Pomodotto: il pasticciotto leccese con crema e conserva di pomodorino di Montecalvo Irpino
Il Salento e la Valle Ufita nel cuore del Pomodotto
di Katia Perrone
La marmellata del Pomodoro Quarantino Piccolo incontra la consistenza vellutata della crema pasticciera del dolce salentino per eccellenza, ed un misto di sapori e di saperi dà vita ad un dolce tutto nuovo: il Pomodotto. Il Salento e la Puglia incontrano la Campania e si fondono in un dolce dal gusto unico e in una ricetta particolare donata da un pasticciere salentino ai colleghi della provincia avellinese. La ricetta classica del pasticciotto salentino, che storia, o leggenda, vuole sia nato nella città di Galatina che si fregia del marchio “Galatina Città del Pasticciotto”, per la prima volta accoglie tra gli ingredienti anche una speciale marmellata realizzata con il pomodoro Quarantino piccolo che trova spazio e si adagia amabilmente sul fondo della scatola di pasta frolla croccante, profumata e dorata preparata come un’antica ricetta insegna.
Il Salento e la Valle Ufita nel cuore del Pomodotto
Uova, farina, zucchero, l’immancabile strutto, e poi latte e gli aromi di vaniglia o agrumi per la crema, ai quali viene aggiunta, in questa ricetta che l’ideatore, il pasticciere di Campi Salentina Angelo Bisconti, dopo innumerevoli prove, ha donato ai suoi colleghi di Montecalvo Irpino già pronti, questi ultimi, a valorizzare il nuovo dolce che celebra l’eccellenza di una materia prima locale, ed omaggia un prodotto tipico e tradizionale della pasticcieria salentina.
La conserva di pomdoorino di Montecalvo
Simile nella forma, quasi gemello del Pasticciotto, il Pomodotto si differenzia però nel ripieno, con un cuore diviso a metà tra il colore delicato della crema e il colore brillante del pomodoro campano raccolto, prima che maturi, ancora acerbo donando alla marmellata realizzata da un produttore locale, Nicola Serafino, nel suo agriturismo una colorazione insolita tendente al verde. Quella di Montecalvo Irpino è la terza tappa del progetto “Il Pasticciotto incontra i territori” ideato dal pasticciere Bisconti, e dal giornalista Alessandro Miglietta, per promuovere le eccellenze del settore agroalimentare presenti nei vari territori lungo tutto lo Stivale. Un viaggio tra i gusti e le materie prime locali delle 20 regioni italiane. Dalla Puglia alla Basilicata e al Molise, dalla Campania al Piemonte e al Lazio, e così via per un intero percorso tra le comunità e le specialità italiane. Il Pomodotto, nato dalla fusione tra un’antica ricetta salentina ed una prelibatezza che rappresenta un’assoluta novità, diventa così il Pasticciotto della Valle del Miscano, che dopo la presentazione dello scorso 8 febbraio, entra a buon diritto nel paniere dei prodotti tipici della Valle. Il nuovo dolce campano è solo il terzo dolce “ibrido” nato dalla fusione con il classico e ormai noto Pasticciotto Salentino.
Il pasticciotto di Lecce ripieno di conserva di pomodoro di Montecalvo
Prima del Pomodotto, il tipico dolce del Salento, realizzato nelle pasticcerie della provincia di Lecce, conta già altri due “figli”: il Maiellotto, il Pasticciotto della Maiella con un ripieno di crema pasticciera e confettura d’uva Montepulciano d’Abruzzo, e il “Fasoldotto”, con crema pasticciera e crema dolce di fagioli di Sarconi Igp. Ma l’inventore del Pomodotto, ama osare da sempre e al dolce salentino per eccellenza ha cambiato veste svariate volte. Ad Angelo Bisconti, infatti, si deve l’invenzione del Pasticciotto al cioccolato che chiamò Pasticciotto Obama, un pasticciotto al cioccolato, inserito nella frolla e nella crema, dedicato all’ex presidente americano Barack Obama. ee sempre a lui si deve l’invenzione del Pasticciotto del Campione, dalla forma tondeggiante e non ovale questa volta, che riprende la forma di una pallina di tennis, farcito di crema al mandarino e dedicato al campione di tennis Jannik Sinner. Con la nascita del Pomodotto si rinsalda ulteriormente la collaborazione tra le due comunità di Montecalvo Irpino e di Campi Salentina, già gemellate nel nome di San Pompilio Maria Pirrotti.