Policastro Bussentino, Cilento. Ristorante il Ghiottone e la cucina di Maria Rina
Viviamo un periodo di crisi totale: economico, innanzi tutto, con la perdita di tanti posti di lavoro; e poi di valori, familiare, sociale, religioso, politico e identitario, perché ci mancano certezze e abbiamo paura del futuro. Abbiamo assoluto bisogno di punti d’appoggio sicuri e duraturi; di persone capaci intorno a noi che ci comprendono e che ci rassicurano. Ebbene, nel campo della ristorazione di qualità a sud di Salerno esiste un punto fermo che dal 1978 ci trasmette proprio questo: sicurezza e conforto; ci appaga totalmente e ci vizia con amore. Il punto fermo in questione è
il
ristorante “Il Ghiottone” di Maria Rina, sito a Policastro Bussentino nel Cilento, non lontano dalla rada di Sapri, laddove finisce la terra di Ulisse. Un approdo sicuro nel mare procelloso delle incerte proposte gastronomiche. Maria lavora ai fornelli da una vita, con passione, abnegazione, impegno, competenza e, soprattutto, ci mette tutto l’amore possibile in quello che fa. E’ una donna infaticabile ed indefinibile, perché chiamarla soltanto “chef” è riduttivo. E’ un’autodidatta di mestiere, ma sa fare bene in cucina molto meglio di alcuni cuochi già affermati e poi sa utilizzare ottimamente la materia prima, soprattutto il pesce sempre fresco del pescoso e cristallino mare saprese. Le sue mani sanno modellare gli alimenti come il vasaio la creta e nel trasformare i cibi lascia intatti i sapori veri e genuini. E poi è gentile, premurosa, confortante e scrupolosa.
Ed allora, ecco qui la cronaca di una giornata trascorsa recentemente nel suo accogliente locale, composto da una sala esterna ed un dehor per ricevere la clientela, con una ricettività di 50 coperti e poi un ampio salone interno per la banchettistica.
Mise en place e servizio perfetti e atmosfera rilassante. Come prima entrée Maria ha presentato la panzanella, una rivisitazione del povero e classico piatto contadino: un cilindro di pane raffermo rinvenuto nell’acqua, strizzato e condito con olio, spicchi di pomodorini freschi e basilico. Una vera bontà. Sempre per antipasto ecco il fritto di gamberi infarinati nel mais e presentati nel tipico cuoppo.
Da leccarsi le dita, perché qui, senza badare all’etichetta, si mangiano con le mani.
Sempre sulla stessa falsariga continuiamo con i crostacei.
Stavolta si tratta di un nido di gamberi al vapore, con misticanze di verdure, tagliata di mela e gocce di aceto balsamico.
Piatto perfetto, laddove le verdure e la mela contrastano la grassezza dei gamberi. Ancora un hors d’oeuvre: mare o orto, composto da polipo, agrumi e fiori eduli.
Qui Maria, da persona esperta ed intelligente, capisce che dopo i gamberi, la frittura e il condimento bisognava pulirsi la bocca dall’untuosità e la grassezza e che un seppur ottimo spumante brut non bastava affatto a rimediare. Brava Maria! E passiamo ai primi.
Ravioli, fusione di crostacei e verdure, con fumetto di vongole, gamberetti, pomodoro e basilico. Ecco qui una pietanza che ci ricorda che siamo proprio di fronte al mare più pulito della Campania e che anche la terra dà i suoi buoni frutti. Segue poi un semplice e gustoso piatto di spaghetti, vongole, peperoni verdi e mollica di pane fritto.
Una preparazione sublime, senza tanti arzigogoli. Il secondo è rappresentato da un tamburello di merluzzo in crosta di patate, stufato di scarola e pomodorini.
Un piatto molto leggero e che, seguendo il coerente filo conduttore di Maria, rimanda sempre all’abbinamento del pesce con i prodotti dell’orto. E qui è d’uopo anche apprezzare la linea decrescente di calorie e di grassi nelle preparazioni presentate. Questo significa che, oltre che brava cuoca, Maria è anche intelligente e perspicace. Capisce che la gente non può alzarsi da tavola “abbuffata” e poi mettersi in viaggio. Finiamo con i dolci. Sfogliatina calda alla crema, con frutta fresca; e pane di fichi con mousse di ricotta di capra e frutti di bosco. Deliziosi entrambi. Un percorso culinario edonisticamente perfetto!
