Placido Volpone – Il Vino la Puglia e i figli
di Marina Betto
Michele Placido e Domenico Volpone si conoscono da ragazzi quando le due famiglie passavano le sere d’estate insieme nella campagna di Ascoli Satriano. Michele ventottenne era già attore conosciuto mentre Domenico si dedicava alla vigna trapiantando vecchi ceppi coltivando la terra nel territorio dell’antica Herdonia sul Tavoliere delle Puglie, una zona fra le più ventose, siccitose e soleggiate del sud Italia, che fu abitato dauno nel IV-III sec a.C e municipium romano dove si snodavano le vie Traiana, Eclanense e per Venosa. Michele da qui è andato via per fare l’attore, cosa da lui sempre sognata e raggiunta e in quella terra è tornato ogni qualvolta ha potuto, per rinsaldare le sue radici e per farle conoscere anche ai suoi cinque figli.
Diversi anni fa tra le rovine di Herdonia recita Cicerone e accorrono ad ascoltarlo 10.000 persone ed è in quel momento che capisce di voler fare qualcosa per questo territorio povero, decidendo di investire in una terra che non ha niente, per lasciare un segno, un valore, qualcosa di tangibile anche alle generazioni future. Il primo vino bianco si chiama Cinque Figli( 100% Falanghina) 2017, dal bel profumo floreale ed erbaceo lievemente selvaggio tanto da somigliare ad un Sauvignon, una consistenza di bocca morbida e quasi oleosa con lieve e lunga sapidità finale che trascina in se anche i sentori erbacei. I vigneti sono da un anno a conversione al biologico e questo vino è certificato su BLOCKCHAIN ( un sistema che permette di rintracciare la produzione e la provenienza e la qualità di qualsiasi prodotto) spiega Michelangelo Placido insieme a Gerardo Volpone. Per Violante Placido il vino è rosa, in effetti come darle torto, le si addice, inoltre i rosati di Puglia sono una grande, pura espressione. Il Rosato 2017 è ottenuto da uve Sangiovese (50%) e Aglianico( 50%) che non fanno nessuna macerazione. Colore delicato pelle d’angelo che si riflette in un sorso anch’esso delicatamente fruttato, lampone e ciliegia. Più carico è il colore di Faragola 2017 ottenuto da Nero di Troia 100%; un vitigno tipico pugliese caduto quasi nel dimenticatoio perchè poco produttivo. Più intenso sia al naso che in bocca con note fruttate e minerali più incisive dove si riconosce il lampone e il gelso nero la caramella charms, la cola e il chinotto, vede il suo abbinamento perfetto con del carpaccio di manzo. Antonia Volpone architetto, ha studiato il brand ( due mani stilizzate che si uniscono) e sue sono le etichette dei vini dell’azienda; Rosone 2016 IGP Puglia è un Nero di Troia in purezza, prende il nome dal rosone che decora la cattedrale di Troia ( Fg).
Ottenuto da una bassissima resa di uve per ettaro è molto morbido con riconoscimenti di uva sultanina e ciliegie mature, buona persistenza ampliata dal breve passaggio in barriques. L’ azienda Placido- Volpone vuole valorizzare i vitigni del territorio soprattutto Nero di Troia e Aglianico; il primo va a costituire Mimì 2016 dove l’uva raccolta tardivamente fa una macerazione per 15 giorni, la fermentazione malolattica e affinamento di un anno in rovere francese che donano note di vaniglia mescolate ad un fondo scuro di frutta e spezie che rimandano alla marmellata di visciole e la cannella, al sottobosco. Beniamino 2016 invece è una selezione di uve Aglianico, un naso ampio e caratteristico lo contraddistingue con ricordi di frutta e tabacco, uva passa e particolari note di té che stemperano il tannino. Sono vini snelli, ben fatti frutto della sinergia di due famiglie particolari dove si respira estro, arte ma anche attaccamento ai valori e alle tradizioni ed è questa la linfa vitale che Placido- Volpone offre in questi sorsi.
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