Quarto, ritorno al Ristorante Sud di Marianna Vitale


Marianna Vitale (foto Michela Guadagno)

di Tommaso Esposito*

“Ma come pà, andiamo a Sud verso Nord?”
Bella battuta.
Vi giuro, però, che è venuta così la sera che siamo andati in macchina verso Quarto, un po’ più a settentrione di dove siamo partiti.

Finalmente libero un tavolo per due recuperato al volo la sera prima dell’esame di Enrico.
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo eccola.
E c’è pure la traversa che mena giù tra le case di un quartiere residenziale.
Ottimo indizio. Questi ragazzi sono eroici.
Ambiente minimal, lounge, trendly; diciamo giovane?
Cucina a vista. Mi ci metto di fronte per sbirciare Marianna tra i fornelli.
Eccola: professionale, meticolosa, con qualche accenno di timidezza ogni tanto che scruta la sala.
Guardone di un critico, mi dico!
Così la smetto di sbirciare e mi dedico al menu.
Nero su bianco. Chiaro, essenziale seppure ampiamente descrittivo.
Qualche aiuto lo dà Pino, il complice consorte di questa bella avventura.
Ohibò mi sto anticipando il giudizio. Fa niente giochiamo a carte scoperte.

Ecco il benvenuto: Pescatrice su crema di patate al limone

La pescatrice su crema di patate al limone, ristorante Sud

Bum: delicatissimo e profumatissimo incipit.
Scegliamo due degustazioni da 35 euro e abbiamo pure la possibilità di variare le portate.
Due antipasti.
Lingua di vitella con friarielli e vongole. I broccoli sono come piacciono a me, appena saltati accompagnano la frattaglia resa gentile dalle piccole mani della cuoca.

Lingua di vitello con friarielli e vongole, ristorante Sud

Cheese cake con baccalà e purea di ceci

Cheesecake di baccalà e ceci, ristorante Sud

Niente paura. Origini greche, non c’entrano gli States. Il formaggio è una ricotta infornata e il baccalà ci va benissimo.
Nonna Mariuccella avrebbe detto che i ceci, però, andrebbero ammollati prima della cottura, ma a me vanno bene così croccanti.
Se no i contrasti delle consistenze dove li mettiamo?
Due (più uno) i primi.
Spaghettoni con il quinto quarto di calamaretti

Spaghettoni con il quinto quarto di calamaretti, Ristorante Sud

Uhm, sarà garum? Macché, il piatto è tenue, equilibrato, nonostante le interiora del mollusco. Una piacevolissima delusione delle papille che si aspettavano, invece, il sapido urto.

Linguine cacio e pepe con cecinielli

Linguine cacio e pepe con i ciacianielli, Ristorante Sud

Quelli veri, non i finti bianchetti filippini. Un omaggio a Roma? No qua c’e l’eco della ricetta di don Ippolito Cavalcanti, quella dei maccheroni incaciati al sugo di pesce.
Ed ecco le fettucce con capitone olive, pinoli e uva passa.

Fettucce con capitone, olive,pinoli e uva passa. Ristorante Sud

Un fuori stagione da sballo. Il capitone ‘e contratiempe?
Un’eresia che ti viene presentata come piatto di tradizione flegrea. Eppure un po’ di Sicilia ci sta qui dentro. Ecco lo sprint della serata.

Due secondi
Baccalà in pastella

Baccalà in pastella. Ristorante Sud

Da manuale l’ammollo del merluzzo. Tempura da perfezionare.

Pescatrice in salsa d’arancia con note di vaniglia e finocchi.

Pescatrice in salsa d'arancia. Ristorante Sud

Che dire? Semplicemente buono. E anche qui ci sta la Trinacria.
Due dolci per finire.
Della meringa ho la foto. Eccola. Ha un cuore di cioccolata.

Meringa. Ristorante Sud

Del tortino ho perso le tracce nella card del Nokia.
Fa niente, mi basta e appaga ritrovarle nella mia memory.
Mannaggia. Me ne frega se si incazzerà qualche leghista, ma qui a Sud si sta veramente bene.

