Radicchio d’Oro l’edizione 2020 e’ digital
di Marina Betto
Dall’Hotel Fior di Castelfranco Veneto (Tv) l’edizione 2020 della celebre manifestazione Radicchio d’Oro è digital ma il Radicchio protagonista indiscusso è giunto a casa per essere preparato in mille modi con l’aiuto in streaming dello chef Alex Palma che ha fornito preziose ricette per gustarlo e portarlo in tavola nelle feste natalizie. La frutta e la verdura IGP sostenuta dall’Unione Europea vede l’Asparago Verde d’Altedo IGP, la Ciliegia di Vignola IGP, la Pesca e la Nettarina di Romagna IGP, l’Insalata di Lusia IGP, la Pera dell’Emilia Romagna IGP, il Radicchio Rosso di Treviso e Castelfranco Veneto e il Radicchio di Chioggia. E’ così che l’Europa firma i prodotti dei suoi territori con una campagna europea triennale( 2018-2019-2020) che promuove la frutta e la verdura DOP e IGP che si distingue rispetto i prodotti convenzionali.
I marchi europei costituiscono un valore aggiunto e garantiscono il consumatore sull’eccellenza e la qualità esprimendo gusto, stagionalità, territorialità frutto di metodo di produzione e di controlli accuratissimi. Il Radicchio Rosso di Treviso IGP si presenta in due qualità: Tardiva e Precoce. Il Tardivo ha foglie croccanti, lunghe, rosso vinoso e costa bianca centrale mentre il Precoce è dotato di un cespo più voluminoso con nervatura bianca e foglie mediamente croccanti.
La coltivazione in Veneto del radicchio che appartiene alla famiglia delle cicorie si deve probabilmente al vivaista belga Francesco Van De Barre che incaricato di creare il giardino all’inglese di Villa Palazzi avrebbe trasmesso l’abilità dell’imbianchimento delle cicorie belghe. Molti ritengono che la tecnica della ” forzatura” si debba alla necessità da parte dei contadini di conservare le verdure in inverno per salvaguardarle dal freddo. Le cicorie un tempo si conservavano nelle stalle dove non marcivano, bastava togliere le foglie esterne e il cuore rimaneva fresco e croccante. L’acqua sorgiva così abbondante nel trevigiano sarebbe stata introdotta in seguito nel processo produttivo. Il Radicchio è l’ortaggio simbolo della terra trevigiana e veneta ed è solo nella seconda metà dell’ottocento che si afferma il suo particolare processo produttivo. Coltivato sulla cosiddetta linea delle risorgive che divide l’alta dalla bassa pianura il cui fiume principale è il Sile. La ” forzatura” utilizza l’acqua risorgiva a 11° e consiste nel collocare i cespi verticalmente in ampie vasche protette da teli dove le piante sono ricoperte fino al colletto fino al giusto grado di maturazione. Il periodo in cui troviamo questa verdura pregiata al mercato va da metà settembre fino alla fine di aprile e il cuore dell’inverno è il momento in cui il suo gusto è più dolce e delizioso.
Il Radicchio variegato di Castelfranco IGP è coltivato a Treviso, Padova e Venezia. Viene definito il fiore o la rosa d’inverno, è un’insalata macchiata di rosso sulle foglie bianco crema, espanse con poco o nessuna nervatura e bordo frastagliato. E’ frutto dell’incrocio tra il Radicchio rosso IGP e l’indivia/scarola. Crudo o cotto il radicchio si presta ad innumerevoli preparazioni come le ricette che suggerisce lo chef Alex Palma per le feste natalizie potete impiegarlo facilmente in cucina e servirlo dall’antipasto al dolce.