Praiano, Costa d'Amalfi. Bar Mare Petit Restaurant, la cucina di Donna Clelia dalla fine degli anni'50
Bar Mare Petit Restaurant
Via Marina di Praia 9
Praiano Costa d'Amalfi
Tel.39.089. 874706/ 326
Ferie : chiuso da metà gennaio a meta marzo
Carte di credito : si tutte
Aperto a pranzo e cena – fortemente consigliata la prenotazione
Costo medio 35 – 40 euro escluso vini a la carte
Il caso è una componente importante della nostra vita. Quante cose ci succedono per caso?
Una mattina di inverno in Via Marina di Praia, l'idea è di guardare un po' il mare, magari bere un bel caffè caldo e poi ritornare in paese per decidere sul da farsi.
Il tempo uggioso non preannuncia niente di buono per la serata. Entro nel piccolo Bar Mare mentre un pescatore torna a terra e …
Intanto un “giovanotto” con l'aria di vecchio scugnizzo di mare ci serve il caffè, mentre, io curiosa per natura, avverto profumi cucinieri alle mie spalle, mi giro e intravedo una signora padellare: non ci sono programmi, le chiedo: “Signò, che state cucinando?” “Eh, mi fa lei, la cena per stasera: pizza di scarole, sugo per spaghetti a vongole, totani e patate, nu poco e tutt'cos”. Azzardo: Signò, ma possiamo venire pure noi stasera?” ” eh come no? Siamo noi, la famiglia e due tavoli di stranieri. “Al vino ci penso io, le rispondo festosa. Facciamo i conti per il vino: circa 12 persone, siamo a posto, la mia cantina itinerante ce la farà. Così la sera ci ritroviamo in famiglia, un esperienza da non dimenticare.
Il giorno dopo, parto all'attacco per farmi raccontare tutta la storia di questo delizioso rifugio di mare. La gestione è familiare: Clelia in cucina, Salvatore ai tavoli e Angelo addetto all'orto di casa e alla pesca. Niente menù: quello che porta il mare e la fantasia di donna Clelia, regina in cucina da oltre 50 anni; è un po' come tornare a casa, si mangia quello che c'è.
Il locale, prima di diventare ristorante, era un vecchio “malazeno” ovvero un rifugio per le barche e i pescatori in caso di mal tempo.
Ecco com'era Marina di Praia negli anni '50. In queste condizioni, Clelia cominciò a prima come bar, poi con i primi semplici piatti di mare che tanto piacevano ai turisti ed agli habituè del famoso night “L'Africana”.
Il piccolo locale della famiglia Ferraioli fece fortuna in quegli anni, tanto che, Salvatore, figlio di Clelia, decise di acquistare anche il “malazeno” confinante per stare un po' più larghi; nessuna megalomania: in tutto una dozzina di tavoli. L'atmosfera è quella delle taverne marinare, gente di tutti i tipi: stranieri, gente solitaria, soprattutto amici. Sì, perché, con il passare degli anni, i clienti diventano persone di famiglia: lettere e cartoline vanno e vengono da oltre oceano, per non parlare del web, dove c'è una nutrita schiera di fans della famiglia Ferraioli. In estate c'è più confusione, ma, nelle sere autunnali o, primaverili, c'è un atmosfera da sogno, si mangia ascoltando solo il rumore del mare e i racconti di pesca e di vita di Angelo che va a letto prestissimo perchè alle 5 del mattino è in barca. ” ajere ssera, m'aggio fatto na cammnata'ncopp'o mare bell' , veramente bell'” Torniamo alla storia della famiglia Ferraioli: Angelo, e Clelia sono insieme da quasi sessant'anni, si sono conosciuti a Praiano: le loro famiglie entrambe di pescatori, andavano ad Agerola per barattare il pesce in cambio di latticini e salumi. Angelo era sempre imbarcato, il tempo di tornare, ” fare un figlio” e ripartire. Oggi lui ha 81 anni portati alla grande e Clelia 76, idem. La famiglia vive di passione per il mare e per l'orto di Angelo. Dall'orto Clelia realizza ricette di stagione, come le scarole'mbuttunate(farcite) e messe al forno con il vino cotto.
I piatti di Clelia sono assolutamente locali, famosi gli spaghetti con noci tritate, alici, colatura e una spruzzata di prezzemolo. Un piatto che accontenta tutti i palati. Piccante a piacere.
La cucina tradizionale, quella ispirata al pescato e alla fantasia di Clelia del Gaizo in Ferraioli, si ripete quotidianamente: spaghetti con le vongole, cozze, gamberi e taratufi, tubetti e totani, il pesce grigliato o, all'acqua pazza, la frittura di paranza e così via. I Ferraioli tuttavia, hanno intuito che il futuro va salvaguardato, così da un paio d'anni, Donna Clelia ha adottato un giovane cuoco praianese di belle speranze, Alfonso Riti, che pur rispettando i principi di Clelia, azzarda riuscite rivisitazioni formali con vero garbo.
