Pietraincatenata 2011 Fiano Cilento Doc Maffini
di Enrico Malgi
Il bello dei giorni di festa che si trascorrono in casa, confortati dal tepore familiare oltre che da quello dello scoppiettante camino che aiuta a contrastare il termometro che è sceso sotto zero, è che ci si può sbizzarrire a cercare in cantina delle bottiglie pregiate che durante il tran-tran quotidiano non sempre si ha voglia e tempo da poter scoprire. E così in questo lungo periodo festivo sono andato proprio alla ricerca di qualche chicca particolare da portare in tavola. Una di queste, che mi ha fatto ottima compagnia durante una cena a base di pesce, è stata l’etichetta Pietraincatenata Fiano Cilento Doc 2011 di Luigi Maffini, già vincitrice a Radici del Sud 2014.
A distanza di due anni e mezzo dall’ultimo assaggio ho trovato il vino ancora meglio assestato, più pronto, dal colore più carico, quasi dorato, e sempre connotato da quella sua originale caratteristica organolettica che lo pone a metà del guado tra la lieve e bilanciata ossidazione e la spinta acida che lo porta a volare alto nel firmamento come un’aquila reale!
Questa la scheda del 12/07/2014
Di Luigi Maffini si è già scritto tutto ed il contrario di tutto. E’ legato da un amore viscerale verso il suo Cilento, che manifesta sempre con grande entusiasmo, impegno e passione, messi al servizio della sua infinita professionalità e competenza. Come attore consumato a volte gli piace recitare la parte di protagonista sopra le righe, ma in fin dei conti è un timido che cerca di simulare un ruolo non suo.
Intanto, però, i suoi straordinari e premiati vini sono costantemente all’apice dell’eccellenza nazionale e portano in giro per il mondo il marchio “made in Cilento” con orgoglio e fierezza.
E questo è proprio quello che è capitato recentemente a Radici del Sud con la partecipazione del top aziendale Pietraincatenata Cilento Doc Fiano 2011, che si è piazzato plebiscitariamente al primo posto, sancito da entrambe le giurie nazionale ed internazionale. Un risultato formidabile, eguagliato soltanto dalla Falanghina di San Paolo e dal Nerello Ghiaia Nera di Tasca d’Almerita.
Del Pietraincatenata si è scritto a iosa.Tutti ormai conoscono questo meraviglioso vino bianco cilentano, che è diventato oggetto di culto a livello nazionale. Ma non guasta certamente ritornarci su ancora una volta per celebrarlo degnamente come merita.
Acciaio, legno piccolo e vetro per più di un anno e mezzo per poter maturare correttamente. Gradazione alcolica di tredici e mezzo.
Colore paglierino carico e luminoso. Il timbro olfattivo è segnato da un bouquet aromaticamente intenso, sentori di ginestra e di biancospino, insieme con un corollario di di agrumi, di fichi, di mango e di babaco. Ancora sentori speziati, erbacei, salmastri e di idrocarburi timbrano poi la loro immancabile presenza.
Appena entrato in bocca il sorso vuole subito comunicare il suo appeal, sprigionando una tensione gustativa infinitamente appagante. E’ difficile scansionare tutte le sensazioni che si provano: rimandi fruttati già percepiti al naso; progressiva e godibile freschezza. E poi il retrogusto è infinitamente lungo e persistente. Un vino grandioso, con una marcia in più, che sa trasmettere una voluttuosa sensazione edonistica e che riflette il carattere forte e determinato di Luigi. Da consumare adesso, ma migliorerà ancora col tempo perlomeno per altri otto anni. Ne riparleremo! Prezzo conveniente, fatene scorta finché potete! Da bere da solo, oppure in compagnia della persona amata in riva al mare al tramonto, sperando che questo pazzo luglio ce lo possa finalmente regalare! Per l’abbinamento consiglio la tradizionale cucina di mare cilentana. Prosit!
Sede a San Marco di Castellabate (Sa) – Località Cenito
Tel e Fax 0974 966345 – Cell. 338 3495193
[email protected] – www.maffini-vini.com
Enologo: Luigi Maffini
Ettari vitati:18, più conferitori di fiducia
Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: aglianico. piedirosso, barbera e fiano