Post antologico! 20 primi piatti, chi è sprovvisto di baffi non può leccarseli ma può leccare il piatto, sconsigliato leccare il display…
di Marco Galetti
S’allunga l’elenco dei primi piatti che ho degustato, eccone altre venti, chi è sprovvisto di baffi non può leccarseli ma può leccare il piatto, sconsigliato leccare il display…
Gentile Lettrice, dovrei mandarti un vocale di dieci minuti soltanto per dirti quanto sono stato felice dopo aver assaggiato questi piatti, consapevole di essere old fashioned opto per un segnale di fumo pieno di contenuti, c’è arrosto quindi ma prima i primi, eccoli:
La Terrazza, Bettolino di Mediglia, fusilli avellinesi con ragù napoletano, ricotta, grana e pepe, Patrizio il titolare viene dal Vomero, imperdibile la sua frittatina di pasta
La Piana, Carate Brianza, gnocchi con patata De Co di Oreno al ragù di pasta di salame, l’accogliente locale di Gilberto Farina è anche locale del Buon Formaggio
Al Vigneto, Grumello del Monte, orecchiette con mazzancolle al marsala, da Vito Siragusa i crudi sono una sicurezza così come i modi, la location e la distanza tra i tavoli consentono conversazioni private e approcci galeotti…
Hotel De La Ville, Riccione, lasagnetta razza e pomodorini
Chef Alessandro Feo, linguine al pomodoro, lo chef cilentano, di Omignano, alterna piatti più tecnici come il successivo ad altri basici come questo ugualmente interessanti e gustosi
Chef Alessandro Feo, linguine al burro di bufala, colatura di alici e polvere d’arancia
Hotel De La Ville, Riccione, tre quarti di maniche ripiene di baccalà e il piacere di cenare a lume di candela, a bordo piscina, in una fascinosa e silenziosa villa liberty a due passi dalla movida di Viale Ceccarini
La Piazzetta, Montevecchia, gnocchi di patate allo zafferano con vongole, carciofi e pomodorini secchi, impensabile per un milanese non andare almeno una volta al Santuario a Montevecchia per poter guardare Milano da una prospettiva diversa, fermarsi da Walter Stuerz per il mitico strudel è cosa buonissima e giusta
Osteria della Buona Condotta, Ornago, tortelli maison di grano saraceno (che non contiene glutine ed è ricco di proteine, vitamine e sali minerali) ripieni di capriolo con burro di malga e salvia, un luogo diverso, per certi versi unico, un’osteria guidata con passione da una coppia affiatata di gestori, Matteo Scibilia e Nicoletta Rossi
La Canonica, Casteldimezzo, gnocchi di patate con sugo di rombo nostrano, salvia e spinaci, dal Parco di San Bartolo, nelle Marche, con vista privilegiata sulla riviera romagnola, un borgo piccolissimo a picco sul mare, Andrea Rignoli, il titolare è un appassionato, di vini, di prodotti ed è persona che sa accogliere
Casa privata brianzola, mezzi rigatoni al ragù
Beach Club 93, Paestum, spaghetti alle vongole, un lido splendido, la pineta, il mare, il Parco Archeologico e, volendo, ottime pizze (estate 2018, direttamente dalla Sede della Pizzeria Zero di Milano, pizzaiolo resident Raffaele Russo)
Antica Trattoria del Gallo, Gaggiano, ravioli di vitello al burro versato e parmigiano 24 mesi, qui l’accoppiata risotto e cotoletta è da podio lombardo e quindi mondiale, l’interesse del titolare per il vino è valore aggiunto, ristoro dal 1870, locali così ce ne sono pochi
Osteria della Buona Condotta, la pasta, il sugo ai tre pomodori e la burrata, le origini pugliesi di Matteo Scibilia saltuariamente e prepotentemente arrivano nel piatto insieme alla burrata
Oreno, Sagra della patata 2018, la Biancona Brianzola, patata De Co, per cinque euro e per la mia gioia, incontra un più che discreto ragù nel piatto usa, getta e ricicla
Ristorante dei Mille, Riccione, tagliolini al ragù, certezze romagnole, chiedere a Massimo il Cameriere con la C maiuscola
La Terrazza, Bettolino di Mediglia, paccheri al ragù su base montanara e se la fame non si placa una Marinara con piennolo in aggiunta è quel che ci vuole
Florian Maison, San Paolo d’Argon, ravioli ripieni di burrata, gambero rosso e corallo, *** nella foto in apertura di post un altro piatto dello Chef stellato Umberto De Martino da Sorrento, agnolotti pizzicati ripieni di faraona, crema di fave e fondo bruno al marsala, anch’io, credendo di sognare, mi sono pizzicato
Trattoria Visconti, Ambivere, gnocchetti di patate, pere, noci e strachitunt, formaggi rari come i modi di chi vi accoglie in questo luogo a conduzione familiare dal 1932, ristorazione sopra media di gran lunga, da segnare in agenda, sbavature impercettibili.
Un commento
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Inviso e forse de-riso perché amo l’altra metà del cielo(pardon dei primi) ma in questa bella proposta di pasta rischiando(ne ho però di coraggio !)il conflitto di interessi preponderei decisamente per lo spaghetto al pomodoro di Big Alex Feo se non altro perché tonifica l’anima ed il corpo dopo ogni abuso che mi abbia messo fuori uso.PS.Argomnto interessante e meritevole di maggior impegno se non altro per par condicio con l’altro lato dello stesso edificio che se non sbaglio supera abbondantemente il centinaio come il comune salvadanaio.FM.