Ricetta: imbottiamo la scarola!
di Francesca Faratro
Ci sono dei piatti intramontabili, rimasti immutati nella memoria, nel tempo e nel cuore.
Con loro si tramandano i bei ricordi, i profumi che distingueremo ancora e le scene di famiglia che, con qualche membro in meno, faranno per sempre parte di noi.
Una di queste preparazioni, custodita nei vecchi ricettari e tipica del Meridione, sono scarole imbottite.
Cucinate più volte all’anno, in occasione della Pasqua o anche del Natale, sono tante le massaie che continuano a prepararla anche nei giorni che rossi non sono.
Un buon contorno ma anche un piatto per iniziare il pasto, la scarola, scelta fra quelle di dimensioni più piccole, viene appunto imbottita e farcita con un mix di ingredienti che varia di zona in zona.
A suggerirci la sua versione è Filomena Amato che, con sua figlia Silvia, gestisce un’azienda agrituristica poco lontano dal centro di Amalfi. “Fore Porta” il nome della loro attività, sita in un luogo incontaminato, all’ingresso della Valle delle Ferriere, riserva naturale ed area ideale per le passeggiate di montagna.
Qui, portano avanti la produzione di miele e frutta secca, trasformano i prodotti dell’orto e aggiungono alle loro proposte una cospicua dose di tradizione che enfatizza i sapori, rendendoli più buoni.
<< La scarola imbottita è un piatto tipico della cultura contadina. E’ stata mamma Claruccia a tramandarmi la ricetta. Lei, originaria di Positano, la preparava durante le feste natalizie.
Oggi la cucino senza una data ben precisa, con la volontà di trasmettere ai miei ospiti la bontà di questi sapori, non solo a Natale ma ogni qual volta l’orto mi faccia dono dei prodotti, ovviamente in base alla stagionalità!>> – afferma Mena Amato.
Il piatto povero che propone, è composto da ingredienti facili da reperire. Molti di questi lei li seleziona direttamente nei suoi terrazzamenti, avendo premura di prepararli nel momento giusto. Questo accade per i capperi che crescono spontanei lungo falesie e vecchie mura amalfitane o con i pinoli che vanno tirati fuori dalle pigne grazie al calore di un camino acceso.
Ricetta di Francesca Faratro
Ingredienti per 4 persone
- 2 Scarole ricce;
- 15 gr. Uvetta Sultanina
- 3 Spicchi di aglio;
- 15 gr. Capperi sotto sale
- 20 Olive nere
- Q.B. Olio extravergine di oliva
- Q.B Sale
- 4 Filetti di alici salate
- 50 gr. Pinoli
- Q.B. Prezzemolo
Preparazione
Mondare le scarole, eliminare le foglie esterne e lavarle sotto l’acqua corrente. Una volta pulite, lasciarle asciugare a testa in giù in modo tale da eliminare l’acqua del lavaggio.
Nel frattempo preparare gli ingredienti per il ripieno. Dissalare i capperi e le alici sotto l’acqua corrente e tagliare uno spicchio d’aglio a piccoli pezzi.
Disporre la scarola su di un piano e, aprendo i cespi delicatamente, farcire il cuore con olive nere, uvetta, pinoli, alici, capperi, aglio e prezzemolo. Chiudere la scarola e legarla con refe da cucina, così da non far fuoriuscire il ripieno durante la cottura.
In una padella scaldare l’olio e soffriggere due spicchi d’aglio. Aggiungervi le scarole e cuocere a fiamma bassa con coperchio per circa 25 minuti, unendo mezzo bicchiere d’acqua. (A fine cottura assicurarsi che questa sia completamente asciugata. In caso contrario rimuovere il coperchio ed completare la cottura per altri 5 minuti.)
Lasciar intiepidire e servire.