Miglior Pizzachef Emergente d’Italia 2013. Vincono Enrico Lombardi e Toto Sorbillo
Vincono ex equo Enrico Lombardi (Lombardi Via Foria, Napoli) e Toto Sorbillo (Sorbillo, Via tribunali, Napoli). Vince il centro storico di Napoli, la pizza più tradizionale che c’è, nella filosofia dell’impasto e della lievitazione. Sono raggianti, pieni di talento, appassionati e anche due splendidi ragazzoni. Due sportivi, Enrico e Toto. Sorriso pulito e idee chiare in tema di pizza. La giuria composta di colleghi e professionisti di varie regioni – presieduta dal Vice presidente di Verace Pizza Napoletana Massimo Di Porzio- li ha votati ex equo. Pizza Margherita top per Toto e strepitosa pizza creativa per Enrico Lombardi. Le performance di questi due rampolli della storia della pizza napoletana si sono equivalse.
Premiati entrambi con le forniture di prodotti di Danicoop e Molino San Felice, sponsor della kermesse insieme a Stefano Ferrara Forni e Inpact. Hanno dato filo da torcere ai vincitori i colleghi del Nord e del Sud in gara. La finale era a sei, con Armando Messina Cacialli (La Figlia del Presidente, Napoli), Luca Maggioni (Enosteria Lipen), Antonio Pappalardo (La Cascina dei Sapori) e Valerio Piccirilli (Tonda).
Pizza Margherita, tema fisso , e poi tante creazioni splendide per quella a tema libero. Lombardi sceglie “Nando”, da nome di suo zio: con Ricotta di fuscella, pomodorini e bocconcini di Mozzarella, mentre Sorbillo cala la carta del pesto con Pomodorino fresco scottato del Vesuvio .
Gran finale con le davvero sensazionali pizze di Stefano Callegari (Tonda, Roma) e Giancarlo Casa (La gatta mangiona, Roma).
Si brinda, si discute e si posa per le foto. Appuntamento al prossimo anno con Luigi Cremona, Lorenza Vitali e tutto lo staff di Witaly.
Un commento
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Davvero un bel confronto: prima edizione quindi qualcosa va migliorato, soprattutto nelle schede di valutazione in cui non figuravano valutazione dell’impasto e della cottura.
Davvero bello vedere ragazzi poco più che ventenni presentare loro e la loro pizza in maniera così fresca e pulita. Chi vince è importante, ma davvero il livello dei partecipanti era altissimo e anche tutti gli altri ragazzi ci hanno presentato delle focacce e delle pizze napoletane eccellenti: questa la vera innovazione, presentare prodotti diversi, motivandone la diversità in termini di cotture e lievitazione, nonché di prodotti utilizzati; questo è il modo di giusto di presentare l’innovazione e di rinnovare la tradizione senza confusione. Complimenti agli organizzatori e in particolare a Monica, Gino e Lorenza, che hanno mantenuta altissima l’attenzione del pubblico e della Giuria. Alla fine vince Napoli e la tradizione, ma alle altre pizze va “l’onore delle armi” e il riconoscimento dell’altissimo livello qualitativo.