Pizza a Vico 2024: Morsi e Percorsi, la settima edizione celebra la DeCo


PIZZA A VICO

PIZZA A VICO

La città delle stelle celebra la sua pizza che ha avuto il riconoscimento De.Co. (denominazione comunale).  Dal 23 al 25 settembre la Pizza di Vico diventa un viaggio nel territorio tra i monumenti, i paesaggi, la natura, i prodotti tipici famosi in tutto il mondo di uno dei comuni più belli d’Italia.

La settima edizione di Pizza a Vico celebra la sua pizza identitaria che nasce dalla sapienza secolare dei suoi contadini e che oggi si esprime attraverso la passione dei suoi pizzaioli.
La manifestazione è un esempio di qualità e creatività nella promozione della tradizione enogastronomica regionale e del territorio di Vico Equense perché mette insieme  i maestri pizzaioli del territorio per promuovere l’eccellenza gastronomica di Vico Equense, puntando l’attenzione sulla tradizionale Pizza di Vico, sulle materie prime di alta qualità che offre per la sua realizzazione unica e originale e sui suoi valori immateriali.

Ma non solo gastronomia. Pizza a Vico è anche la scoperta dei paesaggi di un territorio incredibile e ancora poco conosciuto: chiese, monumenti, piazze, passeggiate a mare e in montagna, le frazioni. Un mondo che invitiamo tutti a scoprire.

La Pizza di Vico è sinora l’unica in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento De.Co. che tutela lo stile, la storia, i prodotti di una comunità laboriosa: dal provolone del monaco al fior di latte, dai pomodori all’olio, dal mare alla montagna. La qualità dei prodotti è la base di una cucina che fa di Vico una delle città più stellate d’Italia.

Per tre sere i visitatori potranno gustare la proposta dei pizzaioli del nostro Comune scoprendo i luoghi della bellezza e del Gusto.

“Vico Equense – sostiene l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci – con la sua “Pizza al metro”, testimonia che in Campania la tradizione è un punto di partenza, non un punto d’arrivo. La genialità dei suoi pizzaioli ha saputo innovare un canone assoluto come la pizza, reinterpretandolo e facendolo diventare espressione di una comunità. Giusto premiarla con una certificazione di tipicità come la De.Co. e ancora di più festeggiarla in un evento come “Pizza a Vico” che si conferma non solo una festa del gusto, ma un vero e proprio progetto di valorizzazione del territorio.

“Pizza a Vico non è solo un evento –  spiega Peppe Aiello, sindaco di Vico Equense – ma una vera e propria festa che celebra la nostra identità e che abbraccia e unisce tutta la nostra comunità. È una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, radicata profondamente nella nostra cultura e nella nostra storia. Ogni anno, migliaia di persone si riuniscono nella nostra Città per celebrare non solo un prodotto eccezionale, che oggi è apprezzato e invidiato in tutto il mondo, ma anche l’arte e la passione dei nostri maestri pizzaioli. La loro dedizione e il costante affinamento delle tecniche rendono questa manifestazione unica e sempre più indimenticabile. Pizza a Vico è il simbolo di una tradizione che vive, cresce e si rinnova, ma che resta sempre fedele alle sue radici. Un evento che ci rende orgogliosi e che porta con sé il calore, l’autenticità e la passione della nostra terra”

Presente, ed è la novità, il tema della Pizza a Vico nel mondo. Si tratta infatti di uno stile che non è circoscritto al comunale, ma che ha riferimenti in Italia e all’estero grazie ai pizzaioli vicani che hanno aperto le loro attività.

Questo argomento sarà affrontato nel corso di un convegno martedì 24 alle 9,30 coordinato dal giornalista Francesco Gasparri della trasmissione Rai Camper. Vi prenderanno parte la professoressa Carmen Bizzarri, Università Europea di Roma, il consigliere Giovanni Maria De Vita, Ministero degli Affari Esteri e cooperazione internazionale – Turismo delle Radici, il professore Salvo Iavarone, Vicepresidente CIM – Confederazione Italiani all’Estero e la dottoressa Rosanna Romano, Direttore generale per le politiche culturali e il turismo Regione Campania. In collegamento da Boston, il pizzaiolo vicano Raffaele Russo.

