Ricetta cult napoletana | Il timballo di maccheroni secondo Renato
Una torta di pasta per schiaffeggiare la fame antica, far godere la gola, passare la domenica e le feste in modo allegro. Si tratta di una ricetta antica, che per il suo modo di presentarsi risale sicuramente alla tradizione dei monzù.
Fatela per Natale e divertitevi seguendo la ricetta di Renato, un’amico della nostra Sara Afeltra:-)
INGREDIENTI
Per la panatura necessaria a foderare una teglia del diametro di circa 30 cm ed 8 di altezza:
Pangrattato da pan brioche 100 gr.,pangrattato 100 gr.,un pizzico di cannella in polvere
Per la farcia
mezza gallina faraona
pane q.b.
1 uovo
prosciutto cotto 200gr.
500 cc. di fondo bruno
una salsa besciamella fatta con un litro di latte,100 gr. di farina e 120 gr. di burro
200 gr. di funghi (porcini o misti)
200 gr. di salsiccia
150 gr. di formaggio ragusano
50 gr. di parmigiano reggiano
tartufo (in mancanza si può usare una pasta di tartufo di buona qualità o, ancora, olio al tartufo)
noce moscata.
La ricetta prevede anche l’aggiunta di ovetti di gallina sodi, ma li ho omessi perchè non ne avevo a disposizione.
la pasta
1 kg. di candele o di ziti (sull’uso della pasta non ci sono indicazioni precise,io ho usato le candele, ma forse gli ziti sono preferibili. Dovrei riprovare..)
PROCEDIMENTO
Con il petto della faraona,unitamente a pane,metà del prosciutto,uova, formaggio parmigiano, sale e pepe preparare delle polpettine e friggerle in olio (di oliva se si vuole,io ho usato arachide con aggiunta di un mezzo cucchiaio di sugna). Brasare la coscia della faraona con olio,vino bianco rosmarino e salvia e, a cottura, sfilettarne le carni.
Trifolare i funghi con prezzemolo ed aglio (una volta imbiondito,si toglie). Scottare la salsiccia e sbriciolarla. Grattugiare il ragusano in grana grossa. Preparare la salsa besciamella. Imburrare la teglia e foderarla bene con i due tipi di pane aromatizzati alla cannella.
Mettere in un tegame 200 cc. di fondo bruno di vitello, aggiungere le polpettine, la carne di coscia brasata, il fegatino scottato e tagliato, i funghi, la salsiccia ed il prosciutto a listarelle e far insaporire l’intingolo per un paio di minuti a fiamma moderata.
Cuocere la pasta molto “al dente”,condirla con la besciamella, il ragusano ed il fondo bruno e metterne un primo strato sul fondo della teglia. aggiungere tutto l’intingolo sul quale si farà cadere il tartufo a lamelle, e si ricopre con la rimanente pasta. Coprire con poca besciamella rimasta,parmigiano,pangrattato e fiocchi di burro.
Infornare a 160 °C per circa 40 minuti o finchè la crosta non sia dorata.
Far riposare qualche minuto e sformare.
10 Commenti
I commenti sono chiusi.
Irresistibile! Per me non c’è nulla di più buono al mondo, se me la portassero al posto del dolce dopo un pranzo la magerei tuttta:-))))
Luciano ,allora promessa da parte mia , appena ci vediamo ti regalo il timballo . Ha un gusto , un equilbrio indescrivible . E poi il tartufo …:)
Approvo e attendo la convocazione!
Io ho avuto la fortuna di mangiarlo , ed è buonissimo .Bravo Renato :))
Un chiarmiento: di fondo bruno ne servono 200 cc o 500 cc?
grazie!
500cc
Dario, confermo i 500. L’equivoco è nato perchè efettivamente non è specificato che 200 vanno per la finanziera e 300 per condire la pasta. Ringrazio Sara per il suo entusiasmo e Luciano per aver pubblicato la ricetta.
Grazie 1000!
Se convinco le mie donne (moglie e suocera) lo vorrei proporre per Natale.
Complimenti davvero una bella ricetta.
alto livello
Sara spettacolare … :)