Airola (BN) Grani antichi ed erbe sannite per le pizze di Alessando Tirino
Antovin Ristorante Pizzeria Airola Bn
Via Caudisi 11
Tel. 0823.713970
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Aperto la sera
Chiuso il martedì
Pizze da 3,50 a 7 euro
di Tommaso Esposito
Alessandro Tirino l’abbiamo conosciuto qualche tempo fa e lo seguiamo con piacere.
È un giovane cresciuto in una famiglia di ristoratori ancora attivi; è molto attento alle tradizioni e alla storia del suo territorio ed è sensibile alle innovazioni.
È il giusto mix per dare certezze a tavola soprattutto oggi che la pizza si impone come cibo popolare di qualità.
Recentemente ha avviato la sua ricerca sui grani antichi grazie al rapporto che ha stabilito con Slow Food e alla fornitura di farine che il mulino Mirra riesce a garantire raccogliendo quasi tutto quello che Luigi Mascia coltiva con grande sacrificio nella sua azienda agricola.
Si tratta dei grani Saragolla, Risciola, Romanella e Farro.
Alessandro Tirino, dunque, nella sua pizzeria affianca, non tutte le sere, all’impasto tradizionale napoletano questi impasti speciali.
Noi abbiamo avuto modo di assaggiarli durante una serata di degustazione organizzata dalla condotta Slow Food del Taburno-ValleCaudina.
L’esperienza è stata molto bella e interessante sia sotto il profilo culturale che gastronomico.
Gli impasti con i grani antichi quando sono trattati con esperienza, così come avviene tra le mani di Alessandro, e guarniti con materie prime di alta qualità danno sensazioni palatali e gustative molto intense.
La golosità è amplificata, insomma.
Ed ecco le pizze presentate dopo una carrellata di fritti fra cui un profumatissimo arancino con funghi porcini del Matese.
Da impasto di saragolla, risciola e romanella
Margherita la Regina con pomodoro San Marzano e fiordilatte del Taburno.
Mbuttunata con peperoni fritti, gherigli di noci, olive nere di Gaeta, alici di Cetara, Tarallo di grano Romanella sbriciolato, riduzione di aceto balsamico.
Da impasto integrale con segale, romanella, saragolla, farro e risciola integrali.
Bacalao con crema di friarielli, fiordilatte, baccalà, pomodorini del Piennolo e pomodorini gialli.
Don Vincenzo con fiordilatte, gorgonzola, salsiccia rossa di Castelpoto fresca, zucca napoletana grigliata.
Nonna Mia con verdure selvatiche di montagna (una specie di cicoria), polenta, fiordilatte.
E per dolce la mitica Pizzeppola Stregata in variante integrale con crema pasticcera e amarene insieme all’ Annurcotto un pasticcioto farcito di mela annurca prodotto dalla pasticceria L’Orso Bianco di Telese.
Alla birra, da grani antichi, ci ha pensato Armando Romito del Birrificio Mestri del Sannio.