Processo Creativo di Primo Piatto dei Campi: the winner is Cecilia Olivi de L’Asinello Ristorante
L’edizione 2021 di Primo Piatto dei Campi, iniziativa siglata 50 Top Italy e Pastificio dei Campi e rivolta ai giovani talenti under 35, si è conclusa con l’attesissima finale di Gragnano alla sede del Pastificio dei Campi.
Il tema di quest’anno era il Processo Creativo, dunque l’idea che dà vita ad un nuovo piatto e la conseguente evoluzione che ne scaturisce, partendo dal formato di pasta protagonista della ricetta.
I giovani partecipanti hanno elaborato preparazioni che hanno piacevolmente stupito la giuria, arrivando alla fase finale in quattro:
• Matteo Morbini di Olio su Tavola, Lucca
• Cecilia Olivi de L’Asinello Ristorante, Castelnuovo Berardenga (SI)
• Antonio Patella del Ristorante San Domenico, Imola (BO)
• Filippo Ventura di Le Manoir Aux Quat’Saisons, Oxfordshire – Regno Unito
A vincere, Cecilia Olivi, il cui piatto è stato affiancato da tre proposte di grande qualità. Compito arduo, dunque, per la giuria riunitasi per l’occasione.
Di seguito, le ricette finaliste:
L’idea del piatto si sviluppa con l’intento di voler affrontare un tema molto caro a Matteo: la progressiva perdita della biodiversità, con il conseguente invito a salvaguardare e usufruire delle colture antiche che la terra ci offre. Agli ziti è stato abbinato il legume simbolo della città di Matteo, il fagiolo. Il risultato è un’elaborazione in chiave moderna che gioca con le diverse consistenze degli elementi.
Mafaldone in Carbonara di Cavolo Nero e Fichi (variazione della ricetta originale) di Cecilia Olivi
L’idea della preparazione originale nasce dall’ambiente che circonda Cecilia, il Chianti, in una delle stagioni che lei preferisce, la primavera, simbolo di rinascita. Partendo da questo spunto, alla pasta di Pastificio dei Campi ha unito la tecnica, con la fermentazione, che rappresenta quanto appreso ed approfondito in quest’ultimo periodo, anche grazie allo Chef Senio Venturi.
Giardino di Primavera di Antonio Patella
L’idea del piatto nasce dal formato di pasta scelto che, richiamando una lumaca, può raccogliere e nascondere gli ingredienti. Gli abbinamenti esaltano la materia prima, esclusivamente di stagione. Ad essere utilizzate, le parti povere del gallo, in quanto l’impiego di ogni componente sottolinea al meglio il “leitmotiv” della preparazione.
Nulla si crea, tutto si trasforma – Ziti spezzati, crema di topinambur e anguilla di Filippo Ventura
L’idea che ha portato alla realizzazione di questo piatto è il frutto di un processo creativo scaturito dall’ambiente circostante. Filippo, infatti, celebra in esso il ciclo della natura, nel suo passaggio dall’inverno alla primavera, ossia quel momento in cui tutto è in trasformazione: la luce inizia a prevalere sul buio e la vita torna lentamente in ogni cosa. Attingendo alla sua memoria gustativa, ha associato all’oscurità la mineralità del topinambur bruciato, alla rinascita il verde dell’aglio orsino, alla vitalità l’anguilla, alla luce l’acidità del burro bianco e le erbe e i fiori spontanei. La pasta, anello di congiunzione tra tutti gli elementi, rappresenta la consapevolezza delle proprie radici.
Photo Credits Alessandra Farinelli per Pastificio dei Campi