Primo Piatto dei Campi 2020: le 25 ricette partecipanti
Ecco le 25 ricette presentate dai giovani e talentuosi chef under 35 per l’edizione 2020 del Primo Piatto dei Campi, iniziativa siglata LSDM e Pastificio dei Campi, quest’anno incentrata sui ricordi legati al primo assaggio di pasta.
Emozioni in Evoluzione di Stefano De Santis
Fettucce al ragù di soffritto di maiale, pecorino irpino, tartufo e cedrina di Costantino Pezzuti
Pasta & Piselli – Tofette di Gragnano in crioestrazione di piselli di Andrea Impero
La Genovese torna a casa di Pasquale Carfora
La mia (finta) pasta al forno di Danilo Prota
Mischiato potente, piselli, peaso e rancido di prosciutto di Antonio Iacoviello
Pasta e cioccolato di Vincenzo Pietroluongo
Ricordo di Pasta e Patate di Andrea Veccia
La domenica ischitana: il coniglio “orientale” di Giovangiuseppe Solmonese
Pasta slegata al formaggino di Isabella Massari
Linguina verde alle cime di rapa, cozze al limone e pane raffermo croccante di Luigi Piscopo
Pasta Chjina di Giuseppe Torcasio
Fusilloni Panna e Funghi di Andrea De Carli
Pasta al formaggino. Simposio tra mia nonna, Marchesi e Bottura di Antonio Labriola
Pasta, pane e quattro formaggi di Ivan Bombieri
La Norma del viaggiatore di Pier Nunzio Italiano
Orecchiette, Sugo, Scarpetta di Davide Corvino
Spaghettini Pastificio dei Campi in Ramen A.O.P. di Marco Acquaroli
Ziti, pomodoro verde come Nonna Rosa di Vincenzo Barillá
Il ricordo di una pasta e patate di Mario Quarta
Tofette, fave, pancetta e pecorino di Antonio Sicignano
“Panna” & Pomodoro di Mauro Boroni
Pasta in bianco con aceto, vermouth alla prugne e miele di Luca Natalini
Tra una pizzaiola e una puttanesca di Alessandro Rapisarda
I Miei Spaghi All’Acqua Pazza di Fernando Tommaso Forino
Le migliori 3 ricette, a insindacabile giudizio della giuria, composta da Alice Bosio, Eleonora Cozzella, Barbara Guerra, Albert Sapere, Antonio Scuteri, Massimiliano Tonelli, parteciperanno alla finale del 22 settembre 2020 al Pastificio dei Campi di Gragnano.
6 Commenti
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Uno schifo totale!
Ho avuto modo di visionare i piatti, tutti bellissimi e presentati bene, mi auguro che siano anche buoni al palato. Io mi diletto in cucina , per me, per la mia famiglia e per i miei tanti amici, mi permetto una piccola osservazione: questa troppa esasperazione nel riproporre piatti della nostra tradizione, non sarà contro producente? ho pranzato molte volte in ristoranti stellati , ho mangiato benissimo, forse troppo, soprattutto con il conto molto salato. l’unica nota negativa è che di questi piatti stellati, non mi ricordo nulla, , se qualcuno mi chiede che cosa ho mangiato, non so rispondere. In tutti i casi auguri a tutt gli i chef di questa nuova generazione.
Domenico 29 maggio 2020 – 23:08
“Ho pranzato molte volte in ristoranti stellati , ho mangiato benissimo, forse troppo, soprattutto con il conto molto salato.
L’unica nota negativa è che di questi piatti stellati, non mi ricordo nulla…”. (Domenico)
Quando, oltre a Domenico, molti altri italiani capiranno i LIMITI della cucina stellata, IPERGONGLFIATA dai media e, specialmente, dai food blog italiani…potremmo dire di aver raggiunto un nuovo traguardo di civiltà nel campo della gastronomia e della ristorazione.
Ma, ahinoi, non cambierà nulla.
Nemmeno il coronavirus è riuscito a scalfire
la prosopopea degli STELLATI e di chi li GONFIA.
Uno Chef puo’ avere questo titolo solo quando in molti copiono i suoi piatti. A parte il “Risotto con grande foglia d’oro” di Gualriero Marchese non ho mai visto un doppione degli altri. Chiedo a tutti di dirmi dove hanno rivisto un piatto fatto dai Michelin (s)
Giulio Santillo:
“Chiedo a tutti di dirmi dove hanno rivisto un piatto fatto dai Michelin (s)”.
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I Menù degli stellati sono EFFIMERI.
Delle migliaia di piatti, esaltati sui food blog,
pochissimi diventano dei CLASSICI della GLORIOSA CUCINA ITALIANA.
Il fatto è, caro Giulio, che dopo non pochi anni, gli STELLATI faticano sempre di più a STUPIRE.
Ormai la gente va dagli stellati anche per… annoiarsi… ma con il brivido di spendere molto.
È il PREZZO CHE EMOZIONA, ormai.
Che dà un Senso alla Vita: riempie un Vuoto.
I piatti sono spesso imitazioni o pseudo imitazioni di piatti… già visti.
È questo Déjà Vù che sta avviando la cucina stellata verso un inevitabile tramonto.
Sai, caro Giulo, cosa sta rallentando il DECLINO DELLA CUCINA STELLARE?
L’AMMUINA dei FOOD BLOG.
Caro Luca, hai perfettamente ragione. Un abbraccio Giulio