Pizzeria Da Zero, Vallo della Lucania, il miracolo cilentano vissuto da un milanese


Da Zero, Vallo della Lucania, Margherita, ditelo con i fiori...

Da Zero, Vallo della Lucania, Margherita, ditelo con i fiori…

di Marco Galetti

“A vederla una mozzarella sembra solo una mozzarella.

A pensarla da zero, invece, una mozzarella è qualcosa di più: è la storia della bufala e dell’allevatore, del latte e del casaro, del sapere e del sapore.

Così una pizza, che a vederla sembra solo una pizza, diventa l’inizio di un racconto che non finisce con l’ultimo cornicione.

E continua…”

Da Zero, Vallo della Lucania, Marinara in collina, l’aria buona fa bene anche a lei, ne rubo un trancio, irresistibile

Da Zero, Vallo della Lucania, Marinara in collina

Da Zero, Vallo della Lucania, Marinara in collina

…A vederla una pizzeria sembra solo una pizzeria.

A pensarla da zero, invece, una pizzeria è qualcosa di più: è la storia del pomodoro, della farina e della mozzarella, è la storia di allevatori, di casari, di agricoltori, di giovani imprenditori.

Così una pizzeria a Vallo della Lucania, che a vederla sembra solo una pizzeria in una cittadina come tante, diventa l’inizio di un racconto che non finisce con l’ultimo cornicione.

Ieri sera sono stato Da Zero, a Vallo della Lucania, dato che non mi piace vincere facile, la sede di Milano, in Bernardino Luini, mi sembrava troppo scontata, in Cilento, invece dello sconto, hanno deciso, in combutta con il Malgi, che il  milanese in vacanza non dovesse mettere mano al portafoglio, anzi non dovesse nemmeno pensare di farlo e, per farmi capire di che pasta sono fatti, dopo avermi fatto capire di che impasto è fatta la loro pizza, mi hanno fatto assaggiare il caciocavallo podolico che aveva appena portato il loro casaro di fiducia.

Da Zero, Vallo della Lucania, Caciocavallo podolico  dell’Azienda Agricola Cicco di Buono, buono è dir poco, consistenza senza sapidità in eccesso ricordano pecorini semistagionati delle crete senesi, non è un paragone azzardato, è amore che non deve mai temere di dichiararsi

Da Zero, Vallo della Lucania, Caciocavallo podolico

Da Zero, Vallo della Lucania, Caciocavallo podolico

Da Zero, bigliettino da visita, visitateli, c’è scelta, nessun imbarazzo, sete notturna Da Zero a cento, zero

Da Zero, bigliettino da visita

Da Zero, bigliettino da visita

Seguendo un andamento slow, adeguo i miei passi a quelli del baffo Cilentano, che, nel dopo pizza, mi mostra, con giustificato orgoglio, strade e scorci del centro di Vallo, ritrovo l’armonia e quel senso di pace e di appartenenza persi tra le crete del Granducato, anche qui la gente si conosce, si saluta, si aggiorna, le persone si trasmettono energia solo per il fatto di condividere quel suolo, calpestato prima di loro da uomini del loro stesso sangue, rassicurazioni da presenze silenziose, la testa si libera perché la mente è occupata a dialogare con gli altri, nutrirsi reciprocamente.

Da Zero, Vallo della Lucania, dettaglio Margherita, pizze condivise, nutrirsi reciprocamente, appunto…

Da Zero, Vallo della Lucania, dettaglio Margherita

Da Zero, Vallo della Lucania, dettaglio Margherita

“Da Zero” – Pizza e territorio
Via Angelo Rubino

Vallo della Lucania (SA)
Tel. 0974.717387

6 Commenti

  1. Marco, così è se vi pare. Il gemellaggio lombardo-cilentano penso che stia funzionando a meraviglia. E, seppure per poco ancora, non finisce qui…

  2. Troppo sottili questi ragazzi che non hanno invitato il nostro all’inaugurazione in via B.Luini così se lo sono ritrovato ad un tavolo della sede madre “assettato”:peccato che la Cilentana o quella fritta non ha assaggiato,ma son sicuro che il prossimo viaggio è già stato prenotato per un ulteriore approfondimento dell’argomento .FM.

  3. @Francesco, sai perché mi sono perso la Cilentana, quella fritta e altri assaggi…il baffo due ore prima mi aveva fatto fare merenda alla Dispensa San Salvatore, con parmigiana di melanzane, babà, altri sei o sette assaggi e, finalmente, una bollicina rosé in grado di competere con bocce franciacortine…è un cicerone pazzo, invece di una dieta preventiva avrei dovuto mettermi ad acqua senza pane da Pasqua, immaginando la sorpresa…

  4. Sempre in tema di pecorino e di analogie con quello senese mi permetto di segnalare che c’è un caseificio poco fuori Vallo che per me lo fa davvero buono. Sarebbe interessante un parere toscano. Non ne faccio il nome, tanto il sig. Enrico Malgi lo conosce sicuramente ed eventualmente potrà condividere questo consiglio. Poi ci sarebbe il capitolo olio. Amici fiorentini mi chiedono ogni anno l’olio cilentano. Forse la scorsa annata non è stata la migliore e poi siamo già in estate, ma consiglio di farci un pensiero verso ottobre-novembre.

  5. @FS, grazie Francesco, metto in allerta la volpe del Cilento, è seduta al mio fianco con un calice vuoto, non glielo riempio se non mi garantisce il suo impegno in tal senso…

  6. Si è sempre pensato che la vita al nord trascorra più freneticamente, mentre al sud si va avanti più adagio. A volte però le parti si capovolgono e succede il contrario, forse perché al sud ci sono troppe cose da vivere e da vedere. Oltretutto, poi, per un territorio ancora poco conosciuto come il Cilento, che sa offrire tante cose. Il brianzolo-senese nel suo breve soggiorno cilentano, sollecitato da me, aveva “diritto” ad assaggiare alcune eccellenze territoriali e per questo mi sono attivato. Anzi, mi dolgo di non aver potuto completare il ricco itinerario che avevo preparato, ma tutto sommato un accenno, seppur minimo, gli è stato propinato. Il resto, secondo la sua promessa, sarà riservato per la prossima volta. Intanto ho incassato il suo pieno soddisfacimento. Quando salirò a breve al nord spero di godere della sua preziosa compagnia.

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