“Questa edizione è speciale – afferma il presidente dell’Associazione Pizza a Vico Michele Cuomo – perché vuole ribadire le radici locali della nostra pizza ma anche l’importanza di uno stile ben caratterizzato che può essere interessante ovunque in Italia e nel Mondo, proprio come la nostra gastronomia e i nostri prodotti”.

Inoltre una prestigiosa e qualificata giuria sarà la protagonista del Premio Dell’Amura istituito per il secondo anno consecutivo e che vedrà il 23 sera la partecipazione di tutti i pizzaioli coordinati da Michele Cuomo, presidente dell’Associazione Pizza a Vico.

Presieduta dal giornalista Luciano Pignataro, la giuria vede la partecipazione di Eleonora Cozzella (direttrice de Il Gusto di Repubblica), Pina Sozio (responsabile guida Pizzerie Gambero Rosso), Carlo Passera (Identità Golose) Giada Bellogotti (La Cucina Italiana), Giuseppe Giorgio (Il Roma), Nadia Taglialatela (MangiaeBevi.it) ed è completata da Luigi Dell’Amura e dallo chef stellato Peppe Guida.

L’arte della lavorazione della Pizza di Vico ha radici antiche nella nostra città, dove intere generazioni si sono dedicate con amore e passione a questa attività esclusivamente artigianale. Questo dimostra una combinazione di creatività e rispetto per le radici culinarie della regione e della città di Vico Equense.

La manifestazione ha il Patrocinio della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e della Città di Vico Equense ed è stata finanziata dalla regione Campania attraverso il bando 0003953 del 2024 del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per la Valorizzazione del Turismo Enogastronomico

PROTAGONISTI
26 le pizzerie di Vico Equense coinvolte, 100 maestri pizzaioli

DOVE
Vico Equense Corso Filangieri, Via Roma , Corso Umberto, Piazza Umberto, Via mons. Natale, Via vescovado, Largo dei Tigli, Terrazza don Mario Buonocore, Piazzetta Punta mare

QUANDO
23- 24- 25 settembre 2024 dalle 19 alle 24

PERCHE’
Il ricavato, al netto delle spese, è investito in promozione del territorio ed in beneficenza.

INFO
www.pizzaavico.com

Associazione  Pizza a Vico in collaborazione con l’associazione dei commercianti Aicast

 

LE PIZZERIE DI PIZZA A VICO

Aequa

Agriturismo Nonno Luigino

Agriturismo Tenuta l’Incanto

Al Buco

All’Angolo

Camillo Oste Verace

Cerasè

Cuore di Pizza

Da Cardone

Da Franco

Da Giovanni

Da Gighetto

Frate Cosimo

Il Casale del Golfo

Il Casale del Mirto

Il Covo del Buongustaio

L’Uliveto

Ma che Bontà

Mordi e Fuggi al Fosso

Pizza a Metro

Pizza Taxi

Oasi Saltimbocca da Baldino

Ristorante degli Amici

Terramia

Tigabelas

Titos


Giuria

LUCIANO PIGNATARO

Luciano Pignataro è un giornalista, scrittore e gastronomo italiano.

Laureato in filosofia, lavora come giornalista a Il Mattino, per il quale cura dal 1995 una rubrica settimanale sul vino.

Dal 1998 al 2017 collabora con la guida I Ristoranti d’Italia pubblicata da L’Espresso. Sul proprio sito cura un blog dedicato all’enogastronomia. Cura dal 2017 con Barbara Guerra e Albert Sapere le guide on line 50Top Pizza e 50 Top Italy.

