Pouilly-Fumé Appellation Pouilly Fumé Contròlée 2020 Tradition Cullus Vieillies Vignes – Domaine Masson- Blondelet
di Enrico Malgi
Da qualche tempo nella mia cantina giaceva una bottiglia di bianco francese che mi ha sempre intrigato e di cui aspettavo ansioso soltanto l’occasione propizia per stapparlo. Si tratta del Pouilly-Fumé APFC Tradition Cullus 2020 Vieilles Vignes del Domaine Masson-Blondelet, una vera chicca credetemi.
Soltanto Sauvignon Blanc della Valle della Loira, vale a dire il più vocato territorio per questo vitigno, che viene allevato sulle dolci colline della riva orientale del fiume. L’Appellation Pouilly-Fumé si riferisce soltanto alla produzione con il Sauvignon Blanc, mentre l’altra Appellation territoriale Pouilly-sur-Loire prevede l’impiego dello Chasselas.
Vino prodotto soltanto in annate particolarmente favorevoli. Maturazione in botti di rovere da 600 litri. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 35,00 euro. Vino che nel 2023 ha ricevuto il punteggio di 93/100 da Wine Enthusiast.
Alla vista si manifesta un solare e luminoso colore giallo paglierino carico. Bouquet intensamente affastellato da una miriade di profumi, in cui subito spicca al naso il varietale aroma di fumo, dovuto al fatto che le uve sono state allevate su un terreno calcareo e ricco di selce. Altra prevalente percezione olfattiva è quella di pietra focaia, insieme a captazioni di uva spina, mela cotogna, melone bianco, pesca bianca, scorza di limone, mandorla, banana, frutto della passione, pompelmo, mango, ginestra, bosso, salvia, finocchietto selvatico, timo, sambuco, foglia di pomodoro, sospiri speziati e credenziali terziarie. In bocca penetra un sorso massimamente fresco, piacevolmente arrotondato, secco, pieno, sensuale, setoso, sapido, morbido, elegante, fine, comunicativo, confortante e rassicurante. Tensione palatale reattiva, scattante, vibrante e dinamica, per cui è facile pronosticare un’ottima serbevolezza. Da abbinare a piatti di mare come salmone e gamberi al cartoccio e Noix de Saint Jacques, oppure formaggi come la tipica Tomme de Chèvre prodotta proprio nella Valle della Loira.
Un grande bianco davvero, che mi ha molto soddisfatto, sicuramente tra le migliori interpretazioni territoriali insieme a quello di Didier Dagueneau e Chateau Favray.
Domaine Masson-Blondelet
Pouilly sur Loire (Francia)
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Ottimo il Pouilly Fumé, un Sauvignon veramente particolare, un po’ diverso da quelli friulani e altoatesini, ma decisamente un vino ricco e dalla spiccata mineralità.
Direi uno dei miei preferiti.
Ciao Andy, come sai il Sauvignon Blanc è una delle specie varietali più coltivate al mondo, specialmente in Nuova Zelanda, Australia, Sud Africa, Cile e Stati Uniti e sempre suffragato da ottimi risultati. La sua patria di origine resta comunque la Francia, soprattutto Loira, Languedoc-Roussillon e Gironda. Il suo nome sembra che derivi da un altro vitigno francese, Il Savagnin.