Procida, la Vineria Letteraria: qui letteratura e vino raccontano il sogno di Tarcisio
di Laura Guerra
Se arrivi ti accoglie, se te ne vai ti dà l’arrivederci. Siamo sugli ultimi passi del molo della Corricella e lui è Tarcisio Ambrosino, il viso è quello tipico di chi il mare lo ha scelto e lo guarda in faccia tutti i giorni da molti giorni. Per la precisione dal 26 giugno 2017 quando ha aperto la Vineria Letteraria, un luogo dell’anima dove sostare in compagnia di un buon libro e un calice di vino. Un posto che è stata la naturale ed elegante scenografia del video inserito nella campagna promozionale della Guida 50 Top Rosè.
Il padrone di casa, Tarcisio, zio di Marco, che interpreta con piglio contemporaneo e successo il sapere isolano nel suo bistrot 28 Posti a Milano, ha pensato a questo locale per occupare le giornate con le sue due passioni: la letteratura e il vino. Le ha fatte abitare qui dopo essersi lasciato alle spalle un lavoro di più di 30 anni nel settore moda negli anni ruggenti del fashion style fra Milano, Firenze e Napoli. Lo ha deciso, appoggiato dalla moglie Vicky, insegnante tedesca amante del Mediterraneo che lo ha spinto a tornare a casa, fra i colori pastello dell’isola, dove ha rimesso a nuovo un vecchio garage e lo ha riempito di storie. Storie di viaggiatori, di scrittori e poeti, cuochi e camminanti. La prima fra tutte quella dell’ Isola di Arturo di Elsa Morante, perché questa libreria del cuore è soprattutto un omaggio a lei che tanto amò questa terra.
Sugli scaffali che ospitano vere e proprie chicche di narrativa, letteratura di viaggio, saggi di storia e cultura campana, un posto d’onore è riservato alle pagine procidane: Graziella di Alphonse de Lamartine classico del Romanticismo francese; L’Isola di Arturo di Elsa Morante, autrice fra le più grandi del Novecento che qui, nel 1955 lo scrisse e due anni dopo vinse il Premio Strega. E naturalmente Il Postino di Neruda di Antonio Skarmeta opera letteraria che ha fatto da trama e racconto all’ultima opera cinematografica dell’indimenticato Massimo Troisi che volle girarlo qui.
Alla lettura si può abbinare un calice di vino da scegliere fra alcuni classici italiani, internazionali e tanti campani che sono rappresentanti in un bell’assortimento di tipi e cantine. Si possono assaggiare anche interessanti vini naturali e champagne selezionati dal nipote Antonio che si occupa anche degli abbinamenti con le sfizioserie salate. Un vassoio dai sapori di mare: crostini burro e alici, pesci marinati in Cilento, formaggi di Arola, frazione della Costiera Sorrentina.
Un mood tutto mediterraneo torna nell’arredamento che è un vero e proprio scrigno di memorabilie da scovare una alla volta, sostando a lungo e tornado di frequente. Si va dalle lampade, ricordo di un viaggio a Marrakech, alle colonne di libri bianchi, ad un comodo divano di tappi di sughero regalo di Stefano Spinelli che lo aveva costruito per sé ma poi aveva pensato che stava meglio nella vineria del suo amico Tarcisio.
Non mancano foto d’epoca che raccontano la vita culturale procidana del Novecento, testimonianze più recenti che Tarcisio racconta con l’orgoglio di chi ci ha creduto prima di tutti. Di certo molto tempo prima che Procida venisse designata Capitale della Cultura 2022.
Via Marina di Corricella, 40, 80079 Procida NA
Ph. Bruno Sodano