Raffaele Caldarelli e i dolci delle feste
di Annatina Franzese
Raffaele Caldarelli il pastry chef originario di San Giuseppe Vesuviano, ha fatto incetta di premi al “Merano Wine Festival”.
Riconoscimento GOLD per il panettone Bianca (dedicato a sua figlia), per Amalfi, Pellecchiella (novità del Natale 2024) e Bosco Bianco mentre doppio premio GOLD e PLATINUM per il Milanese.
Un successo di squadra, frutto dell’impegno costante non solo di Raffaele, dedito alla pasticceria, sin da piccino, ma anche di sua moglie Anna e di tutto il team che da sempre lo affianca, rendendo “Caldarelli Dolce e Salato” una realtà che oggi, ben si muove sia dentro che oltre i confini regionali con 6 punti vendita in Campania più due di prossima apertura.
A breve, infatti, amplieranno l’offerta food del “Maximall Pompeii” di imminente inaugurazione, due nuovi format a marchio Caldarelli, uno dedicato alla carne e dunque braceria, l’altro, invece, tutto incentrato sul babà, dolce tipico napoletano.
Ben prima della presentazione ufficiale dei panettoni pensati per il Natale 2024, ho provato alcuni dei lievitati tipici delle feste e devo dire che, tra tutti, quelli che mi hanno letteralmente rapita sono stati “Milanese” e “Pellecchiella”.
Con le loro 72 ore di lievitazione, i due dolci, sono un’esplosione di profumi dal gusto soffice e morbido.
“Ogni panettone per me non è solo un panettone. Dietro c’è molto altro. C’è lavoro, ricerca, storia. Nel caso della pellecchiella, per esempio, c’è la storia dei contadini che quotidianamente dedicano la loro vita ai campi”, mi racconta Raffaele.
Pellecchiella, poi, con il suo packaging in tela che rimanda ai simboli apotropaici della napoletanità è un bel vedere già dalla confezione.
15 i gusti di panettoni disponibili in vendita sul sito o nei punti vendita “Caldarelli dolce e salato”, “Casa Caldarelli”, “Casa Caldarelli Wine” e “Nonna Franca”, al costo che oscilla tra i 38 e i 45 euro.