Napoli. Acunzo al Vomero con Gabriele Sorice compie 60 anni
Pizzeria Acunzo 1964, Napoli
Via Domenico Cimarosa, 60
Tel: 081 5785362
Aperto sempre a pranzo e cena
A giugno la Pizzeria Acunzo 1964, festeggerà il suo sessantesimo compleanno. Una lunga storia fatta di tradizioni gastronomiche legate alla pizza, che con l’arrivo di Gabriele e Alessandra Sorice, figli di Caterina Acunzo e Michele Sorice, il legame tra le generazioni si rafforza ulteriormente, guardando al presente e al futuro e presentando nuove idee per i lievitati.
Situata nel verde quartiere Vomero, in Via Cimarosa, Acunzo 1964 prosegue da più di mezzo secolo a conquistare i napoletani con il suo antico sapore immutato. Nonostante alcune innovazioni, la Pizzeria Acunzo 1964 continua a celebrare la storia familiare con la famosa pizza Pulcinella.
In linea con il progresso della nuova generazione, qualche anno fa la pizzeria ha subito un importante restyling, diventando ancora più accogliente grazie alla cura degli spazi, all’arredamento moderno che impreziosisce le confortevoli sale e al dehors che affaccia su una tranquilla stradina laterale.
Acunzo 1964 è rinomata per il suo inconfondibile sapore autentico e si distingue come un luogo amato non solo per la pizza, ma anche per la friggitoria e per la cucina tradizionale che resiste a tutte le mode.
Il piatto forte? Il Calzone Pulcinella, creato nel 1969, un ripieno di pizza che accoglie all’interno i mezzanelli conditi con il sugo di carne, il fior di latte dei Monti Lattari, la crema di ricotta, i funghi, le uova, il prosciutto, il parmigiano 24 mesi e il pepe creolo, rappresentando un’incredibile fusione di due piatti iconici di Napoli: la pizza e la cucina partenopea.
Preparato con ingredienti di qualità, è un must della pizzeria e assolutamente da assaggiare, poiché narra l’attaccamento della famiglia Surace alle origini del locale e caratterizza l’esperienza gastronomica presso Acunzo 1964.
Al banco e nel forno troviamo il giovane Gabriele, che da oltre 15 anni si dedica alla preparazione della pizza. Ha perfezionato gli impasti attraverso studi e sperimentazioni, e oggi ha sviluppato la sua personale interpretazione della pizza napoletana, che si ispira alle tradizioni dei suoi predecessori. Disco grande (280 grammi di impasto) e cornicione ben definito, morbida al morso e ricca di sapore, la pizza è la tela su cui vengono disposti ingredienti di qualità, come evidenzia la deliziosa Margherita, che si affianca alle nuove creazioni della Pizzeria Acunzo 1964.
Tra le innovazioni introdotte da Gabriele c’è la pizza in pala, chiamata “NapolePala”, che si caratterizza per l’alta idratazione (sfiora l’80%) e proposta in versioni stagionali come Asparagi e stracciatella, e la Scarpariello, che omaggia un’altra celebre preparazione napoletana. Tra le pizze, sempre stagionali, la Napoletana Piselli centogiorni Presìdio Slow Food con pancetta mielata , cipolla croccante e olio Evo. Da non perdere la marinara Acunzo, mentre negli antipasti il buonissimo crocchè di patate e il baccalà in tempura.
Un menù attento, dove hanno un posto d’onore le pizze tradizionali, i ripieni al forno e quelli fritti, le storiche (con un’altra pizza con la pasta: la Fusilli 1970, al ragù di boscaiola), le stagionali e le contemporanee.
Tra le novità, la carta dei vini che valorizza le produzioni della Campania e si estende anche al di fuori della regione, includendo vini di piccoli produttori per un totale di 40 etichette.
La gestione della sala e dell’ospitalità è affidata ad Alessandra Sorice, una padrona di casa gentile che con il suo garbo rende Acunzo 1964 un luogo ancora più accogliente.
Prezzi da 5,00 (Marinara) a 14,00 €
Pizzeria Acunzo 1964, Napoli
Via Domenico Cimarosa, 60
Tel: 081 5785362
Aperto sempre a pranzo e cena
Acunzo 1964 Pizzeria Vomero Napoli
REPORT DEL 5 MAGGIO 2018
Via Cimarosa 60
Tel. 081.5785362
www.acunzo1964.it
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Aperto sempre
Chiuso mai
Pizza da 7 a 15 euro
di Tommaso Esposito
Siamo più o meno all’inizio degli anni ’60 quando Raffaele Acunzo aprì il locale qui al Vomero.
Poi Gaetano Sorice, marito della figlia Caterina, prese le redini in mano e pensò di giocarsela tutta portando i Timpani dei Monzù in pizzeria.
E così nacquero i calzoni ripieni di maccheroni.
Pasta e pizza insomma.
Ora a bocca di forno ci sta Gabriele, suo figlio, che insieme al cugino Guido ha di nuovo rimescolato le carte.
Aria nuovissima tra le sale con la ristrutturazione alla moda e il dehors nella galleria Vanvitelli.
Il menù è ragionato.
Al primo posto ci sta, onore al merito, la Margherita Stg.
La regina intoccabile.
E poi, via via le nuove proposte che nascono dalla ricerca del giovane pizzaiolo.
Come la Cosacca con scaglie di cacio ricotta
E come la pizza co spinaci, salsiccia e burrata.
Gabriele Sorice ha girato in lungo e largo, si è portata dentro, però, la tradizione familiare.
Napoli e il resto del mondo.
Ora sta tutto qui, ancora insieme ai timpani diventati calzoni (assaggiate Pulcinella con mezzanelli alla bolognesa e Rraù o il ripieno con le linguine alla Nerano).
Sono ancora serviti nel piatto di acciaio anni ’60.
Non perdetevi la Regno delle Due Sicilie.
È con la Genovese, provola e crema di ricotta.
Non c’è paragone.
Pizzeria Acunzo 1964 Napoli Vomero
Un commento
I commenti sono chiusi.
Strano secondo un post di un noto giornale gastronomico i napoletani odiavano la pizza !Allora auguri per i vostri meravigliosi 60 anni…..vuol dire che i vostri clienti erano tutti milanesi!