Pizzeria Fresco sul lungomare di Napoli, un irpino alla corte dei Borboni
Ma vi sembra una cosa normale, che il sottoscritto ormai unanimemente definito sul 2.0 “il talebano dell'Irpinia”, debba essere titolato a scrivere di una delle migliori pizzerie di … Napoli??? E' la logica pignatica ormai imperante, che alle mie argomentazioni di inopportunità si giustifica dicendo: “… ci interessa il punto di vista di uno che viene da fuori !!! “Da fuoooriii??? Ma se vivo e lavoro ( una parola troppo grossa per me) a nemmeno quaranta chilometri da questo mare… Evvabbè, mi metto l'anima in pace e procedo.
Per quelli che mi conoscono bene, chiarisco subito che non mi trovo a Napoli per caso, l'ossigeno irpino è prezioso e non va sprecato per una semplice passeggiata, neanche se in una delle più belle città del mondo. Infatti, sono nella città partenopea per effettuare un sopralluogo preventivo, insieme a Franco Archidiacono fiduciario della condotta Colline dell'Ufita e Taurasi, per la prossima manifestazione di Slow Food Campania dei primi di Marzo 2014, ” Leguminosa”. Nella bellissima Galleria Umberto I incontriamo anche Nio Antonio Puzzi, segretario esecutivo Slow Food Campania ed insieme procediamo alla seconda parte del sopralluogo, presso le scuderie del Palazzo Reale a Piazza del Plebiscito. Terminato il “lavoro”, andiamo a prelevare il Pigna presso la sede del Mattino per definire la parte enoica della manifestazione.
Ci troviamo alle spalle della ZTL a pochi passi dalla Pizzeria Fresco, e così ne approfittiamo per una delle nostre “colazioni di lavoro”.
Ad accoglierci Alfredo Forgione, il grande pizzaiolo-cavaliere della repubblica, questo si…non decaduto!!! ;-)) Affabilità e disponibilità, ma senza incorrere nell'invadenza, sono le doti di quest'uomo che da quarant'anni svolge il proprio lavoro dividendosi tra Napoli, Milano e Londra. Rassicurante, scherzoso e premuroso ci consiglia un menù tutto mediterraneo…se non proprio partenopeo, a base di pizza e pasta al pomodoro. Si inizia con un antipasto di pizza marinara leggermente modificata, che è tutto un programma…
La modifica consiste nella generosa aggiunta di basilico e pomodoro in quantità, soffice, cotta al punto giusto insomma goduriosa che è un portento, specialmente per noi irpini, che come sfotte il Pigna… siamo abituati a mangiare pane e pomodoro, ma aggiungo io…che pane e che pomodoro!!! ;-)) Si prosegue con una fritturina all'italiana con “panzarott' e palle e ris' “.
Niente male, ma che paragonata alle nostre fritture di “patane e S. Michele c'a'nzogna e puorco”… rappresenta solo un divertissement. E adesso si fa sul serio : sul tavolo, come per incanto, appaiono due vassoi di pasta, uno di spaghetti al pomodorino del piennolo e un altro di ziti tagliati allo scarpariello.
Ed è la festa delle papille gustative…soprattutto di quelle del “padrone di casa”!!! ;-)) Spaghetto magistrale, cottura al chiodo, basilico e S.Marzano a go-go per il primo, bel colore tendente più all'arancio che al rosso dovuto al sapiente dosaggio del pomodoro e amalgama perfetta e colloidale dei formaggi con la pasta (sospetto che dentro ci sia anche del formaggio a pasta filata) per quanto riguarda il secondo.
Parlavamo proprio di questo quando, solo a Napoli poteva accadere, si inserisce nella discussione un distinto signore che suo malgrado ascoltava le nostre dissertazioni, stante la posizione occupata, praticamente quasi congiunto al nostro tavolo. Come contropartita per avergli consentito di partecipare alla discussione gli ho chiesto di fotografare il suo calzone…e bisogna pure ottimizzare, o no???
Si va per il secondo : pizza “double taste”, salsiccia e friarielli e pomodorino del piennolo e mozzarella.
Devo essere sincero, una morbidezza che mi fa pensare ad ore ed ore di lievitazione, ad una selezione di farine ben dosata, ad una laboriosa ricerca di materie prime, il risultato naturalmente è davvero eccezionale!!! Chiudiamo con delle ottime zeppoline al gianduia.
Da bere, rigorosamente acqua…eravamo al lavoro!!! Giusto di sale anche il conto, l'isola di Capri di fronte e cinquantasei euro in quattro al tavolo…
Fresco Trattoria-Pizzeria
Via Partenope Napoli
Tel. 081 6582823
http://www.frescotrattoria.it/
7 Commenti
I commenti sono chiusi.
una pizza da re…………..uno staff eccezionale, come simpatia ,professionalità e qualità.
A Napoli si mangia bene dapertutto, ma da Fresco c’è la garanzia che quando porto un dirigente del nord , si “abboffa”per il piacere di farlo……
Anche a Milano c’e’ un Fresco,ha la stessa insegna,ma le pizze sono molto diverse..
Io ci sono stato poche sere fa, delusissimo! Pizza carissima, con prodotti non di qualità, impasto poco alveolato e infine le graffette offerte (Ma ben pagate), fredde chiuse e ingessate!! Paghi il conto: Coperto e servizio…e allora NO!!!
Salve Tornatore, la invito a “tornare” (scusi il gioco di parole) non per un pranzo di lavoro, e senza la compagnia di autorevoli rappresentanti di Slow Food. Si accorgerà che Fresco è, “per i comuni mortali”, come la quasi totalità dei suoi colleghi sul lungomare partenopeo, una macchina per turisti, con cibo di scarsa qualità, servizio approssimativo e rapporto qualità prezzo pessimo. Ovvio che personaggi famosi e gruppi di lavoro “privilegiati” come il vostro, vengano ben trattati e coccolati. Non mi dilungo sulle pietanze, quelli sono gusti, ma può sempre leggere alcune recensioni, tra cui la mia, su Trip Advisor. La cosa che più mi preoccupa è che rappresentanti di Slow Food, associazione a cui vorrei avvicinarmi (sono sommelier AIS e studio enologia), promuovano attraverso il mio blog preferito, nonchè punto di riferimento per le mie letture enogastronomiche, un ristorante che si confonde nella massa dei turistici. Spero di ricredermi. Un caro saluto e buon lavoro
Non sono proprio d’accordo: conosco questa pizzeria da quando è nata perché sta alle spalle del giornale: ordiniamo pizze in continuazione, ci ho mandato un sacco di persone e non c’è comparazione con quello che c’è sul lungomare. Anzi, è stata la prima a insistere sulla qualità delle materie prime a cominciare dai pomodori
Il gruppo, di cui facevo parte anche io, non è stato annunciato da nulla e in una pizzeria non è che si possa cambiare qualcosa, ma neanche in un ristorante, dopo che sei già entrato. Al massimo ci può essere un’attenzione sul servizio. Che da Fresco è veloce come in tutte le pizzerie di Napoli. Non è neanche turististica perché è molto frequentata da napoletani, clienti abituali e persone che lavorano negli uffici
Non è la mia pizza preferita di Napoli, ma è sicuramente molto buona.
lo spaghetto, poi, è semplicemente perfetto e solo a casa lo mangio meglio:-) Ne hanno fatti a valanga nella giornata mondiale dello spaghetto al pomodoro e non c’era differenza.
Concordo sulla pizza. Ma visto che tutti possono sbagliarsi, compreso il sottoscritto, riproverò con lo spaghetto. de gustibus…