Pozzuoli, Il Brontolone
Via A.Artiaco, 121
Tel.081.5266510
Ed ecco un altro baldo giovane ristoratore dei Campi Flegrei, Pasquale Impesi (chiamato affettuosamente Lino) che, prima in famiglia ed ora con la moglie Simona, porta avanti questa bella storia del Brontolone. Il ristorante fu creato nei primi anni ottanta, in piena crisi bradisismica,quando a Pozzuoli, dopo le ore 16,00, c’era il coprifuoco, solo chi ha vissuto quel periodo sa di cosa parliamo. Il locale non aveva più di 5 tavoli e il menù era semplice, ma saporito, si preparavano, pasta e fagioli con le cozze, spaghetti con telline, alici fritte e non si pagava più di 15.000 lire. Il Brontolone è il nome che diedero a questo locale lo zio Giuseppe, grande esperienza di cucina alle spalle, e il papà Salvatore, che contestava tutto e tutti, il vero brontolone della famiglia. Lino ha reso questo locale davvero molto accogliente, con una squadra di operosi e bravi ragazzi in sala e una brigata di cucina, capitanata dal cuoco Emilio Di Francia… niente male. Al brontolone ci trovi all’ora di pranzo l’uomo d’affari, il rappresentante e qualche tenera coppia di amanti in fuga, a cena è luogo per tutti quelli che amano una cucina semplice e non necessariamente raffinata. Per l’approvvigionamento del pesce, ogni mattina Lino è sul molo di Pozzuoli ad aspettare le barche per contendersi, con altri ristoratori, il poco pescato del golfo che arriva. Il menù è quello della tradizione puteolana, con qualche piacevole divagazione come la mousse di palamita, davvero deliziosa, non mancano, purtroppo, gli abbondanti antipasti, buoni però, che sono una caratteristica dei campi flegrei che nessuno ha il coraggio di limitare. I primi soddisfano la parte gusto olfattiva degli amanti della buona tavola, ottimi gli spaghetti di Gragnano con vongole veraci e friarielli, da provare anche la versione con agnolotti ripieni di ricotta e friarielli con salsetta di gamberi,così come la pasta fresca con gamberi e zucchine. Per i secondi vi consigliamo una buona e fragrante frittura di paranza, ma per chi volesse optare per una grigliata si ha solo l’imbarazzo della scelta con poco pesce di allevamento, ultimo arrivato nel menù è il tonno rosso di Carloforte, tentazione crudo. Per i dolci Lino vi provvede direttamente, dando sfogo a questa sua passione, migliorata, tra l’altro, con un apposito corso di pasticceria. Notevole infatti, è il tortino al cioccolato che per molti vale la visita. Un ‘altra passione che lo sta assalendo è quella dei vini, infatti sta frequentando il corso per sommellier dell’ A.I.S. che si tiene a Bacoli; la carta dei vini è già ricca di un centinaio di referenze, con buona e qualificata presenza di vini campani. Il progetto prossimo è quello di creare un’ apposita cantina dove poter degustare i vini e magari farsi una bella cenetta intima e lontana da occhi indiscreti. I vini hanno un ricarico abbastanza onesto, anche Lino è fra quelli che pensano che i vini vanno fatti bere. Il costo medio di una cena si aggira intorno ai 35/40 euro escluso i vini.
Come arrivare. Raggiungerlo non è difficile poiché si trova a pochi metri dall’uscita della tangenziale di via Campana, strategico non solo per arrivarci ma anche per stare lontano dal caos del porto di Pozzuoli.