Quali sono le Pizzerie presenti nella Guida Michelin 2025?
Il Tg 1 ha rilanciato un dibattito che sembrava ormai accantonato: ossia la decisione della Michelin di non assegnare le stelle alle pizzerie. Opzione molto difficile percè la stella non è un titolo di Cavaliere del Lavoro o della Repubblica, ma viene assegnata con dei criteri uno dei quali è l’assoluta replicabilità dell’esperienza cosa già difficile di per se quando superi le cento pizze al giorno, se poi stai sempre in giro e poco al forno, magari paladino dei gastrofighetti della Ztl,, il rischio è ancora maggiore. Forse il riconoscimento più adatto potrebbe essere il Bib Gourmand. Chi vivrà mangerà.
Intanto ecco le pizzerie segnalate nella Guida 2025, sono nove con il nuovo ingresso di Salvatore Salvo a Chiaia, tutte a Napoli città. L’unico non napoletano è il grande Simone Padoan, vero artigiano della pizza, maestro di lievitazione e di cucina, sempre presente in pizzeria e a prenotazione. Ecco, dipendesse da me, a lui la darei tranquillamente anche subito
Le pizzerie segnalate dalla Guida Michelin 2024 sono otto, di cui sette a Napoli città. L’unica che si distingue fuori dall’area partenopea è Simone Padoan a San Bonifacio in provincia di Verona. Ecco quali sono quelle napoletane con il commento della guida.
Della stessa proprietà dell’omonimo ristorante gourmet, l’ambiente è contemporaneo e minimalista e non manca un bel dehors sull’incantevole piazza. Oltre alle buone pizze dagli ingredienti selezionati troverete anche quelle ideate dal giovane e capace pizzaiolo, quelle “stagionali”, nonché la pizza firmata dallo chef Scarallo del ristorante Palazzo Petrucci.
Nella “via della pizza”, un nome storico propone ambienti semplici e ricchi di energia sia partenopea sia internazionale, sempre con pizze ottime e prodotti D.O.P. Armatevi di pazienza all’arrivo in orario di punta: se scegliete il tavolo in condivisione la convivialità è unica!
Quando si parla di pizza il locale che fa “notizia” è proprio questo: il suo impasto, i suoi ingredienti… sono tra più apprezzati dai napoletani e non. Al civico 53 la prima storica insegna, che ha raddoppiato con lo spazio al 94/a (a circa 500 m). Onde evitare lunghe attese, la prenotazione è vivamente consigliata!
Chiamata 3.0 per i tre tipi di farina usati, la pizza di Ciro Cascella è eccellente, frutto di una lunga fermentazione e lievitazione dell’impasto – che portano all’estremo la dimensione e la morbidezza del cornicione – e della qualità della materia prima usata.
La pizzeria dei record: qui dal 1870 – con i numeri distribuiti all’esterno per regolare l’affluenza – è anche una delle migliori di Napoli. La scelta è presto fatta: solo due tipi, “marinara” e “margherita“. Orario continuato dalle 10 alle 23.
Tra gergo di pizzaioli e cabala napoletana, il nome di questo locale si potrebbe tradurre con “impasto buono”: qui troverete una formula nuova con solide radici nella tradizione, anche perché il patron, Ciro Salvo, è figlio d’arte. A voi scegliere tra pizze tradizionali o personalizzate con prodotti di stagione; c’è anche una piccola selezione di vini. Ambiente moderno ed ampio dehors per il servizio all’aperto.
In una delle zone più animate e popolari del centro storico troverete le classiche pizze alla napoletana, con alcune divagazioni come quella a forma di stella a 8 punte. In attività dal 1938 e ormai alla terza generazione, Da Attilio ha pochi coperti distribuiti in due salette e non accettando prenotazioni, nei giorni e negli orari di punta può capitare di dover attendere, ma ne vale la pena!
Nel cuore del rione Sanità: antico, vivace, popolare, spesso folle. La famiglia Oliva da oltre 60 anni gestisce questo valido locale che ha saputo rinnovarsi con un bel restyling, senza smarrire il legame con la tradizione; oggi anche pizze più fantasiose e moderne, oltre ai fritti e al menu degustazione.
Ottima pizza tradizionale, attenzione all’olio come pochi in Italia, spazio ai vini con una cantina degna di uno stellato, servizio perfetto e meticoloso. Una bella soddisfazione per Salvatore Salvo poter entrare nella rossa lavorando in una zona centrale della città
Pizzeria ormai iconica che ha aperto una visione contemporanea dello street food per eccellenza in Italia, la pizza! Simone Padoan, con ormai quasi 30 anni di esperienza alle spalle, sa come rendere semplici le cose difficili: uso di farine integrali, spesso miste, e attenzione maniacale alla lievitazione naturale, per un risultato croccante all’esterno ma soffice all’interno. L’altro focus si concentra sui prodotti per la farcitura – dal pesce alla carne, passando per le verdure – con il risultato che sia le pizze più tradizionali che quelle più creative sono a grandi livelli. Ottimi anche i dolci.
E chest’è
Penso ci sia un errore nella foto della pizzeria d”a Michele”, quella mostrata non è a ruota di carro e non è una margherita o marinara o marita
Si, è una pizza del primo pizzaiolo della Pizzeria Antonio Falco (in foto) realizzata in una occasione speciale.
Con tutto il rispetto per la guida, ma da pizzaiolo esperto quale sono, devo ribadire ancora una volta che ci sono centinaia di pizzaioli che ogni giorno sfornano prelibatezze con costanza ma non vengono notati da nessuno.
Mi spiace dirlo sono giudizzi dari solo a pochi eletti.
Penso che non sapete nemmeno dove sta di casa la vera pizza napoletana….ormai è solo una questione di sponsor…cambiate mestiere è meglio…