Pizza, quando collaborare diventa una… “Magica Alchimia”
di Francesca Faratro e Annatina Franzese
Arriva bella e preparata, la gift box dal nome “Magica Alchimia”, nata dalla collaborazione fra grandi partners.
A pensarla e a metterla in atto, dopo mesi di studio ed attente valutazione è Fabio Di Giovanni della pizzeria “Don Antonio” di Salerno. Dalla sua voglia di custodire in una scatola di pregio la sua pizza, nasce un prodotto pronto da essere farcito comodamente a casa, assaporato nella sua totale essenzialità ed esaltato da un alleato impeccabile: un drink!
Quest’ultimo è stato pensato dalla squadra del Cinquanta Spirito Italiano, il bar di Pagani, ormai esperto ed affermato nel settore della mixology.
Nella box, dal packaging davvero ben fatto, oltre ad una pizza, già fritta ed imbustata, da consumare entro 48 ore dalla consegna, abbiam trovato un mix di elementi capaci di realizzare un topping a regola d’arte pur restando a casa.
C’è il ragù di pomodoro pizzutello, cucinato ‘come faceva la nonna e i pomodorini semi dried, entrambi realizzati dall’azienda Carbone, ci sono poi le olive taggiasche, le alici di Cetara di Armatore e dei piccoli contenitori di vetro che contengono pesto di aglio orsino e origano.
Con tanto di spiegazioni interne, leggibili sulla brochure in dotazione, in pochi passi anzi, in poche mosse e pochi minuti, si è in grado di realizzare in forno, una pizza di un alto livello qualitativo.
Abbiamo voluto osare e, a differenza di quanto consigliato, abbiam preparato la pizza oltre le 48h dalla consegna del pacco.
Una volta aperta la busta, è stato facile riscontrare che, il disco di pizza, ha conservato intatte tutte le sue proprietà organolettiche, presentandosi profumato, morbido, dal fritto asciutto, pronto per essere passato in forno a 280° per circa 6 minuti.
Stessa cosa per la materia prima scelta per la farcitura, nonostante la preoccupazione per la shelf life espressa da Alfonso Califano.
<<L’idea della box è nata innanzitutto perché per me le collaborazioni fanno bene, all’azienda, al cuore, all’anima. Poi per portare a casa di tutti la mia pizza, in questo caso la “Marinara Astrale” presente nel mio menù, un mio cavallo di battaglia!
Si tratta di una pizza in doppia cottura (prima fritta e poi ripassata in forno), un prodotto che amo tantissimo. È un mio punto di forza!>>, spiega Fabio Di Giovanni dalla sua pizzeria Don Antonio.
In accompagnamento? Ovviamente un drink!
Quelli del Cinquanta hanno pensato ad un Negroni Scarlatto, contenuto in una graziosa bottiglia in terracotta il quale, versato in bicchiere con ghiaccio ed arancia, lascia assaporare tutte le note olfattive contenute nel miscelato e ben accompagna la pizza nel migliore dei modi.
<<Noi crediamo che con i cocktail, il pairing del mondo food, specialmente con la pizza in questo caso, sia più appropriato, proprio perché il drink accompagna nel migliore dei modi tutte le famiglie sensoriali delle quali un prodotto ha bisogno>>, afferma Alfonso Califano titolare del bar Cinquanta insieme al suo socio Natale Palmieri.
<<Abbiamo pensato ad un prodotto semplice e pop, già esistente nell’immaginario di tutti e grazie al nostro bartender Emanuele Primavera abbiamo dato vita ad un Negroni Scarlatto, realizzato con Bombay Premier Cru, Martini Riserva Rubino al limone, Martini Riserva Bitter all’arancia e succo di melograno. Sentivamo il bisogno di accompagnare questa pizza, incredibilmente equilibrata già di suo, con un cocktail di struttura.
Abbiamo deciso quindi di lavorare per contrasto, sfruttando il succo naturalmente acido della melagrano che insieme all’incredibilmente deciso Bombay Premier Cru crea una base solida per supportare il vinoso del Martini Riserva Rubino e Martini Riserva Bitter che, fortificati dagli agrumi, aiuteranno a sgrassare donando inoltre freschezza all’accompagnamento, creando una esplosione di gusto dall’equilibrio unico.>>, continuano ancora i soci del Cinquanta.
La box non è vendibile.
Al momento infatti, il progetto sviluppato è e resta una scommessa, anche se i vari partners impegnati, appaiono propensi a perfezionare al meglio i loro rispettivi prodotti per poi essere in grado di presentarli ad un ampio pubblico.
L’ idea, vista la facilità con cui la pizza si realizza è tutt’altro che da scartare.
In maniera veloce, divertente e che costa, come già riportato nella brochure di accompagnamento, il tempo di ascoltare una canzone, si ottiene a casa un pizza degna della migliore pizzeria.
Perché dunque non provarci?