La pizza carbonara di Ciro Salvo a 50 Kalò
A 50 Kalò la pizza Carbonara è la grande novità della stagione, frutto di una ricerca a cui Ciro Salvo si dedica da tempo: con le uova biologiche di San Bartolomeo, il fior di latte di Agerola, il guanciale irpino e il parmigiano reggiano DOP 36 mesi, pepe nero e olio extra vergine di oliva Dop delle colline salernitane, è una pizza sontuosa e di grande sapore. Altra novità è la pizza con ricotta e mortadella di Bonfanti, presidio Slow Food, prodotta utilizzando solo spalla e guanciale di suini italiani pesanti, senza aggiunta di additivi chimici.
Nel nuovo menù invernale restano i grandi classici di Ciro Salvo: la 50 Kalò sia nella versione marinara che in quella margherita e la pizza della Alleanza (Alleanza slow food dei cuochi) scelta da Identità Golose per il libro “100 chef che hanno cambiato la cucina Italiana”.
Attenta e ragionata è anche la scelta della carta dei vini con una ricca selezione di produttori di eccellenza anche al bicchiere di vini banchi, rosati, Franciacorta come : Quintodecimo, Marisa Cuomo, Terre del Principe di Manuela Piancastelli, Montevetrano, Antonio Caggiano, Molettieri, Clelia Romano, Ciro Picariello, Benito Ferrara, Corteaura Franciacorta).
Una carta a parte anche per le birre che si arricchisce di produttori artigianali come il birrificio Antoniano di Villafranca (Padova) o Maltovivo di Benevento, 32 Via dei Birrai di Treviso o Zago di Pordenone. Tra la selezione anche birre europee come il birrificio Riegele ( Germania) e ben tre birrifici belgi (Brasserie Artisanale de Rulles, Brasserie de Bastogne e Brasserie les 3 Fourquets). Una birra anche analcolica di Riegele.
50 kalò | piazza Sannazzaro, 201/B | Napoli | Tel. 081 19204667 | www.50kalò.it
2 Commenti
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Bellissima e, sicuramente, buonissima come le pizze mangiate da 50 Kalo’ circa due mesi fa’ ! Chapeau !
“mamma mia che spavento” … pensavo che anche “Kalò” si fosse fatto contaminare dal carbone …. e invece appunto…si tratta di carbonara ..che non ha nulla a che vedere col carbone!!
spero che lui e gli altri al suo livello restino alla larga da questi “trucchi” utilizzati da qualche pizzeria che non ha altri elementi/”ingredienti” per attrarre clienti!
la pizza è migliorata…rispetto alla “versione che sapeva di panuozzo” di quando ha aperto … menomale… sarà che le origini del pizzaiolo non sono proprio napoletane doc !!:) ma a quanto pare ultimamente si è fatto contaminare bene ..dalla città che lo ospita ..meglio questo ..che non il carbone!!:)