Pizzeria #Assafadì a Polvica di Nola
di Tiziano Terracciano
Lungo la strada principale di Polvica che collega Nola con San Felice a Cancello troviamo questa Pizzeria, a conduzione prevalentemente familiare, con una quarantina di posti a sedere. All’interno del locale si respira un’aria amichevole e gioviale che trasmette subito all’ospite una sensazione di familiarità.
L’impasto è un tradizionale diretto preparato al mattino per la sera con farina tipo 00 e idratazione secondo disciplinare. Le 8/10 ore di lievitazione sono sufficienti ad avere un impasto digeribile e gustoso.
Gli ingredienti di condimento sono ben preparati e ben proporzionati, pertanto proviamo grande soddisfazione nel gustare una delle nostre pizze preferite l’Ortolana rossa con salame piccante (5 euro).
Per la seconda pizza ci affidiamo alla fede calcistica e ordiniamo una SSC Napoli preparata con Datterini Gialli, Zucchine e Pancetta(6 euro).
Per i Vini ci si affida ad un’unica cantina ma con una certa varietà di scelta. Come consuetudine ci orientiamo sull’Aglianico (Igp 8 euro).
Pizzeria #Assafadì
Via Polvica 104
80035 Polvica di Nola (NA)
Tel. 339 7384223
Pizzeria #Assafadì
Un commento
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Dall’articolo:
“L’impasto è un tradizionale diretto preparato al mattino per la sera con farina tipo 00 e idratazione secondo disciplinare.
Le 8/10 ore di lievitazione sono sufficienti ad avere un impasto digeribile e gustoso”.
(Dall’articolo)
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In queste poche parole c’è quello che non viene detto nei food blog italiani.
E cioè?
Che per avere una buona pizza napoletana
1 digeribile,
2 ben cotta,
3 gustosa,
4 alveolata
non c’è bisogno di andare sulle MONTAGNE RUSSE:
questa espressione la usò il(Più) Grande e, per me, Indimenticabile CUOCO italiano(non voleva essere chiamato chef),
Gualtiero Marchesi, in un’intervista che commentava i metodi in cucina di alcuni CHEF (in contrapposizione al concetto di SEMPLICITÀ).
Ebbene questa è una buona napoletana
1 senza biga,
2 senza freddo: questa impasto è maturato a Temperatura Ambiente perché utilizza una farina di media forza
3 senza Alta Idratazione
4 senza utilizzare farine macinate a pietra o con altri sex appeal.
5 Osservate la sezione: è ben arieggiata, gli alveoli sono ben formati e non ci sono nemmeno i Tunnel, le Gallerie che spesso vediamo nelle sezioni di alcuni cornicioni o canotti.
Questa alveolatura è stata ottenuta senza alta idratazione, senza farine forti, senza freddo,
senza biga e… senza tante chiacchiere.
Mi sono complimentato altre volte, in questo blog, quando sono state presentate pizze simili, se non ricordo male del casertano ma anche di altre zone.
Ebbene, cosa c’è da dire ancora?
1- Questo è uno dei metodi classici per ottenere la pizza NAPOLETANA CLASSICA
2- Tutte le Altre Pizze io le chiamo PIZZE AMMODOMIO.
3- Questa metodica è stata, in pochi anni, abbandonata dalla stragrande maggioranza dei pizzaioli e, attenzione, anche napoletani.
4- Questa metodica(è la relativa pizza così ottenuta) viene considerata di SERIE B
nelle NARRAZIONI sulla Pizza che intasano i food blog italiani e napoletani.
5- Si è invece esaltato il PIZZAIOLO AMMODOMIO (v punto 2)
6- Ebbene vi dico che questa metodica è anche la PIÙ DIFFICILE: se chiedete a un Pizzaiolo AMMODOMIO di farvi
un’ottima pizza napoletana… con questa metodica… senza che salga sulle montagne russe… lo metterete in difficoltà:
perché non la sa fare.
E anche… se la sapeva fare… per poi abbandonarla…non la sa fare più.
Allora avvicinatevi al Pizzaiolo AMMODOMIO,
Esaltatato dalle Classifiche, dai Premi, dalle Incensature che i food blog italiani e napoletani gli riversano ogni giorno e sussurrategli:
“Vai a farti un Giro sulle Montagne Russe”.