Pizza fritta a Firenze: grande serata da Romualdo Rizzuti al mercato di San Lorenzo
La pizza fritta per molti, a Firenze, e’ una sconosciuta: le friggitorie storiche, di cui si trova qualche rara traccia architetturale in centro, sono oramai un ricordo del passato. Ho deciso, quindi, di spiegarlo, nel migliore dei modi, grazie alla gentile ospitalità di Romualdo Rizzuti, titolare della pizzeria al primo piano del Mercato Centrale di San Lorenzo, a Firenze: lunedì 22 giugno 2015 ci siamo trovati in numero limitato, rigorosamente su prenotazione, per degustare la pizza fritta, fatta ad arte.
Non è stata un’overdose di frittura: il menù era articolato su varie proposte, napoletane e non solo – vecchi cavalli di battaglia che Romualdo ci ha proposto solo per una sera, fuori carta che normalmente non troverete nella pizzeria del Mercato Centrale.
Il focus era sulla pizza fritta e mi son divertito a proporre un abbinamento sicuramente inconsueto per Firenze ma che a Napoli è considerato di tradizione (come nella pizzeria di Francesco e Salvatore Salvo, a San Giorgio a Cremano, o alla Masardona di Enzo Piccirillo): il marsala, nello specifico del produttore Buffa, propostomi dagli amici di Enoteca Bonatti.
E quindi: aperitivo con panino napoletano; a seguire un bel gattò di patate e poi pizza fritta, pizza crema di basilico, mozzarella, porcini, lardo di colonnata, gamberi; pizza napoli spagnola; pizza al gattò di patate; ri-fritta per chiudere.
Sono convinto che la pizzeria di Romualdo Rizzuti, al mercato centrale di San Lorenzo, è ai massimi livelli della città di Firenze: qui si fanno numeri importanti, forse come nessun’altra pizzeria a Firenze.
La mia idea è che la pizza fritta di Romualdo Rizzuti è di livello superiore: curato di persona, per cui non lo si trova abitualmente, bisogna prenotare con anticipo se si vuol degustare questo prodotto fatto ad arte.
Veniamo all’inusuale, per gli amanti della pizza fiorentini, abbinamento enoico, il marsala di Buffa: il superiore (due anni di invecchiamento) risultava un po’ troppo dolce; il vergine (cinque anni di invecchiamento) se la giocava discretamente in abbinamento alla pizza fritta.
La serata voleva comunque esser conviviale per cui ci è stato concesso di sperimentare, in regime di BYO (si poteva portare una bottiglia di vino da abbinare e condividere) e si è spaziato dallo champagne al Brut Contadino di Ciro Picariello (solo per citar alcune delle bottiglie presenti in sala).
Come sempre, l’ho pensata superdemocratica (solo 20 euro) e mi pare che i 42 presenti sian rimasti contenti.
Romualdo Rizzuti lavora alla pizzeria SUD, I piano del mercato centrale di San Lorenzo a Firenze: sempre aperto, 7 giorni su 7, dalle 11 del mattino a mezzanotte.
4 Commenti
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Non ho assaggiato la pizza fritta del Mercato Centrale ma la pizza sì. L’ho trovata discreta per gli standard fiorentini, ma decisamente inferiore a quella delle pizzerie napoletane. Tra l’altro credo usino farina integrale, che di per sè non sarà magari un difetto, ma di certo è la dichiarazione di voler fare qualcosa che già in partenza non è accostabile alla pizza in stile napoletano. Quindi, se voglio una buona pizza a Firenze, vado a cercarla altrove.
io son sempre in ascolto e curioso: DOV’E’, a Firenze città, questo altrove ?
;-)
Rispondo volentieri. Con la premessa che a Firenze città, ahimè, non credo ci siano pizze eccellenti, vorrei citare tra le pizze buone quella di Accà (consistenza non proprio “scioglievole” ma ingredienti saporiti), quella dell’Osteria del Caffè Italiano (una pizza come la sua la puoi trovare anche a Napoli, nelle pizzerie di medio livello) e quella di ‘O Vesuvio (a cui però consiglierei di usare ingredienti migliori, a partire dal fiordilatte). Infine cito un outsider: Glass, che fa una pizza di buona fattura seppur penalizzata da un impasto che lascia un pò di sete. Per ora non meritano menzione per il mio personalissimo giudizio altre pizzerie della città.
grazie Francesco: glass mi manca!
le altre sono state citate, o nell’articolo già linkato o nella guida dei ristoranti (i cento di Firenze) di cui ho curato la sezione pizzerie
de facto quella di Romualdo NON è una pizza di stile classico napoletano, per me resta ai massimi livelli (in città, al momento) nonostante l’impasto preveda una quota di integrale, ben riconoscibile dal colore !