Il Pomodoro Re Fiascone in Costiera Amalfitana
di Marco Galetti
Tramonti in Costiera Amalfitana, uno spettacolo unico al mondo, al calar del sole gli amanti accorciano le distanze e mentre lei sente il fiato sul collo il cielo si tinge di rosa, a Tramonti il pomodoro si tinge di rosso per finire qualche ora più tardi nel piatto degli amanti che dividono le loro ore tra passione per questo angolo di mondo fuori dal mondo, passione carnale e passione per il cibo.
Agriturismo Il Raduno, Tramonti, Salerno, spaghetti con pomodori Re Umberto o Re Fiascone
In questi luoghi d’eccellenza anche il pomodoro è un’eccellenza, un pomodoro da Re, nello specifico Re Umberto, detto anche Re Fiascone, l’antico ortaggio rende omaggio, nel nome, ad Umberto I di Savoia, Re d’Italia, in visita a Napoli nel 1878, è una varietà da sugo o da conserva che ha dato origine al San Marzano per poi rischiare la scomparsa, ma dopo oltre un secolo di vita, nonostante l’età, grazie al cervello fino del contadino locale, che ha continuato per uso personale produzione e raccolta, il Re Fiascone è più rosso vivo che mai, il merito è di questi eroici ed ingenui contadini puri di cuore, custodi di tradizione e biodiversità, che se si parla di far cassa pensano ad una cassa piena di pomodori.
Ancora oggi la varietà Re Fiascone è a rischio estinzione, chiediamo a tavola il Pomodoro Panda, raro, bello, da preservare, consumiamolo, gustiamolo, paghiamolo, ordiniamone due piatti, come ho fatto io, non serve altro… e fatevelo pagare caro, cari coltivatori eroici, e se qualche testa di nicchia non capisce il valore di un prodotto di nicchia, poco male, continuate a coltivarlo con amore per voi e per i vostri cari, voi che avete il cervello fino, fino a che ce la fate tenete duro, per tutti gli altri c’è solo una triste pastiglia blu o uno di quei pomodori irreali, di uno slavato arancione chiaro che sembrano dire non comprateci…
Agriturismo Il Raduno, Tramonti, Salerno, paccheri con pomodori Re Umberto o Re Fiascone
2 Commenti
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Pomodoro da condimento per antonomasia della pizza che i Tramontini hanno portato in tutto il mondo a sprovveduti milanesi è stato servito sulla pasta e…..il tutto ci sta e ci basta.Stupidate a parte al recupero di questa eccellenza della divina ma non casta costiera (amore carnale) ha contribuito l’associazione ACARBIO con partener scientifico la dottoressa Rosa Pepe di CREA-ORT di Pontecagnano.Difficile da reperire provo anch’io col subliminale lanciando al comune amico di condotta questa “zeppata”che in italiano più o meno corrisponde a botta.FM.
Farò l’impossibile.Anche se la mia condotta si ferma giusto 5 metri più giù a Corbara.Ma in nome dei buoni rapporti di vicinato non me ne negheranno un grappolo.