Aquapetra Resort a Telese. Benessere, charme e la cucina di Luciano Villani nella Locanda del Borgo
Località Monte Pugliano
Tel 0824 941878 / 0824 975007
www.aquapetra.com
[email protected]
Degustazioni a 50 e 85 euro
Chiuso lunedì e martedì
di Tommaso Esposito
Se si ha tempo si attraversa la Valle Telesina scrutando con l’occhio i filari dei vigneti e il verde di questa parte del Sannio.
Se si vuol giungere dritti alla meta si prenda l’uscita Cerreto Sannita al Km 40 della SP Telesina e si segua il cartello Acquapetra, altrimenti il tom tom vi mena fuori pista.
Ci si ritrova immersi nel bosco con questo borgo che di notte ti prende con tutto il suo fascino.
Locanda del Borgo è il ristorante.
Bello da sempre e ora più bello con il dehors che va al massimo nelle sere calde d’estate.
Territorio e charme le cifre.
Non solo in sala, dove è collaudata la presenza ormai storica di Ciro Sannino il maitre sommelier con la sua squadra, ma anche in cucina con Luciano Villani.
Qui i piatti declinano il Sannio ( e la Campania), rileggono le ricette della tradizione telesina, si presentano nella loro versione aggiornata, contemporanea, moderna.
La tecnica dello chef c’è e sa rendere al meglio le qualità di prodotti, soprattutto la carne che giunge da una filiera di prossimità, ma anche il pescato, sì qui si mangia anche del buon pesce, affidato a forniture flegree.
Sapori talvolta lievi, per meglio esaltare la qualità dell’ingrediente principale, come nel caso in cui i crostacei sono crudi, talvolta decisi, come nel caso dei primi più marcatamente di tradizione, gli Gnocchi di zucca o i Tortelli di Cipolla, o nei secondi in cui, ad esempio, il pollo o il laticauda debbano esprimere la loro identità territoriale.
In tutti i casi, comunque, le presentazioni sono affidate a un design lineare, composto, senza sbavature.
Luciano Villani, insomma, vuole piacere a tutti e comincia a guardare anche alla clientela internazionale che sempre più risiede nel Resort e che, oltre al benessere della Spa, richiede una buona tavola rassicurante, golosa, senza eccessi o fughe in avanti.
Insomma i gourmet che vogliono osare hanno lì vicino il Kresios di Giuseppe Iannotti.
Sono due facce di un territorio di grande interesse dal punto di vista paesaggistico, architettonico, vitivinicolo e gastronomico che meritano un’attenzione particolare.
E soprattutto, questo Sannio telesino, merita di essere goduto di più, ma molto molto di più, nella sua pienezza.
Dunque, torniamo alla tavola di Luciano Villani e scorriamo i piatti che ci hanno portato a queste considerazioni.
Ovviamente buoni i pani e l’olio.
Stracciata di bufala, lattuga, acciughe e crudo di scampi, una stimolante entrata.
Polpo arrosto, la sua maionese e guazzetto di mandorle. (Un polpo più tenace e croccante sarebbe piaciuto di più).
Fiore di zucca in crosta, ricotta, pomodorini infornati e salsiccia secca di pelatello. Simpatico il fiore di zucca reso quasi chip.
Linguine con gamberi rossi cotti e crudi, limone e semi di lino.
Tortelli con cipolle di Bonea, crudo di manzo e caciocavallo di Castelfranco in Miscano.
Gnocchi di zucca, salsiccia rossa di Castelpoto e Provolone del Monaco.
Galletto ruspante in due cotture con caponatina di verdure.
Laticauda cotto su pietra di Aquapetra, patate del Matese e cipolle marinate all’aceto.
Branzino scottato, tartare di zucchine, carote e olive nere caiazzane. Qui pure una cottura più veloce, meno spinta tanto da lasciare vividi gli umori e le carni del pesce.
Insalatina di pesche con gelato all’ aglianico. Una bella sequenza di predessert e dolci senza eccessi zuccherini. Buoni.
Babà con crema di latte di bufala
Cremoso ai cioccolati, sablè e gelato alla fava tonka.
La piccola pasticceria.
Insomma una bella coccola finale che ti accarezza e ti induce a ritornare in questa raffinata oasi di benessere, relax e buona cucina.