Professore a contratto presso il Dipartimento di Agraria della Federico II.

I suoi interessi sono concentrati da sempre sul mondo del vino e dell’agricoltura sostenibile con particolare riferimento al Mezzogiorno oltre che alla ristorazione italiana.

PEPPE GUIDA

Peppe Guida nasce a Vico Equense nel 1965, in una casa nel cuore del paese, la stessa che oggi ospita il suo ristorante: l’Antica Osteria Nonna Rosa, una stella Michelin e numerosi altri riconoscimenti. È un autodidatta impenitente, Peppe Guida, una voce fuori dal coro, un uomo dall’aspetto imponente: serio al limite del severo. La sua figura irrequieta, il suo fare e il suo sguardo, essenziale, sembrano rubati al teatro napoletano, in bilico tra commedia e dramma.

“Per me la cucina di territorio è quella della penisola, stretta tra le braccia”.

Il suo piatto più famoso è lo spaghettino all’acqua di limone e Provolone del Monaco ma con la sua “Devozione” ha trasformato un piatto di spaghetti al pomodoro in un rito.

ELEONORA COZZELLA

Eleonora Cozzella, da maggio 2024 direttrice de Il Gusto di La Repubblica, è un’appassionata conoscitrice della grande tradizione enogastronomica italiana, dopo la laurea in Filosofia alla Sapienza e la specializzazione in Giornalismo alla Luiss ha iniziato a collaborare con diverse testate della carta stampata e del web su temi dell’agroalimentare e della ristorazione. Scrive per il sito Repubblica Sapori, collabora anche con diversi magazine internazionali, tra cui la rivista di alta gastronomia d’avanguardia Cook_inc. Degustatrice di professione e ispettrice della Guida ai ristoranti dell’Espresso, frequenta i migliori locali d’Italia e del mondo a caccia di eccellenze. Da sempre globe-trotter del cibo, coordina il panel italiano del premio The World’s 50 Best Restaurants che stabilisce un’esclusiva classifica della cucina internazionale.

PINA SOZIO

Direttrice delle Guida Pizzerie per Gambero Rosso. Giornalista ed editor, dopo una prima vita dedicata alla cronaca politica, da più di un decennio scrive di cibo per Gambero Rosso. Nata e pasciuta in Irpinia, ha scelto Roma (Sud!) per diventare adulta.

GIADA BELLOGOTTI

Giornalista da oltre15 anni, mentre faceva tanta gavetta nelle redazioni tradizionali e online di quotidiani nazionali come Il Giorno e QN, ha aperto un food blog che è stata la sua palestra nel mondo del cibo: Eat IT! Storie di buona cucina. Nel 2022 è iniziata l’avventura con Condé Nast e La Cucina Italiana, prima come social media specialist, oggi come web editor.

NADIA TAGLIALATELA

Nata ad Ischia, per diversi anni ha vissuto a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare su MangiaeBevi

GIUSEPPE GIORGIO

Nato a Napoli, Giuseppe Giorgio è giornalista professionista. Scrive in qualità di critico teatrale, musicale ed enogastronomico per il quotidiano “Roma”, per settimanali nazionali e per alcune importanti “Guide” del settore food. È ideatore e conduttore di speciali televisivi di cultura, spettacolo ed enogastronomia per alcune emittenti campane.

Docente di accademie teatrali e scuole di giornalismo, porta avanti in ambito universitario ed in siti storici, degli incontri dedicati al coinvolgimento della gastronomia nella poesia, nella canzone e nel teatro a Napoli dal ‘600 ad oggi, intitolati “La cucina nel teatro, nella canzone e nella poesia a Napoli- Dallo street food di Viviani al ragù di Eduardo”. È autore di saggi per la Esi e dei libri “Partenope a Tavola” e “Partenope in Pizzeria”.

CARLO PASSERA

Milanese orgoglioso di esserlo, Carlo Passera è un giornalista professionista dal 1999, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l’opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizz

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