Pietraincatenata 2015 Fiano del Cilento dop, il migliore di sempre
Una vita dura, durissima, quella di Luigi e Raffaella su questa collina di Giungano. Non è facile resistere sulle proprie convinzioni quando in tanti attorno a te trovano scorciatoie che sembrano appagarli e che regalano facile consenso. Quando ci sono gli impegni da onorare e i figli crescono. Perché il vero viticoltore è in realtà un visionario che non lavora per se stesso ma per la sua idea di vino e il segreto è proprio restare con la barra dritta sulla strada più difficile, quella che gli altri svicolano imboccando le autostrade dell’anonimato dopo aver pagato pedaggio. Ma cosa resterà dell’annata 2015 nel 2025? Quale sarà l’etichetta più ricercata dagli appassionati? Questo magnifico esemplare di Pietraincatenata bevuto a più riprese ma stappata al Veliero sotto il cielo pieno di stelle di Acciaroli per accompagnare una spigola che appena in mattinata nuotava nel mare azzurro e incontaminato di Ulisse.
Un vino in cui l’equilibrio è definito dalla perfezione del rapporto tra uso del legno e vitalità dell’uva, il Fiano del Cilento che proprio grazie a viticoltori come Luigi Maffini riesce a guardare negli occhi i migliori campioni dell’Irpinia.
Un bianco che è la quadratura del cerchio, risultato di giornate e giornate passate sul trattore, prove e riprove nel corso dell’anno, telefonate da Luigi e Luigi (Maffini e Moio). Un Fiano che non riuscirò ad aprire per almeno un altro anno perché farlo adesso è un infanticidio. La mineralità, la sapidità e l’amaro finale fanno da contraltare ad un naso dolce ingannevole: il percorso è appeno iniziato e non ci sono limiti all’evoluzione che potrà avere nel futuro. Comprare una delle diecimila bottiglie è un omaggio alla cultura, dell’uomo, della terra lavorata, del silente Cilento il cui nome è stato preferito a quello più evocativo e commerciale di Paestum.
Standing ovation fino al 2025, quando sarà il tempo di berlo maturo. Alè.
www.luigimaffini.it. Sede a Giungano, via Serra 34 D.
3 Commenti
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Sono d’accodo. A mio giudizio come ho avuto modo di affermare altre volte, il Pietraincatenata è uno dei migliori 20 bianchi d’Italia. Sbagliato berlo e giudicarlo adesso. Come dice Luciano è un infanticidio. Potrebbe sembrare strano, ma l’unico difetto che trovo a questo vino è il prezzo. Per la sua longevità e per le sue eccellenti qualità, se confrontato con altri vini campani e nazionali, dovrebbe costare di più. GRANDE LUIGI.
Ho degustato questo vino, nettare degli dei, sotto le stelle del ristorante Cento sul porticciolo di Acciaroli difronte ad un antipasto di crudo di pesce sublime. Mi hanno immediatamente colpito le note minerali di questo fiano, frutto di un sapiente quanto caparbio lavoro di un enologo che stimo per le sue scelte coraggiose ed ardite! Del resto,come si dice, chi non risica non rosica!!!!! Convengo sulla longevità di questo vino strepitoso e resto sempre più piacevolmente impressionata sulla longevità dei vini bianchi!!!! Ho tuttavia scoperto anche un nuovo nato nel Cilento che è il Fiano della casa vinicola S.Giovanni con le sue vigne affacciate sul mare in un posto di paradiso quale è Punta Tresino! Ida e Mario hanno dato vita ad un nuovo prodotto appunto il loro Fiano, vendemmia 2015, che fa acciaio e botte e promette molto bene con una altrettanto spiccata mineralita’ e sapidità che sono sicura con il tempo regalera’nuove sensazioni e nuovi profumi!!!!! Ah dimenticavo il nome del vino chiaramente evocativo: Aureus
Giusto Diodato.Assaggiato e riassaggiato ogni volta con qualche cosa da dare in più.La classifica la restringerei un po’ visto che la 15 non ha prodotto grandi capolavori bianchi meno che meno in Campania.Daccordo anche per il prezzo basso con una sola condizione se mai Luigi decidesse di aumentarlo e cioè di farlo dopo che sono passato da lui per fare scorte..FM.