*L’autore è sindaco di Acerra e ispettore Guide dell’Espresso (ma ovviamente la scheda di Sud non tocca a lui altrimenti mai avrebbe potuto scrivere).

Qui le precedenti schede

E qui sei ricette raccolte da Marina Alaimo

16 Commenti

  1. Solo un filo di perplessita’ per le riproposizioni di materia in diversi piatti: qui il baccala’ ,la’ la pescatrice ma mi sa che e’ come cercare il pelo nell’uovo,pero’ di maffi:-) per quel che vale ,lo dico da bergamasco che detesta la lega, mi sa che mi tocca venire a vivere in Campania: troppa roba e troppo buona. Pero’ non si offenda sindaco:preferirei un poco piu’ a SUD…

  2. Vienitene in Irpinia,Giancarlo, che è più a sud di Quarto! Ti garantisco la cittadinanza onoraria,il visto per Parigi,ma senza esagerare: non più di due all’anno, ma soprattutto la lontananza del Pigna: non ti capisce!!!

    1. sul pigna temo tu abbia ragione. non ti perdere un post di domani…… si parla di te…….

  3. @ giancarlo
    son queste le offese mio maffy? sei ben lontano dai palazzi allora.
    Con te sempre più a sud quando vuoi.
    Pescatrice e baccalà son ripetuti perchè scelti da persone diverse. A Sud componi tu la degustazione.
    a presto insieme.

  4. Dici bene Tommaso: le piccole mani della cuoca. Secondo me c’è molto di vero in questo. Io l’ho definita, dopo la mia visita, cucina ad alta definizione. Lei è molto concentrata e lavora sui pixel della papille. m.

  5. che bello! sono contento del successo che avete!
    ve lo meritate ragazzi!

  6. Il personaggio Marianna gode di molte simpatie nei blog, spero che anche le guide specializzate si accorgano di lei.

    1. Non c’è aòlcun dubbio che questo avverrà, caro Luigi. In che termini lo sa solo il Capo Supremo:-)))

    2. In verità, più che le guide, sarà utile che continuino ad accorgesene chi li frequenta, e costantemente garantisce loro di crescere. Altro che guide!

      1. Osservazione correttissima, quel che conta è che i clienti continuino ad arrivare ed a rendere possibili esperimenti coraggiosi come questo… epperò…epperò…le guide possono aiutare a guidare verso questi posti chi cerca le emozioni di una cucina di qualità, non trascuriamo il servizio che una corretta informazione può rendere.

  7. Marianna Vitale mi ha confessato, tempo fa, di avere quasi paura di arrivare a dover dire di no ai clienti per mancanza di posti. E’ certamente spiacevole. E Credo, alla luce della bontà dell’offerta di Sud, che già da qualche tempo, in certi giorni, Marianna & Co. vadano in difficoltà per i pochi posti a disposizione.

    Mi piace il commento di cui sopra, non dico abbasso le guide, ci mancherebbe, se date con merito, come in questo caso, chiocciole, stelle e forchette non bastano mai a ripagare il sacrificio, ma attenti: Quando le onde passano, i critici smettono di fare critica, chi rimane a sostenerti è il cliente, spesso fidelizzato, quello che viene, paga, e prenota magari subito per la settimana successiva…

  8. P.S.: anche perchè Marianna, e Pino, hanno l’intelligenza di farli tornare i clienti, avete visto che piatti a trentacinqueeuri?
    Inoltre, aldilà dei “must”, la cheffa ha capacità da vendere visto che in appena nove mesi ha tirato fuori dalle sue pentole già almeno una quarantina di piatti, a rotazione, saggiati dai numerosi (anche cosiddetti gourmet) che non hanno mancato, in nove mesi appunto, di tornarci tre, quattro, cinque volte!

    C’è qualche stellato in Campania che consente tutto ciò investendo nel piacere della gola appena quattro spiccioli?

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