Quanto è bella la nuova Casa Vitiello a Tuoro, quasi buona come la pizza di Ciccio Vitiello
Tuoro (Ce) Pizzeria Casa Vitiello
Piazza Mons. Nicola Suppa
Tel. 0823.388005 – 392.4723240
Su Facebook
Aperto la sera, prenotazione suggerita
Chiuso Domenica
Pizze da 4 a 10 euro
di Tommaso Esposito
L’occasione per ritornare da Ciccio nella sua nuova pizzeria ci è data dalle cene che ha organizzato per Natale in Casa Vitiello.
Quattro appuntamenti golosi in cui la pizza è protagonista nel confronto con quattro cuochi che la interpretano insieme al pizzaiolo.
È la volta di Peppe Russo, Ristorante Prosit a Caserta dopo Mario Avallone e Francesco Natale e in attesa di Pietro Leonetti di Frantoio Ducale.
Si passa subito ai fatti con una focaccina al coriandolo e sedano rapa servita con grappa all’acero e melograno.
Intanto un giro per la nuova pizzeria.
Ciccio ha mantenuto le promesse.
Dall’angusto spazio vicino è passato in questa antica dimora del 1600 completamente ristrutturata e messa a nuovo.
Già Tuoro è un piccolo borgo, a ridosso della città capoluogo, dove si scorge qualche bel tratto di rustica architettura.
E ora giungere a Casa Vitiello attraversando il viale di ingresso, dehors d’estate, soffermarsi nel piccolo cortile d’ingresso, attraversare la saletta al piano inferiore, salire le scale per giungere a quella superiore, affacciarsi sul balcone, veranda d’inverno, sarà una bella esperienza e vi calerà in un’atmosfera piacevole, rilassante.
Ma Ciccio sì è attrezzato anche tecnologicamente.
Ha una sala di lievitazione a temperatura costante, dove sperimenta con farine, impasti e maturazioni.
C’è un forno a legna, che può funzionare anche a gas, con piano rotante e controlli digitali.
È stato progettato per lui e da lui stesso modificato con una serie di accorgimenti per migliorare le cotture.
Insomma, ci sono tutti i presupposti per individuare qui, e lo avevamo previsto in tempi non sospetti, un nuovo centro di interesse gastronomico per la pizza fuori Napoli, in provincia di Caserta.
Il lavoro che Ciccio sta facendo, grazie anche a questa esperienza di confronto con cuochi del territorio, gli servirà ora a delineare sempre meglio, in crescendo, senza sbavature, un percorso di approccio rigoroso alle materie prime e ai prodotti, nonché a definire il menu secondo proposte e abbinamenti che da una parte guardino alla tradizione, dall’altra si aprano alla creatività contemporanea.
Non a caso in carta oggi ci sono le imperfettibili, intoccate Margherita e Marinara, cioè quelle della tradizione.
E poi ci sono i giochi che lui fa a partire dagli impasti: canapa, cacao, curcuma, grano arso.
Pomodori, oli e latticini sono di grande qualità.
La mano del pizzaiolo ormai è pronta anche per fare qualche azzardo.
Si assaggia la Margherita e la Marinara con Antico Pomodoro di Napoli.
Il panetto lievitato 24 ore è contenuto entro i 260 g.
La pizza size è M.
La struttura presenta un disco un po’ più alto della napoletana napoletana napoletana.
C’è una sottile crosticina che ricorda la pizza di Attilio Bachetti.
La sensazione è di grande scioglievolezza al palato che premia il risultato.
Così pure buona e golosa è la focaccina con lardo di nero casertano, pecorino di laticauda e nocciole venafrane suggerita da Peppe Russo.
Piacione il pandolce alla crema finale.
Insomma venire a Casa Vitiello sarà una bella esperienza soprattutto gastronomica, ma anche di giovanile, cordiale ospitalità.
Un commento
I commenti sono chiusi.
avanti tutta Francesco (ciccio ) Vitiello :) in genere si dice nemo profeta in patria, invece tu sei un grande riconosciuto al sud, un giovane in cammino con tanta fatica entusiasmo e creatività. adesso dobbiamo farlo capire a quelli che vivono e criticano da Roma in su :) Buon Natale a tutta Casa Vitiello!