Zuppa cicciata ciceralese di Giovanna Voria
Questa zuppa, di origine contadina, veniva preparata il 1° maggio, a semina già avvenuta, con l’auspicio di un nuovo e abbondante raccolto. Per buon augurio veniva offerto un piatto ai vicini. Giovanna Voria di Corbella l’ha conservata, rilanciata e registrata su www.mysocialrecipe.com
Tutti i semi avanzati, circa una ventina, tra legumi e cereali, venivano, separatamente, messi a bagno e cotti. Infine, a cottura ultimata, venivano mescolati insieme per dare vita all’autentica cicciata che ancora oggi, nonostante la preparazione lunga ed elaborata, rappresenta uno dei piatti più gustosi della nostra realtà cilentana.
Ricetta di Giovanna Voria
- Tempo di preparazione 15 minuti
- Tempo di cottura 30 minuti
Ingredienti per 4 persone
- 20 g per ognuno dei seguenti semi:
- ceci di Cicerale
- cicerchia, fave
- fagioli borlotti
- fagioli cannellini
- fagioli di Controne
- fagiolino di maggese
- fagioli rossi
- fagioli a pisello
- fagioli d’acqua
- fagioli striati
- fagioli dell’occhio
- farro
- avena
- orzo
- tre tipi di grano cilentano
- piselli secchi
- lenticchie
- Per il soffritto:
- olio extravergine di oliva DOP Cilento
- mezza cipolla
- uno spicchio d’aglio
- un ciuffo di prezzemolo e uno di sedano
- sale
Preparazione
Mettere a bagno, separatamente, i vari legumi e cereali la sera precedente, lessarli e solo a cottura ultimata mescolarli in un’unica pentola, regolando di sale e continuare con la cottura a fuoco lento.
In una padella, mettere l’olio, la cipolla, l’aglio, il sedano e il prezzemolo tritati, peperoncino (facoltativo) e versare il soffritto nella zuppa, cuocere ancora qualche minuto in modo che si insaporisca. Servire calda con crostoni di pane casereccio.
5 Commenti
I commenti sono chiusi.
Che esagerazione Giovanna.E pensare che fino ad oggi ero orgoglioso della mia molto più semplice dove assemblo ceci di Cicerale farro della garfagnana due tipi di fagioli (all’occhio e bianchi a pisello di Vallo )e castagne di Avellino.La servo tiepida e solo per chi lo gradisce con un filo di EVO delicato.Com tutti gli ingredienti che metti (anche con l’uso del bilancino)alla fine riesci a sfamare(e si che sono tutti di buon appetito)tutti i collaboratori di questo blog.Perdonami il tono scherzoso ma quando ho visto l’elenco degli ingredienti sono precipitosamente rientrato nei ranghi abbandonando ogni spirito di competizione buttandola sul comico pur sapendo quanto impegno e ricerca metti nel tuo lavoro.Con simpar FM.
Francesco bello, questa è la vera cicciata poi ognuno la personalizza e la interpreta in base alla sua caratterialità o ciò che ha a disposizione. Per una zuppa di buon augurio ci vogliono tutti questi semi ed è per questo che non si può fare sempre a causa del laborioso impegno. Quando volete tu e il Pigna un piatto di cicciata del buon augurio sarà sempre pronto a Corbella:-)))
Mai messo in dubbio l’autenticità della tua cicciata:semplicemente la ricetta originale ha ridimensionato l’orgoglio per la mia versione un “pò abbreviata”.Piccola nota.Ero giù a trovare la mia vecchia madre un tantino malconcia che alla mia richiesta cosa volesse mangiare ha risposto che per il primo maggio la tradizione prevedeva la cicciata.Altro che demenza senile! Grazie per l’invito sempre gradito.Per Lucianone devi attrezzarti con una rete da uccelli migratori da posizionare dopo Agropoli sperando di catturarlo quando si reca nel “buen ritiro”in quel di Vallo Lucania.Un abbraccio da Francesco Mondelli.
Sembra fatto apposta.Propio ieri ho rifatto la mia “abbreviata “e qui ricompare quella complicata che solo Giovanna riesce a portare in porto ma noi ce la possiamo solo sognare visto che non si è attrezzata per l’asporto FM
Ne avevo sentito parlare, ma non sapevo che ci volessero tanti ingredienti. È la prima volta che trovo una ricetta così completa e ben spiegata di questo piatto. Grazie mille!