Sestogusto a Torino, la pizzeria di Massimiliano Prete
Pizzeria SESTOGUSTO a Torino
Via Mazzini 31/A
Tel. 011.18894434
Aperta: a pranzo e a cena
Chiusa: martedi e mercoledi a pranzo
massimilianoprete.it
Siamo in centro a Torino, quartiere Borgo Nuovo, e se arrivate in pizzeria quando l’adiacente chiesa di san Massimo vescovo è aperta, non perdete l’occasione di affacciarvi su questo splendido esempio di neoclassicismo francese.
La pizzeria di Massimiliano Prete è proprio li’ accanto, un locale ampio ed elegante (l’aggettivo che più ritorna in mente quando si è a Torino). Mattoncini rossi alle pareti, arredamento curato, raffinate decorazioni natalizie.
Meticolosità, precisione, attenzione ai particolari sono la cifra che Massimiliano si porta dietro dai dieci anni dedicati alla pasticceria, la sua prima vera grande passione, e che traspaiono in sala come in cucina. Tutta la squadra di Sestogusto sembra rispondere infatti agli oliati congegni di un orologio svizzero, e dall’accoglienza al servizio funziona tutto che è un piacere.
Sulla pizza si apre un ampio capitolo. Anzi, se ne aprono ben quattro: oltre al menu degustazione (che parte con un meritorio ‘pane & olio’), infatti, ci sono quattro diverse declinazioni di impasto: croccante, la pizza-focaccia servita a spicchi; la tonda tradizionale; la cosiddetta romana, e ciooè scrocchiarella e farcita e, infine, la classica pala a più gusti.
Le farciture vanno dalle più semplici, con pochi ingredienti chiave, a quelle speciali, più elaborate, che in alcuni casi sono dei veri e propri piatti di cucina (prevalentemente piemontese, come nl caso del vitello tonnato, ma anche salentina, terra d’origine di Massimiliano).
I prodotti sono tutti di eccellente qualità, si va dai presidi Slow Food a tante piccole chicche regionali, senza disdegnare quelli che vengono dall’estero: qui non sono ammessi talebanismi del chilometro zero, e per fortuna, aggiungiamo noi.
E infatti una delle pizze più buone che abbiamo provato è quella con chorizo e alici del Cantambrico, dal gusto ricco e saporito. Sfiziosa la romana con scarola, da provare anche quella con l’impasto a base d’orzo e il vitello tonnato con la salsa alla vecchia maniera: solo verdure, no maionese.
Insomma, una pizza colta, verrebbe da dire, con farine, impasti e abbinamenti provati e riprovati per un risultato finale di notevole leggerezza.
Da menzionare, infine, l’attenzione al beverage, a partire dalla lista delle acque. Un servizio giovane, sprint, ma molto professionale in un’atmosfera di grande piacevolezza. Se si ha la fortuna di trovarne ancora, va assolutamente provato il panettone della casa che per questo Natale Massimiliano ha sfogliato proprio come un croissant. Superlativo.