Spaghetti alle vongole e le dosi perfette legate a un granello di sabbia: ricetta e considerazioni di felicità
di Marco Galetti
Ricetta Spaghetti alle vongole, legati a un granello di sabbia, ricetta e considerazioni, ma Licia Granello, la giornalista con la passione del cibo, del vino e del calcio, in questo post non c’entra, eppure, nella Milano da bere degli anni ottanta (ho tanta voglia di conoscerti le avrei voluto dire), ci siamo mancati per un soffio…soffio sulla brace ormai quasi spenta piena di immagini sfocate e post adolescenziali e su questo post…
Naviglio, dal WEB, anche a quelli che credono che con la nebbia non ci sia nulla da vedere, regalo il fascino notturno di alta comprensibilità…
Mi è arrivata voce, da un coro polifonico, che a Milano, in una pizzeria periferica gestita da egiziani, oltre a far bene la pizza (che non sarebbe una notizia da striscia la notizia ma una notizia che passa strisciando) sembra cucinino con maestria italiana una faraonica porzione piramidale, si fa per dire e per invogliare, di spaghetti alle vongole.
La curiosità è femmina, per questo mi ci trovo bene, le ho offerto il braccio ma è stata lei a condurmi, prendendomi per mano e per la gola, poco lontano dalla Chiesa di San Cristoforo, dalla Gelateria della Musica (che è diventata un punto di riferimento per i milanesi esigenti in fatto di gelati), quindi anche dalle mie impronte, lasciate senza soluzione di continuità da passi, da due o da quattro ruote, questa modesta pizzeria, che invece le arie dovrebbe darsele, così diversa dai locali modaioli che nascono di continuo lungo la rotta disegnata dall’Alzaia del Naviglio Grande, oltre a sfornare pizze, sicuramente in media con quelle che i locali di tendenza propongono a prezzo raddoppiato e a spazio dimezzato, ha in mano, ma in cucina è meglio, l’asso di briscola senza nemmeno saperlo.
Inutili i dettagli sul locale, sull’accoglienza, sui tempi di servizio, sulle proposte in carta, tutto nella norma peraltro, i giudizi dipendono in larga parte dal contesto, come le frasi e le parole, perché un conto è dire, lo senti l’uccellino mentre si sta passeggiando nel bosco…quel
che mi preme segnalare oggi è soprattutto il fatto che quando gli spaghetti alle vongole sono arrivati al tavolo ero già stato preavvertito da un profumo che definire invitante è riduttivo.
Chi ha cucinato per me ha fatto in modo che la padella si ricordasse per un po’ di essere stata accarezzata in modo brutale da un fuoco maschio, ad ulteriore conferma che molti indizi fanno una prova del cuoco, segnali di fumo inequivocabili dal mio piatto fumante ed invitante, così, mentre arrotolavo senza sosta forchettate di spaghetti, succhiavo avidamente i molluschi dai loro gusci, percepivo la viscosità necessaria alla buona riuscita del piatto, l’accenno del prezzemolo, la cottura perfettamente al dente, il profumo dell’aglio, la sapidità che non sovrasta, cercavo…
Ricetta Spaghetti alle vongole
…ho cercato fino all’ultimo ma non l’ho trovato, dopo l’ultima forchettata, ancora calda e profumata, la lingua in ricognizione è tornata al suo posto senza aver trovato nemmeno un granello di sabbia, inevitabilmente sono caduti molti castelli, quelli di sabbia e quelli costruiti in aria da molti locali che si danno le arie senza averne il titolo, dovesse tornarmi il desiderio di un altro piatto di spaghetti, strano a dirsi, ma è qui che tornerei.
Dunque, cosa mi ha insegnato questa parabola…che pur ripercorrendo sentieri già percorsi, sarà sempre possibile trovare qualcosa di valido, di nuovo e di inaspettato, qualcosa che inviti a porsi almeno un paio di domande, la prima delle quali potrebbe essere, ma sarà mai possibile che io debba andare da un egiziano per mangiare un piatto di spaghetti alle vongole come si deve…l’altra più che una domanda è una considerazione, nessun granello di sabbia e nemmeno una labile traccia di Licia Granello, la Milano da bere mi ha lasciato col bicchiere vuoto e un’interrogativa, perché mi piacevi così tanto…
Volendo, le dosi e qualche accorgimento per rendere felici due persone :
Duecento grammi di spaghetti di buona qualità, la differenza con una pasta scadente nel bilancio familiare non si sente, ma nel piatto si.
Cinquecento grammi di vongole, che devono essere lasciate a spurgare in acqua e sale.
Aglio, Olio, pochissimo sale (prezzemolo&peperoncino facoltativi).
Come sempre la ricetta della felicità è fatta di pochi ingredienti, ma quel che è all’apparenza semplice nei fatti non lo è, per quel che mi riguarda credo soprattutto che non si debba centellinare l’olio, essenziale in questo piatto che non deve assolutamente risultare asciutto ma fluido…quindi, dopo un soffritto in una larga padella d’alluminio con aglio e peperoncino, far aprire le vongole (lavate spurgate) a fiamma alta e a pentola coperta, cuocere la pasta al dente (molto), saltare un minuto a fiamma alta e completare il piatto con un po’ di prezzemolo fresco, io mi fermo qui (e potrei fermarmi anche prima del prezzemolo) mentre alcuni sgusciano una parte delle vongole (si tolgono un po’ di divertimento ma possono aggredire gli spaghetti ad una velocità più elevata), aggiungono un po’ di colatura d’alici (se le vongole non sanno di niente) e completano il piatto con olio a crudo (ma io ho già abbondato…)
Ricetta Spaghetti alle vongole
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Della serie se la montagna non va da Maometto….So la provenienza delle veraci ,ma vicino al mediterraneo hanno un impagabile valore aggiunto.PS.Coniugando stagionalità terra e mare il nostro Sandro ad una cena di benificenza ieri sera a palazzo Capano in quel di Pollica ha presentato un primo piatto ed un secondo molto interessanti.FM.
Dovesse palesarsi Licia dalle sue (belle) parti, caro Francesco, mi faccia un segnale di fumo e non pensi all’arrosto, come sempre la ringrazio per l’attenzione, urge reunion