Profeeling di Marchiori: il Prosecco eroico dalle Prealpi venete


Colline con vigneti (fonte Umberto Marchiori)

di Mimmo Gagliardi

Vinitaly 2012. Imbattersi nel bel mezzo del padiglione del Veneto in Gerardo Vernazzaro, enologo di Cantine Astroni e mio grande amico (zio Gerry per le mie piccole, quello che le porta ad accarezzare gli asinelli) significa essere coinvolto sicuramente nell’assaggio di qualche chicca d’autore. Quindi non posso che accettare il suo invito a seguirlo. Dopo la presentazione di una bella iniziativa messa in piedi dal Consorzio del Soave sui vini dei vulcani, con la pubblicazione di uno studio approfondito sul territorio e sui terreni della zona realizzato dall’equipe del prof. Attilio Scienza (cosa che andrebbe fatta anche altrove…), il buon Gerry mi vuole portare a conoscere un suo amico, Umberto Marchiori, dell’omonima azienda vitivinicola. Tutti gli indizi portano ad un Prosecco ed essendo mezzogiorno mi sembra anche la scelta ideale.

Umberto è un giovane enologo con la campagna delle sue colline nello sguardo. Ci accomodiamo per fare quattro chiacchiere e lui è ben lieto di dedicarci tempo, nonostante la folla allo stand.

 

Mimmo Gagliardi con Gerry e Umberto a Vinitaly

La sua azienda, Vitivinicola Marchiori, è a conduzione familiare e vede impegnati papà Giovanni, mamma Redenta con i tre fratelli Giuseppe, Umberto e Sara, e produce uno spumante Prosecco Superiore DOCG nei 14 ettari di proprietà ubicati a Farra di Soligo (TV). I terreni, sparpagliati nella fascia collinare compresa tra Conegliano e Valdobbiadene e arrampicati sui versanti delle splendide colline delle prealpi venete, a circa 400 m di altitudine, sono caratterizzati dalle notevoli pendenze. Proprio la disposizione territoriale dei vigneti, la loro variegata esposizione e la forte inclinazione delle pareti collinari, che ne rende difficile la conduzione (definibile come “eroica”), sono gli elementi che fanno delle uve qui prodotte le migliori dal punto di vista qualitativo per realizzare spumanti di altissima qualità.

Umberto spiega a me e Gerardo che la costituzione dei terreni è determinante per la struttura dei suoi vini, che, trattandosi di marne, rocce sciolte sedimentarie ricche di minerali, garantisce l’indispensabile apporto di acidità e salinità alle uve destinate alle basi spumante. Mentre parla, Umberto ci mostra i carotaggi eseguiti sui terreni e che lui ha conservato in affascinanti teche trasparenti. Altro elemento importante è l’esposizione dei vigneti. Trattandosi, infatti, di tanti singoli appezzamenti di ridotte dimensioni, ognuno di essi ha una diversa esposizione e per questo, in ognuno è stata sperimentata una differente metodologia di potatura (cappuccina, doppio capovolto, guyot, silvoz) per ricercare quella che potesse ricavare la migliore resa qualitativa dalle uve.

 

Grappoli (fonte Umberto Marchiori – da sinistra, Perera, Bianchetta, Glera e Verdiso)

La raccolta differenziata delle uve, infine, in termini di epoca di vendemmia e vigneto di produzione, prosegue Umberto, consente di valutare la diversa resa delle viti in base alle varie zone di produzione, permettendo di migliorare ed affinare sempre più il prodotto finale, la base spumante, frutto della cuveè dei vari vini così prodotti.

Così nasce il Profeeling Prosecco Superiore DOCG, che viene prodotto nelle versioni Brut ed Extra-dry, che è il risultato della cuveè di vini prodotti con uve Glera (Prosecco) 80%, Verdiso 10%, Perera 5% e  Bianchetta 5%.

Li degustiamo entrambi, annata 2010: tutti e due hanno il medesimo grado alcolico 11,5%; nella versione Brut il residuo zuccherino è di 9g/l, mentre per l’Extra-Dry è di 15 g/l.

Colore giallo paglierino scarico, pulitissimo e cristallino. Bello il perlage fine e persistente.

Al naso aromi di pera e un bel corredo di sentori floreali, erbacei e leggermente agrumati.

In bocca è fresco e la sensazione di croccantezza delle fini bollicine si accompagna al sapore fruttato della pera bianca. Sul finale si avverte una bella mineralità che lo rende persistente lasciando la bocca gradevolmente fresca.

La rossa fragola che ci viene offerta col vino esalta ancora di più la bella nota fruttata dello spumante. Gli abbinamenti sono variabili, dagli antipasti al finger food non molto complesso ed è ideale per aperitivi o per accompagnare un dolce momento.

Particolare l’etichetta, che ha ottenuto il riconoscimento di “Etichetta d’Argento al Packaging” al Vinitaly 2011, con un’opera dell’artista Gianni Sartor che riproduce un’immagine delle vigne Rive Alte da cui provengono le uve della base spumante.

Purtroppo anche questo momento con Umberto Marchiori e i suoi spumanti volge al termine. Gerardo deve ritornare ai propri impegni, Umberto è richiesto al banco e il mio Vinitaly alla ricerca delle cose buone dall’Italia deve continuare. Magari un giorno riuscirò ad arrampicarmi sulle colline delle Rive Alte per godermi il panorama tra le sue vigne, chissà…

5 Commenti

  1. Splendida terra, splendido prodotto, meravigliose persone. Corro alla stazione marittima di napoli, al wine shop di Astroni a prenderne una bottiglia! Grazie Gerry e grazie Umberto!

  2. …. la nostra nazione è ricca di eccellenze, basta conoscere qualcuno che te le fa scoprire … o la fortuna di scoprirle da soli, magari attraverso lo studio, le degustazioni, il tempo e la pazienza … bravo Mimmo … hai saputo far tesoro del tuo Vinitaly, io ho conservate tante chicche ma chissà se ne scriverò mai …

  3. Cio’ di cui val la pena va divulgato perche’ sempre piu’ persone si rendano conto di cosa significa lavorare la vigna. Il bello del vino non e’ solo girare un liquido nel Bicchiere, na capire e godere cosa e’ quel luquido e da dove e chi proviene. Solo allora sara’ “vino”!!!

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