Tutto il pasto è stato accompagnato dallo spumante brut Aglianico metodo classico La Stipula millesimo 2008 della Cantina del Notaio e dal Pietraincatenata 2008 Fiano di Luigi Maffini.
La carta dei vini è imponente e contempla quasi tutte le produzioni cilentane, molte regionali e nazionali e perfino ottime bottiglie d’Oltralpe e con diverse “bollicine” italiane e straniere, sempre con ricarichi molto contenuti. Anche i distillati e i liquori di marca non mancano.
I prezzi sono molto accessibili. Si paga mediamente 30,00-40,00 euro un pranzo completo, escluse le bevande, e 18,00 euro il pranzo di lavoro. Ovviamente, alla carta è possibile scegliere tantissime altre proposte, anche quelle a base di carne. Andateci senza indugio e non ve ne pentirete!
Enrico Malgi
Ristorante il Ghiottone – Via Nazionale, 42
84067 Policastro Bussentino (SA) – Frazione di Santa Marina
Tel. 0974 984186 – Cell. 333 1254038
[email protected] – www.ilghiottonesrl.com
Sempre aperto a parte il martedì soltanto in inverno
12 Commenti
I commenti sono chiusi.
Io sono di parte, sono Amico e collega di Maria, la conosco da tanto e dire che ”Il Ghiottone” è un Posto Unico è dire poco.Nel Locale di Maria ci sono tutti i Sacrifici del Lavoro svolto da tanti Anni per portare nel Golfo di Policastro, dico l’Unico posto dove è iniziata la Vera Ristorazione di Qualità, ma da oltre 25 Anni,e merito solo della sua Testardaggine, delle sue qualità culinarie ed Umane.Perchè Maria Rina, non è solo una Cuoca di Grande Prestigio, ma una Donna Saggia e dal Cuore Buono, sempre Gentile, Garbata,presente nel suo locale.Non c’è stata mai una volta che io non l’ho veduta venire a salutare gli Ospiti, e lo fà sempre con la discrezione che l’accompagna da sempre nel suo vivere quotidiano, e con tanta con Umiltà.Come lo sono i ”Cuochi” di una volta…senza Tv e senza mostrarsi X forza.Adesso Lei Raccoglie i frutti dei suoi Anni di Esperienza, e colgo l’occasione X dire a coloro che non ci sono mai stati, ”’Che ve sit” Pers”’…e se non volete perdervi tutto ciò che Maria vi Offre, andate al Ghiottone e poi capirete……..
grazie Luciano non ho parole. GRAZIE
Ci tornerei anche solo per la” panzanella”se avete immaginazione pensate anche solo per un attimo a tutto il resto!
Maria è semplicemente straordinaria!
E tu meravigliosa ,con quello che hai scritto.
Anch’io sono di parte Lucià, essendo anch’io Amica di Maria, questo è un lavoro dove l’amore e la passione sono fondamentali e Maria lo fa con tanta dedizione.
Insieme abbiamo fatto tante belle esperienze, abbiamo portato in giro per il mondo la nostra meravigliosa terra con le sue eccellenze attraverso la Dieta Mediterranea e sono stati sempre successi. Con lei è sempre una bella avventura, io mi sento privilegiata di essere sua amica! :-)
Mi sembra che siamo tutti di parte, perché Maria è veramente brava, al di là di ogni concetto piaggeristico e merita tuttte queste considerazioni positive. E, come, sottolineavo nel post, gestisce uno dei pochi ristoranti di qualità a sud di Salerno.
Ciao Giovanna, quando posso venire da te?
Enrico, complimenti per il fantastico servizio! Quando vuoi venire Corbella ti aspetta con grande piacere! :-)
Bene, allora ti telefonerò presto!
Cari saluti.
Il mio ideale di ristorante! Sì, anch’io ci tornerei anche solo per la particolare panzanella,
e poi mi ricorda la Prima Comunione di Vittorio…
Ci manco da un po’. C’è sempre il pianoforte?
Il pianoforte è sempre al solito posto…
cosa dire in 9 anni ke ho fatto il cuoco posso dire ke i primi 4 anni sn stati i più belli dove grazie alla signora maria o potuto iniziare ad amare un mestiere bellissimo ed inparare cose e segreti sulla cucina ke nessun altro a riuscito ad insegnarmi
Ci sono stato qualche giorno fa… ho mangiato DIVINAMENTE!!!!