Tra queste, il Tonno alla praianese, appena scottato, servito a mò di tagliata con aromi ed olio extravergine;
oppure totani e patate, un classico della cucina amalfitana;
Ancora, un misto orto e mare a km zero: calamari in umido con asparagi selvatici;
Infine , gamberone su letto di carciofi e bacon gratinato.
Questi piatti potrebbero ingannare l'ospite alla ricerca di una vera trattoria di mare. Niente paura, questo è un posto di mare, c'è donna Clelia a sorvegliare che i limiti non vengano oltrepassati.
Clelia supera sé stessa nei dolci e nella crema di limoncello.
Qui tutto è delicato, niente effetti speciali, solo buon mangiare in conviviale atmosfera, accompagnati da un buon vino di Costa d'Amalfi della casa, o, su richiesta, da blasonate etichette campane. L'impresa vale la spesa, vi costerà tra i 35,00 – 40,00 euro con il vino della casa. Ottimo il caffè, la macchina professionale è sempre accesa, come la luce speciale della spiaggia di Praiano, un luogo dell'anima unico al mondo, meraviglioso fuori stagione.
9 Commenti
I commenti sono chiusi.
Be quando leggi un libro o una rivista di viaggi, il successo degli stessi lo rilevi dalla capacità di questi di farti sentire in quei posti quando li leggi, questo post di giulia mi ha fatto questo effetto….
“malazeno”….:)
Cara Giulia mi hai fatto piangere riportandomi nel luogo,marina di Praia,dove sonO stato felice tanti anni fa.il mio posto Dell anima è un altro locale attaccato a quello da te descritto ma è il luogo fantastico.ANDATECI UNA SERA DI LUNA PIENA E MI RINGRAZIERETE PER TUTTA LA VITA.la luna danzerà per voi nell acqua specchiandosi ai vostri piedi.Ho girato il mondo ma almeno una volta All anno ci torno perche è unico.L’ultima volta a settembre è stata la marina testimone della fine del mio amore.Ma la vita me ne ha già donato un altro e non vedo l ora di portarla li giù.UN POSTO STUPENDO.
Il posto è incantevole, davvero unico: Si scende per quella piccola rampa di scale e si è in paradiso. Nel Suo scritto si percepisce la totale sintonia che c’è tra Lei ed il luogo stesso. Il Bar Mare poi, con il buon Salvatore e l’eccezionale Donna Clelia sono per me una tappa obbligata quando, purtroppo di rado, capito da quelle parti.
Sono stasera alla marina di Praia e purtroppo il locale in questione ha organizzato una serata Danzante con musica a palla ed io che ero venuto col mio dolce amore in una sera di luna piena per una serata romantica mi devo sorbire musica alta e avvinazzati che ballano.Ma tutto ciò che c’entra con un borgo tranquillo e col suono della risacca?Vergogna.
mi dispiace per il signor marco contursi ma e’ stato l’unico che non si e’ divertito il 4 maggio forse perche era seduto al locale a fianco ma noi una volta al mese organizziamo delle serate di musica latina per far divertire i nostri ospiti e’ devo dire che e’ stata una serata fantastica io sono il propietario del ristorante in questione avrei piacere di conoscere questo signore anche perche’ e la seconda volta che lascia dei commenti gli farei assaggiare il menu’proposto in quella serata ”seppia sedano e noci” risotto zafferano e frutti di mare e totani e patate
Salvato’, non ci fa caso, Marco è…innamorato dell’amore, non della musica latino-americana!!! ;-))
Ci sono stato la sera del 5/5 e Marina di Praia mi era stata consigliata proprio dall’amico Marco Contursi, il quale pur parlandomi del suo malumore per la serata danzante della sera prima, mi descrisse il posto come un vero luogo fantastico. Il posto dove mangiare invece, l’ho scelto proprio grazie a questo sito.
Festeggiavo una ricorrenza con mia moglie ed è stata una serata a dir poco incantevole! Complice la luna piena,il posto bellisssimo,la gentilezza di Salvatore , della Sig.ra Clelia e della sig.ra che serviva ai tavoli e non per ultimo delle cose buone che abbiamo mangiato.
Insomma è un posto dove ritornerò senz’altro magari in una serata qualunque sperando di ritrovare quell’atmosfera che ci ha fatto vivere veramente una serata da favola!
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Leggo dopo un anno la risposta del sign Salvatore e domando:1) cosa c’entra una serata con musica latinoamericana a palla con un tranquillo borgo di pescatori e una trattoria in riva al mare? 2)E seppur si vuol farla, perché costringere anche i clienti dei locali attigui a sorbirsela?ognuno può far quello che crede a casa propria ma senza tangere i diritti altrui ma é un concetto difficile da capire in Campania.