Le canzoni della pizza, la grande presentazione ufficiale del libro di Tommaso Esposito
di Dora Sorrentino
“Raccontare di pizza non è cosa semplice. Ben pochi ne son capaci e uno di questi è Tommaso Esposito”. Come non essere d’accordo con le parole di Luciano Pignataro, espresse durante la presentazione del libro ‘A Pizza, un viaggio nella canzone napoletana che ha come tema centrale il più grande vanto partenopeo, la pizza. Tommaso celebra la pizza napoletana, non si limita a raccontarla. E’ un momento di convivialità, un modo per festeggiare , un punto di unione. E questa sua passione lo ha portato a svolgere un lungo lavoro di ricerca in tutte le biblioteche ed emeroteche d’Italia, compreso il Museo di Pulcinella che egli stesso dirige ad Acerra.
Sono dieci le canzoni, la prima risale al 1500. Il libro, corredato di cd musicale dove sono state incise le canzoni interpretate da Enzo Sirletti e Floriana D’Andrea, è stato tenuto a battesimo a La Distilleria Feltrinelli Point di Pomigliano d’Arco, con 650 pizze preparate dal pizzaiolo Salvatore Santucci, coadiuvato dal figlio e da Vincenzo Di Fiore. Ai più erano note soltanto ‘A pizza c’‘a pummarola, incisa da Domenico Modugno, e ‘A pizza, cantata da Aurelio Fierro.
Non si tratta di stilistica celebrazione del prodotto, in questi testi troviamo la pizza descritta nel suo evolversi, fino a diventare l’identità del popolo napoletano. Come scrive lo stesso Tommaso nell’introduzione “queste canzoni quasi delineano un disciplinare ante litteram”. Il libro, dopo l’esordio, ha iniziato il suo tour di diffusione lunedì sera alla “Pizzaria La Notizia” di Enzo Coccia, dove ha già riscosso un notevole successo. Prossima tappa del tour il 2 marzo alla pizzeria “La figlia del Presidente” di Maria Cacialli e Felice Messina. Alla figura della pizzajola sono state dedicate buona parte delle canzoni ritrovate. La pizza è donna, la pizza è passione, la pizza è Napoli, checché se ne dica.
Non per niente la chiosa di Luciano“Quando, in un qualsiasi posto del mondo, tutti i giorni dell’anno, si accenderanno oltre 1500 forni a legna per fare pizze allora, forse, la pizza napoletana potrebbe iniziare a perdere il suo primato” ci sta tutta.
Un commento
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Grazie Dora….e Grazie Luciano