Pizzeria Alba al Vomero-Arenella: il lusso della semplicità
Piazza dell’Immacolata, 14
Tel. 081 5787800
Sempre aperto, chiuso mercoledì
I capofila di questo genere di pizzerie, piccole e non a ruota di carro, non stressate dall’eccesso di idratazione, con materia buona prima ma non strombazzata, sono secondo me Attilio alla Pignasecca, Al 22 di Improta, da Carmnella, Addò Guaglione a Fuorigrotta e almeno altre cinquecento sparse ovunque in città. Sotto la superficie del pizza system c’è un mondo da scoprire per chi non è napoletano e per farlo bisogna sapere che ognuno ha la sua pizzeria di riferimento.
Siamo all’Arenella, ai confini con il Vomero, comunque oggi considerato un quartiere unico. Una città nella città con oltre 120mila abitanti, tra piazza Medaglie d’Oro e Piazza Leonardo, una realtà di cui abbiamo dato conto con una piccola guida alle pizzerie del Vomero. Il quartiere ribolle, ha una vita tutta sua (si dice anche sei al Vomero o sei a Napoli) e gli investimenti nel food si susseguono a catena, alcuni interessanti, alcuni pacchiani, tanti storici.
Come la pizzeria Alba al Vomero di Luigi Chiarolanza, fondata dal padre nel 1970 della stessa famiglia della pizzeria Vittoria. L’ambiente è fresco, familiare, con due televisori indispensabili nell’era del calcio fatto a tutte le ore al posto del sesso.
Ed ecco dunque alcune pizze, ben eseguite, super la marinara, buona quella tonno e cipolla. Con l’avvertenza che i fritti sono ben eseguiti, si mangiano anche buoni primi e, alla vecchia maniera, c’è anche un po’ di pesce eseguito con semplicità.
Ecco, il lusso della semplicità, senza stress. Impagabile.
Qual è la vera forza della pizza napoletana? Non lo star system, le beghe, lo scontro tra pizzaioli, ma pizzerie di quartiere come questa che nessuno sinora ha recensito, senza siti e senza pagina facebook, ma piena ogni sera grazie a un’ottima pizza con una buona carta dei vini. Così come ce ne sono altre fuori dall’impazzimento generale e che sono il vero argine a McDonald’s e alle mode importate dall’estero. La loro forza? Ogni cliente le sente sua, andarci è un gesto familiare e non à la page.
Pizzeria Alba al Vomero.
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Articolo illuminante, sono pienamente d’accordo.
concordo. tempo fa, proprio parlando di Vincenzo Esposito (Carmenella) e di Giuseppe Pignalosa (Le Parule) li paragonai come quelle pizzerie non stressanti, dove mangi bene e stai bene, dove ti senti a casa, ma la pizza è perfetta.
Ecco, non me ne vogliano i pizzaioli quasi-stellati che adoro, stimo e ammiro, ma io quando voglio mangiare una pizza preferisco tutti questi pizzaioli qua, che magari nn finiranno in guide prestigiose, che forse non hanno il servizio 5 stelle, ma solo quello familiare, ma che mi riconciliano col mondo. Però sono la mia preferenza, non l’unica ricetta. Ben venga un mondo di pizza variegato e multiforme fatto di lievito di birra, madre, padre e pure d’acqua. Sono probabilmente rivolte a pubblici differenti. I napoletani, ameranno sempre le pizzerie familiari e di quartiere che intelligentemente si stanno rinnovando e puntano comunque sulla qualità.
Occorrerebbe quasi un saggio universitario, come per il vino e la ristorazione, o un corso, per parlare e capire oggi di pizza. Peccato che l’Accademia non sia al passo coi tempi, e non colga le occasioni.
In questa categoria di pizzerie”arenelliane”molto di quartiere,aggiungerei la Pizzeria Vittoria a via Piscicelli e D’Elia a piazza Arenella.Familiari,tranquille di buona tradizione.