anche se mangiano curry fritto a colazione) ! e abbasso la lega !

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