Rigatoni alla Norma, la mia, con i pomodori e le melanzane appena raccolti nel campo
di Marco Galetti
A Oreno, nel Parco Agricolo della Cavallera, sorge l’Azienda Agricola Agrifoppa con oltre sessanta ettari di colture orticole e cerealicole, alla guida del trattore e di tutto il resto il buon Giuliano Fumagalli che, insieme alla sorella Rachele, vende nello spaccio agricolo all’interno dell’Azienda i prodotti della sua terra, terra brianzola dalla quale non spuntano solo industrie e mobilifici ma anche zucchine, pomodori, fagioli, piselli, patate, zucche, cavolfiori, verze, broccoli, peperoncini e melanzane.
Giuliano consente, a chi ama il contatto con la terra e non teme le punture delle piante e degli insetti, di cogliere direttamente nei suoi campi ogni ben di Dio, al termine della raccolta le verdure vengono pesate e vendute all’improvvisato contadino alla cifra simbolica di un euro.
Degustare quel che è stato raccolto con le proprie mani ha un sapore speciale… mia moglie, sfidando il sole di Agosto, ha raccolto una gran quantità di melanzane e le ha volute condividere con me che, dopo aver raccolto i pomodori, ho dato forfait.
Le melanzane appena colte dell’Azienda Agricola Agrifoppa
Pasta alla Norma, ingredienti per 2 persone:
160 grammi di rigatoni
2 melanzane appena raccolte
7 perini appena raccolti
Ricotta salata
Aglio
Olio per friggere
Basilico
Sale
Peperoncino
La pasta alla Norma, di origine siciliana, è un piatto estivo semplice e completo anche dal punto di vista nutrizionale, negli ingredienti indicati sopra, infatti, non mancano: carboidrati, proteine, vitamine, grassi e sali minerali.
La mia preparazione è abbastanza semplice, dopo aver sbucciato le melanzane, (facoltativo ma consigliabile) le ho tagliate prima a fette e poi delle dimensioni di un rigatone e le ho poste per trenta minuti in uno scolapasta cosparse di sale grosso, con un peso sopra per farle spurgare.
Intanto ho preparato un sugo di pomodoro con pochissimo olio e pochissimo sale, uno spicchio d’aglio, basilico e con i perini appena raccolti.
Ho liberato le melanzane dal sale, le ho asciugate, le ho fritte in abbondante olio e le ho lasciate scolare su carta assorbente, poi le ho salate leggermente e ne ho mangiate una decina come fossero patatine (facoltativo ma consigliabile).
Ho unito le melanzane al sugo in attesa della cottura dei maccheroni
Il sugo di pomodoro e le melanzane fritte aspettano i rigatoni e la ricotta salata
Ho scolato i rigatoni al dente, li ho trasferiti nella pentola del sugo, ho amalgamato delicatamente il tutto a fuoco basso per un paio di minuti, nel piatto ho aggiunto un ciuffo di basilico fresco, abbondante ricotta salata appena grattugiata e ho avuto appena il tempo di scattare la foto d’apertura…il gusto, anche quello di una preparazione casalinga come questa è straordinario, un piatto godereccio, intramontabile che se posto sull’ipotetica bilancia dell’apprezzamento, la farebbe pendere dalla propria parte quasi sempre, vincendo la sfida con le improbabili preparazioni che non durano un’estate e battendosela ad armi pari con i grandi da podio di sempre, spaghetti con le vongole e pasta con pomodoro e basilico, per dirne due…
6 Commenti
I commenti sono chiusi.
Bravo Marco, sempre in gamba e preciso. Oreno è una cittadina brianzola famosa soprattutto per la coltivazione di uno speciale tipo di patate, è vero?
Si, la Biancona di Oreno, uno dei pochi vanti a Denominazione Comunale
160 gr. per due, hm, siete a dieta? Friggere le melanzane è faticoso…
Alessandro ha ragione, grammatura inferiore al desiderio.
Quanto alle melanzane la frittura è imprescindibile, ho fatto tentativi in padella e a alla griglia con risultati che definire inferiori è un complimento.
Ma infatti sig. Galetti, la melanzana va fritta non ci sono alternative. Per questo 160 gr. son pochi, mica si possono friggere due melanzane e via!
(Ieri ho fatto la parmigiana, per le due iene che mi ritrovo in casa credo dovrò arrivare a 8).
Normalmente si dice degli “asinelli”:braccia rubate all’ agricoltura.Nel suo caso invece raccomando caldamente di rimanere in ambito culturale e di star lontano da quello colturale perché in lei non vedo niente che possa fare nel mondo “naturale”.PS Bellissime melanzane che personalmente mi giocherei anche grigliate e condite con origano evo sale ed un odore di aglio da mangiare come contorno o dentro ad uno “sfilatino”da portare come “merenna”al mare FM